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Discussione congiunta dei disegni di legge: S. 1817 - Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008) (approvato dal Senato) (A.C. 3256-A); S. 1818 - Bilancio di previsione dello Stato per il 2008 e bilancio pluriennale 2008-2010 (approvato dal Senato) (A.C. 3257-A); Note di variazioni (A.C. 3257-bis e 3257-ter).
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione congiunta sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
MICHELE VENTURA (PD-U), Relatore sul disegno di legge n. 3256. Premesso che l'impegnativo lavoro svolto nella Commissione di merito è stato caratterizzato da un confronto trasparente e costruttivo sia tra maggioranza ed opposizione sia tra maggioranza e Governo, osserva che, a seguito delle norme predisposte nell'ambito della manovra economico-finanziaria per il 2008, si sono determinati una riduzione del debito pubblico ed il ripristino dell'avanzo primario. Richiama, quindi, gli aspetti più significativi della manovra, quali, in particolare, la tassazione del reddito d'impresa, con le riforme dell'IRES e dell'IRAP, la drastica riduzione dell'ICI sulla prima casa, il piano di valorizzazione dei beni pubblici, le importanti novità per gli enti locali, nonché le misure a tutela dei consumatori e delle famiglie. Sottolineata, infine, l'importanza delle risorse aggiuntive reperite per la sicurezza, la difesa e l'ordine pubblico, in particolare per la professionalizzazione delle Forze armate, e quelle destinate ad infrastrutture e mobilità, rileva che la manovra economico-finanziaria per il 2008 fornisce risposte concrete ad esigenze più volte manifestate dai diversi settori della società.
ANDREA RICCI (RC-SE), Relatore sul disegno di legge n. 3257 e relative note di variazioni. Nel sottolineare l'importante novità rappresentata dalla revisione del sistema di classificazione del bilancio, impostato per missioni e programmi, rileva che sono stati conseguiti gli obiettivi programmatici e predisposte ulteriori misure di carattere espansivo finalizzate alla redistribuzione del reddito ed al sostegno all'economia. Osservato, quindi, che il disegno di legge di bilancio registra un significativo miglioramento dei conti pubblici rispetto al 2007, auspica che si proceda speditamente alla riforma delle procedure di esame dei documenti di bilancio e che il Governo confermi il proprio impegno in tal senso, anche attraverso il rafforzamento degli strumenti informativi e conoscitivi che si collocano a monte delle decisioni di bilancio, che appaiono carenti segnatamente dal punto di vista della conoscenza dell'impatto sociale delle stesse.
TOMMASO PADOA SCHIOPPA, Ministro dell'economia e delle finanze. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.
GIANLUCA PINI (LNP). Giudicato fumoso ed iniquo l'impianto del disegno di legge finanziaria per il 2008, recante misure non strutturali, di stampo ideologico e clientelare, che penalizzano il settore delle imprese, segnatamente le società di capitali, ed escludono i lavoratori autonomi da qualsivoglia beneficio, sottolinea l'inidoneità della politica economica dell'Esecutivo a rilanciare lo sviluppo del Paese ed a soddisfare il bisogno di sicurezza dei cittadini.
SIMONE BALDELLI (FI). Rileva che il disegno di legge finanziaria per il 2008, connotato da una visione ordinamentale della politica economica, non tiene nella debita considerazione l'obiettivo della modernizzazione e della maggiore efficienza del sistema del pubblico impiego, prevedendo, tra l'altro, un'ulteriore sanatoria nel campo del precariato, che avrà quale inevitabile conseguenza l'incremento deiPag. Vcontenziosi in materia. Lamenta, inoltre, il mancato accoglimento nella V Commissione delle proposte emendative presentate dal suo gruppo, che avrebbero garantito significativi miglioramenti del testo in discussione.
LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Nel sottolineare che le disposizioni recate dal disegno di legge finanziaria in discussione si inscrivono in una manovra complessiva basata su innovativi interventi, finalizzati a coniugare il risanamento finanziario con l'equità sociale, invita il Governo a dare seguito agli atti di indirizzo approvati dal Parlamento e ad assumere iniziative volte ad assicurare un adeguato sostegno al sistema cooperativo, la cui azione è fondamentale per soddisfare esigenze primarie quali il lavoro, la casa ed i servizi sociali.
ALEANDRO LONGHI (Com.It). Nel sottolineare che la manovra finanziaria per il 2008 costituisce sicuramente un passo in avanti rispetto a quelle approvate durante il Governo Berlusconi, ritiene, tuttavia, che il disegno di legge in discussione contenga misure insufficienti per i giovani e per le fasce più deboli della popolazione, sia in termini di adeguatezza dei salari e di sicurezza nei luoghi di lavoro, sia con riferimento al diritto alla casa.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Evidenziato il peggioramento dei saldi di bilancio derivante da un disegno di legge finanziaria per il 2008 che riflette le contraddizioni interne alla maggioranza, stigmatizza l'incapacità dell'Esecutivo di utilizzare le maggiori entrate tributarie per risolvere i problemi reali del Paese, paventando i deleteri effetti che una ulteriore manovra correttiva produrrebbe alla luce del quadro macroeconomico globale, caratterizzato da previsioni non favorevoli.
