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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Tempi di adozione dell'annunciato decreto di programmazione dei flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari ed iniziative per la modifica della legge Bossi-Fini - n. 3-00110)
PRESIDENTE. L'onorevole Mascia ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00110 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 13).
GRAZIELLA MASCIA. Signor ministro, penso che sull'immigrazione e sugli immigrati in questi anni si siano dette tante bugie e creati tanti fantasmi; invece, il fenomeno andrebbe gestito nel modo complesso quale è, certamente strutturale, ma che non si può reprimere con atti o strumenti coercitivi.
Sappiamo tutti che la nostra economia e anche le nostre famiglie si avvalgono e necessitano del lavoro dei cittadini stranieri. È per questa ragione che, a fronte dell'ultimo decreto sui flussi, con cui si è prodotta la regolarizzazione di 170 mila immigrati, abbiamo verificato l'esistenza di 500 mila domande regolarmente depositate presso gli uffici postali.
Il Governo ha dichiarato di voler intervenire con un secondo decreto: vorrei conoscerne i tempi, le modalità, il numero di persone coinvolte e, naturalmente, comprendere cosa si intenda fare della cosiddetta legge Bossi-Fini che è la causa di quei dati e risultati.
PRESIDENTE. Il ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero, ha facoltà di rispondere.
PAOLO FERRERO, Ministro della solidarietà sociale. Intanto, va sottolineato come il primo decreto sui flussi, emanato dal precedente Governo, ha previsto una quota di 170 mila immigrati extracomunitari che possono entrare in Italia, i quali però non sono ancora regolarizzati: ciò va sottolineato!
Dunque, il primo problema cui ci siamo trovati di fronte è stato che, al di là della legge Bossi-Fini, che non funziona assolutamente per gestire tale fenomeno, le procedure specifiche poste in atto dal Governo precedente per gestire i flussi di immigrati sono così farraginose e tali da rendere lentissime le risposte che vengono date ai datori di lavoro italiani che hanno richiesto quelle persone. Così, ci troviamo oggi, a circa quattro mesi da quando è stato varato il primo decreto sui flussi, con poche centinaia di domande già trattate, a cui è stata data risposta. Dunque, non funzionano le procedure messe in campo dal precedente Governo, che abbiamo purtroppo ereditato.
La seconda questione, su cui invece abbiamo agito, è stata quella di adottare un secondo decreto sui flussi. A tale proposito, il 5 giugno scorso il Ministero da me diretto ha attivato la procedura per l'emanazione di un secondo decreto, in corso di definizione essendo la procedura piuttosto lunga, e che dovremmo riuscire ad emanare, dopo tutti i passaggi istituzionali, entro la fine di settembre. L'entità di questo secondo decreto prende atto delPag. 53numero di domande fatte da datori di lavoro italiani per avere lavoratori immigrati (l'ordine di grandezza è di 500 mila domande). Noi abbiamo, quindi, semplicemente registrato quella quantità di domande, emanando un secondo «decreto flussi» per poco più di 300 mila persone, in modo tale da coprire, insieme al primo decreto, l'intera domanda.
Vorrei far notare che, in larga parte, si tratta di lavoratori già presenti in Italia, che attualmente lavorano al nero e che solo un certo grado di ipocrisia può far pensare che si trovino in un paese diverso dall'Italia.
Quindi, entro la fine di settembre saremo in grado di avere il secondo «decreto flussi».
Per quanto riguarda la modifica della cosiddetta legge Bossi-Fini, abbiamo sempre affermato che tale provvedimento non funzionava, soprattutto perché, nei fatti...
PRESIDENTE. Signor ministro...
PAOLO FERRERO, Ministro della solidarietà sociale.. .. impedisce l'ingresso legale in Italia dei lavoratori migranti.
Pertanto - ed ho concluso, signor Presidente -, la modifica di tale legge (con il suo superamento), che spero riusciremo a mettere in cantiere nel mese di settembre, o al massimo...
PRESIDENTE. Dovrebbe concludere, signor ministro!
PAOLO FERRERO, Ministro della solidarietà sociale.. .. nel mese di ottobre, agirà in primo luogo su questo aspetto: permettere, finalmente, che in Italia un lavoratore migrante possa entrare regolarmente, e non da clandestino, come è invece obbligato a fare oggi.
PRESIDENTE. L'onorevole Mascia ha facoltà di replicare, per due minuti.
GRAZIELLA MASCIA. Signor ministro, naturalmente la ringrazio e mi dichiaro soddisfatta delle risposte e delle precisazioni fornite circa i tempi ed i modi per l'adozione dei decreti in questione, nonché riguardo allo sforzo che questo Governo sta profondendo per consentire a tutti i cittadini di comprendere la vera realtà del fenomeno immigratorio.
Si tratta di una realtà che ciascuno di noi conosce, proprio perché nelle nostre famiglie, e non solo nelle imprese, si beneficia del contributo lavorativo di questi cittadini stranieri; tuttavia, ritengo che il principio di accoglienza dovrebbe essere affermato a prescindere da una logica puramente mercantile.
Premesso ciò, adesso bisogna dire la verità e mettere mano ad un provvedimento che lei stesso, signor ministro, ha giustamente definito «ipocrita». Penso si tratti di una legge ipocrita e cinica: è cinica perché non prende in considerazione la vita dei cittadini stranieri che vengono a lavorare da noi; è ipocrita poiché spinge all'illegalità e non consente di lavorare regolarmente. Tale provvedimento è stato costruito in nome della sicurezza, ma vorrei osservare che, proprio in questo modo, si spingono migliaia di persone a lavorare in nero (venendo così supersfruttati).
Vorrei altresì sottolineare che quanto lei ha affermato circa le procedure che non funzionano conferma che, oltre a tale cinismo - che fa star male la gente e non consente neanche a noi di usufruire in modo corretto del contributo lavorativo da esse fornito -, esistono anche costi burocratici altissimi. Infatti, far passare queste persone, di volta in volta, da un contratto di soggiorno ad un altro in tempi così brevi costringe gli uffici competenti a lavorare in modo continuo, accumulando anche mesi di ritardo nelle procedure di regolarizzazione. Tutto ciò, peraltro, produce risultati assolutamente insoddisfacenti...
PRESIDENTE. Onorevole Mascia, deve concludere!
GRAZIELLA MASCIA. In conclusione, signor ministro, la ringrazio per la sua risposta; tuttavia, aspetto naturalmente che venga realizzato tutto il resto, anchePag. 54per quanto riguarda i centri di permanenza temporanea, nonché tutto ciò che comporta questa legge cinica ed ipocrita.
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.
Sospendo brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 16,20, è ripresa alle 16,40.