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Per fatto personale (ore 13).
TEODORO BUONTEMPO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
TEODORO BUONTEMPO. Signor Presidente, a proposito della mozione Leone ed altri n. 1-00241, avevo sostenuto a ragione il fatto che la Commissione europea aveva chiesto al Ministro Di Pietro...
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PRESIDENTE. Mi scusi, deputato Buontempo.
Per favore si può naturalmente lasciare l'aula, però vi prego di farlo in maniera compatibile con l'ascolto dell'intervento del deputato Buontempo.
TEODORO BUONTEMPO. A fronte delle richieste della Comunità Europea, il Governo italiano e il Ministro Di Pietro avrebbero dovuto far conoscere la copertura necessaria nell'ambito della quale si innesta il quadro di rinnovamento e di ammodernamento dei lavori. Non mi sembra che una tale richiesta possa rappresentare un'offesa; si tratta di un ragionamento politico.
L'onorevole Evangelisti con un sorriso e un intercalare ironico parla del nuovo partito di Silvio Berlusconi e afferma che dal voto su questa mozione si vede come sia stato formato insieme con Barani e con Buontempo. A parte il fatto che chi si deve vergognare è un altro partito di destra che non ha votato a favore di questa mozione e non La Destra, che ha espresso un voto favorevole (Applausi dei deputati del gruppo Misto-La Destra).
Vorrei affermare come fatto personale che chi sta parlando risponde anche come giornalista professionista al pubblicista Evangelisti. Quando ci si mette sul piedistallo non deve trattarsi solo di saccenteria, ma ci vuole sostanza. L'onorevole Evangelisti è un protetto dai partiti, non so che professione faccia, ma dalla Navicella si evince che si tratta di una persona che ha navigato grazie a qualche nomina nel sottobosco della politica. Se lei, onorevole Evangelisti, vuole porre in maniera denigratoria la questione, deve sapere che io sono sempre stato eletto a pieni voti e non ho mai intestato immobili a miei parenti con i soldi del denaro pubblico e del finanziamento pubblico e non ho mai ricevuto un prestito avvolto nei fogli di giornale.
La polemica politica è una cosa, il rispetto della persona è un'altra. Non posso accettare, onorevole Presidente, che si faccia il mio nome essendo stato eletto nel rispetto delle regole e della democrazia. Non posso essere richiamato dai faccendieri della politica che con un sorrisetto ironico vorrebbero mettersi su un piedistallo senza averne le qualità morali, personali, umane e anche professionali (Applausi dei deputati del gruppo Misto-La Destra).
FABIO EVANGELISTI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FABIO EVANGELISTI. Signor Presidente, intervengo per chiederle di stabilire un Giurì d'onore perché il collega Buontempo si è riferito nei miei confronti con l'epiteto di «faccendiere della politica», ha affermato che io sarei tra quelli che hanno ricevuto prestiti avvolti nella carta di giornale e ha aggiunto anche che io avrei intestato immobili a miei parenti, pagandoli con il finanziamento pubblico del partito. Le chiedo di procedere in questo senso (Commenti del deputato Buontempo).
PRESIDENTE. Sta bene. La Presidenza valuterà la sua richiesta alla luce dell'articolo 58 del Regolamento.