SALVATORE IACOMINO (RC-SE). Osservato che la manovra finanziaria per il 2008, della quale richiama gli aspetti maggiormente condivisibili, prosegue l'azione di risanamento dei conti pubblici già avviata attraverso la legge finanziaria dello scorso anno, sottolinea che un'importante novità è rappresentata dalla disposizione contenuta nel comma 4 dell'articolo 1, nel quale si prevede che le eventuali maggiori entrate saranno destinate alla riduzione della pressione fiscale per i lavoratori dipendenti. Richiamati, inoltre, gli interventi finalizzati a favorire, tra l'altro, la competitività del sistema produttivo nazionale e lo sviluppo del Mezzogiorno, lamenta, tuttavia, l'assenza di disposizioni in materia di liberalizzazioni.
MASSIMO VANNUCCI (PD-U). Osservato che la manovra economico-finanziaria in discussione è coerente con gli impegni assunti con gli elettori e con la politica economica avviata con la precedente legge finanziaria, rileva che le tre direttrici di fondo alle quali essa si ispira sono il risanamento, lo sviluppo e l'equità. Evidenziate, quindi, le responsabilità del precedente Esecutivo nell'avere determinato un peggioramento del debito pubblico, rileva che grazie all'azione di risanamento condotta dall'attuale Governo è stato possibile stanziare ingenti risorse a favore del settore dei trasporti, nonché per il potenziamento della rete infrastrutturale del Paese e per il contrasto della criminalità.
ANTONIO GIUSEPPE MARIA VERRO (FI). Nel sottolineare le caratteristiche di ingovernabilità e illeggibilità del testo del disegno di legge finanziaria, che risponde unicamente alla logica di accontentare tutte le componenti di una maggioranza ormai inesistente, e sul quale, peraltro, pesa la presumibile posizione della questione di fiducia da parte del Governo, lamenta l'eccessiva rigorosità dei criteri di ammissibilità degli emendamenti, soprattutto di natura ordinamentale, adottati dalla Camera rispetto a quelli seguiti al Senato. Ritiene, pertanto, che si tratti di una legge finanziaria prettamente elettoralistica, considerata la totale assenza di misure di contenimento della spesa, e non rispondente alle primarie esigenze della collettività.
Pag. VIANGELO ALBERTO ZUCCHI (PD-U). Nel sottolineare che tutte le azioni dell'attuale Governo e del Parlamento sono volte a restituire all'agricoltura italiana l'importanza che merita in ambito internazionale, rileva che la manovra finanziaria in discussione prevede rilevanti misure in materia di risparmio energetico e razionalizzazione dell'uso dell'acqua. Manifestato, quindi, apprezzamento per gli aiuti destinati al settore della pesca, esprime un giudizio positivo sul disegno di legge finanziaria, segnatamente sulle disposizioni concernenti il comparto agricolo.
RICCARDO MILANA (PD-U). Sottolineato il proficuo lavoro svolto dalla Commissione di merito sul disegno di legge finanziaria, rispondente agli obiettivi di risanamento, sviluppo ed equità, invita il Governo a riconsiderare la normativa che impone ai soli consiglieri comunali l'onere di contribuire alla riduzione dei costi della politica; giudica, infine, necessaria un'ulteriore riflessione sulla nuova disciplina definita per la CONI Spa.
BASILIO GERMANÀ (FI). Stigmatizzato il mancato accoglimento nella Commissione di merito delle proposte emendative presentate dal suo gruppo al fine di completare prioritarie opere infrastrutturali nel Sud del Paese, segnatamente per quanto riguarda lo Stretto di Messina, ritiene che la politica economica del Governo non vada incontro alle legittime aspettative dei cittadini.
GIORGIO LA MALFA (Misto-RLR). Rilevato che il miglioramento dei saldi è stato ottenuto attraverso l'aumento del gettito fiscale, a suo avviso attribuibile all'ultima legge finanziaria del precedente Esecutivo, evidenzia che l'Italia registra una crescita tra le più basse d'Europa.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
GIORGIO LA MALFA (Misto-RLR). Osservato inoltre che con la manovra finanziaria in discussione il Governo ha perso l'occasione per affrontare compiutamente il tema dello sviluppo, ricorda le profonde contraddizioni esistenti all'interno della maggioranza in materia di politiche economiche e sociali, giudicando irresponsabile l'aumento della spesa corrente previsto dal disegno di legge finanziaria.
ROBERTO ROLANDO NICCO (Misto-Min.ling.). Stigmatizzati i ritardi nella revisione della procedura di esame parlamentare dei documenti di bilancio e la complessità dell'iter del disegno di legge finanziaria per il 2008, dà atto al Governo di aver accolto alcune proposte emendative presentate dalla sua componente politica. Pur manifestando condivisione per talune misure recate dalla manovra proposta dall'Esecutivo, come la riduzione dell'ICI sulla prima casa e la lotta all'evasione fiscale, ritiene che la stessa non affronti in modo adeguato alcuni nodi strutturali, in particolare l'inaccettabile debito pubblico e l'eccessiva pressione fiscale.
FRANCO NARDUCCI (PD-U). Rilevato che con la legge finanziaria in discussione prosegue l'impegno per il risanamento e per il rilancio dell'economia del Paese, esprime apprezzamento per lo sforzo del Governo nel sostenere gli imprenditori italiani operanti all'estero. Prospettata, altresì, l'esigenza di evitare tagli indiscriminati degli stanziamenti destinati alla riforma dell'amministrazione del Ministero degli affari esteri, ritiene ingiusto che le agevolazioni concernenti l'ICI non siano state estese ai cittadini italiani residenti all'estero.
GIAN FRANCO SCHIETROMA (RosanelPugno). Esprime soddisfazione per le disposizioni relative alla riduzione dell'ICI sulla prima casa, della quale auspica la totale abolizione, analogamente al canone RAI, e per il contestuale recupero di risorse attraverso la lotta ai deprecabili fenomeni dell'evasione fiscale e degli sprechi nella pubblica amministrazione. Nel sottolineare, quindi, la necessità di adottarePag. VIIspecifiche misure in materia di lavoro, attraverso un'adeguata sintesi tra flessibilità e sicurezza sociale, giudica assolutamente prioritario intervenire sulla scuola pubblica e sulla ricerca con un piano di investimenti pluriennali. Ribadisce, infine, il sostegno del suo gruppo all'operato del Governo, che giudica idoneo a rispondere alle esigenze dei cittadini, come dimostrato dall'istituzione della figura del Garante per il controllo dei prezzi.
PAOLA PELINO (FI). Nel sottolineare le deleterie conseguenze derivanti dalla manovra proposta dal Governo sotto il profilo della crescita economica, del risanamento finanziario e dell'equità sociale, lamenta il significativo incremento della pressione fiscale e la penalizzazione delle fasce più deboli della società. Ricorda, inoltre, di aver presentato alcune proposte emendative volte, in particolare, alla tutela delle donne e della famiglia.
MARIA FORTUNA INCOSTANTE (PD-U). Nell'esprimere apprezzamento per il lavoro svolto dalla V Commissione, giudica positiva la riclassificazione del bilancio, che consente una maggiore trasparenza circa gli obiettivi e la concreta distribuzione delle risorse. Sottolineata, quindi, la necessità di una riflessione approfondita sul tema dei controlli, che devono assumere carattere strategico e non meramente formale, auspica che l'Esecutivo prosegua nell'azione intrapresa di razionalizzazione e riqualificazione della spesa pubblica.
GUGLIELMO PICCHI (FI). Rileva che il disegno di legge finanziaria per il 2008, sul quale presumibilmente il Governo porrà la questione di fiducia, è frutto di scelte irresponsabili che determineranno un aumento della spesa pubblica, al quale seguirà un inevitabile incremento della pressione fiscale, mentre sarebbe stato necessario procedere, più opportunamente, ad una riduzione del debito.
RAFFAELE AURISICCHIO (SDpSE). Stigmatizzato il complesso iter parlamentare del disegno di legge finanziaria per il 2008, che vanifica la naturale dialettica tra Esecutivo e Parlamento, auspica una revisione della procedura di esame dei documenti di bilancio, preannunziando al riguardo la presentazione da parte del suo gruppo di un'apposita proposta di legge. Nell'esprimere apprezzamento per il proficuo lavoro svolto in Commissione bilancio, che ha permesso di apportare miglioramenti al testo in discussione, ritiene che le misure delineate rispondano alle concrete esigenze del Paese. Sottolinea, infine, la particolare valenza, tra le altre, delle disposizioni finalizzate alla riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente, alla stabilizzazione dei precari nella pubblica amministrazione, nonché quelle concernenti lo sviluppo della rete infrastrutturale, segnatamente per quanto riguarda il trasporto locale.
FRANCESCO BRUSCO (FI). Nel rilevare che nel disegno di legge finanziaria in discussione mancano interventi strutturali che favoriscano un effettivo sviluppo del Mezzogiorno, lamenta l'assenza di fondi per le regioni meridionali colpite in passato da eventi sismici, sottolineando la portata delle proposte emendative presentate, volte a colmare tale lacuna.
GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (PD-U). Ricordate le lodevoli iniziative recate dal disegno di legge finanziaria per il 2007, finalizzato a coniugare opportunamente il risanamento dei conti pubblici con l'equità sociale, manifesta un orientamento favorevole alla manovra proposta dal Governo per il 2008. Sottolinea, in particolare, la rilevanza delle misure adottate al fine di promuovere la qualità e la sicurezza del sistema socio-sanitario nazionale, come l'ammodernamento delle strutture e la soluzione delle questioni riguardanti il personale precario del settore, nonché l'abolizione del ticket sulle prestazioni specialistiche.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito della discussione congiunta alla seduta di domani.
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