Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Informativa urgente del Governo sulla situazione determinatasi a seguito della vicenda delle dimissioni del Ministro della giustizia.
PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 4).
Pag. IV
ROMANO PRODI, Presidente del Consiglio dei ministri. Espressa preliminarmente piena solidarietà al Ministro Mastella e al suo partito, manifesta apprezzamento per il gesto nobile ed improntato a non comune sensibilità istituzionale di annunziare le proprie dimissioni dinanzi al Parlamento. Giudicato, altresì, apprezzabile il lavoro svolto dal Ministro, richiama le ragioni che lo hanno indotto a confermare, dopo una pausa di riflessione, la rinunzia al suo incarico. Nell'auspicare un rapido chiarimento delle vicende oggetto dell'informativa, conferma di aver proposto al Capo dello Stato, che ha firmato il relativo decreto, di assumere ad interim la responsabilità del Dicastero della giustizia, rilevando che tale scelta si colloca in una prospettiva temporale limitata e rappresenta un segnale di attesa che dalla magistratura giunga un chiarimento forte che consenta al senatore Mastella di assumere nuovamente il suo incarico ministeriale.
Assicura, quindi, l'impegno del Governo di avviare e concludere in tempi certi il previsto dibattito sulle comunicazioni sull'amministrazione della giustizia. Nel ribadire, infine, la necessità di garantire l'autonomia del potere giudiziario, salvaguardando parimenti le garanzie per i diritti dei cittadini, precisa che, in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario, il Governo illustrerà le proprie linee guida al fine di garantire una giustizia più efficiente.
ANTONELLO SORO (PD-U). Esprime, a nome del suo gruppo, apprezzamento e condivisione per le valutazioni politiche svolte dal Presidente del Consiglio e per le sue scelte improntate ad assoluta correttezza costituzionale; rinnova altresì la solidarietà della sua parte politica al Ministro Mastella, confermando il giudizio positivo e condiviso in merito al lavoro da lui svolto. Auspicato, inoltre, che il dibattito politico non assuma toni schizofrenici, a seguito della crisi del sistema istituzionale determinata dalla vicenda giudiziaria che ha colpito il suddetto Ministro, respinge qualunque ipotesi di complotto della magistratura e giudica necessario mettere in campo un impegno responsabile e condiviso da parte di tutte le forze politiche al fine di restituire forza alla democrazia oltre che stabilità e credibilità alle istituzioni, nell'ambito di un corretto, pluralistico e rispettoso rapporto tra i poteri dello Stato.
ELIO VITO (FI). Rilevato che la vicenda delle dimissioni del Ministro Mastella ripropone un'emergenza democratica, già denunziata più volte dall'opposizione, che vede alcune frange della magistratura arrogarsi arbitrariamente la funzione di dettare temi e tempi alla politica, anche contro quest'ultima, ascrive la responsabilità di tale situazione all'impotenza di un Governo che, incapace di risolvere i problemi della società italiana e di garantire la sicurezza ed il rispetto della legalità dei diritti fondamentali, come testimoniano tra l'altro gli sviluppi dell'emergenza rifiuti in Campania, è perspicacemente proteso ad affermare una sostanziale dittatura della minoranza che sta facendo precipitare il Paese in una gravissima crisi anche istituzionale.
Dichiara quindi la disponibilità del suo gruppo a lavorare in Parlamento per trovare una soluzione di alto profilo in grado di rilanciare la politica, attraverso la riforma della legge elettorale e nuove elezioni.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Nel constatare l'attuale drammatica situazione politica causata dai disastri provocati dal Governo Prodi nei confronti di tutte le categorie in ogni campo della vita sociale ed economica del Paese, che hanno visto Napoli sommersa dai rifiuti ed il Pontefice costretto al silenzio nel cuore della città eterna, manifesta assoluto stupore per la decisione del Presidente del Consiglio di risolvere l'ennesima crisi di Governo assumendo ad interim la responsabilità del Ministero della Giustizia. Nel ritenere pertanto che il Presidente del Consiglio, sostenuto da una maggioranza ormai allo sbando, abbia tenuto un comportamento totalmente privo di dignità e connotato daPag. Vun pervicace attaccamento al potere, lo invita a compiere un esame di coscienza, in modo da riconsegnare ai cittadini italiani il diritto di scegliere liberamente il loro futuro.
FRANCESCO GIORDANO (RC-SE). Manifestata condivisione per la scelta del Presidente del Consiglio di assumere ad interim la responsabilità del Ministero della giustizia, esprime solidarietà umana al Ministro Mastella, sottolineando, al contempo, la necessità di salvaguardare il corretto equilibrio dei poteri istituzionali e di contrastare l'avversione delle forze politiche di centrodestra nei confronti della magistratura. Nell'auspicare, quindi, la celere conclusione delle indagini giudiziarie che hanno coinvolto il Ministro Mastella, evidenzia l'esigenza di garantire una giustizia che sia in grado di risolvere i problemi dei cittadini.
Sottolineata, infine, la preoccupante crisi sociale in cui versa il Paese, giudica opportuno promuovere un forte rinnovamento per restituire piena credibilità alla politica.
PIER FERDINANDO CASINI (UDC). Osservato che l'informativa resa dal Presidente del Consiglio non fa onore al Governo, né restituisce al Ministro Mastella la sua dignità violata, ritiene che quest'ultimo abbia svolto ieri, alla Camera, una seria analisi della situazione della giustizia italiana, da non derubricare quindi a sfogo privato, ma da considerare alla stregua di una vera e propria denuncia politica.
Nel rilevare, altresì, che le ultime vicende relative all'emergenza rifiuti in Campania ed alla mancata visita del Papa all'Università La Sapienza di Roma confermano la paralisi del Governo, nonché il pericoloso diffondersi nel Paese dei germi di una dittatura delle minoranze, rivolto un appello alle forze politiche affinché si assumano le proprie responsabilità in merito alla riforma della legge elettorale, invita il Presidente del Consiglio a rassegnare le dimissioni e ad aprire una nuova fase politica volta ad arrestare la deriva dei cittadini verso l'antipolitica.
ROBERTO MARONI (LNP). Rilevato che il Governo Prodi è ormai caratterizzato dalle continue emergenze non risolte e dai gravissimi problemi mai affrontati, che affliggono i cittadini italiani, in particolare quelli del Nord e le imprese della Padania, reputa ormai evidente che la vera emergenza democratica sia rappresentata proprio dallo stesso Esecutivo; nel ritenere pertanto che l'unica soluzione in grado di superare tale drammatica situazione siano le elezioni politiche anticipate, invita pertanto il Presidente del Consiglio a dimettersi (I deputati del gruppo della Lega Nord Padania espongono cartelli recanti la scritta «Elezioni», che i commessi, su invito del Presidente, rimuovono).
TITTI DI SALVO (SDpSE). Manifestato apprezzamento per la correttezza istituzionale dimostrata dal Presidente del Consiglio con l'assunzione ad interim della responsabilità del Dicastero della giustizia, ribadisce, anche a nome del suo gruppo, solidarietà umana al Ministro Mastella. Sottolineata la necessità di evitare scontri istituzionali tra politica e magistratura, alimentati, a suo avviso, dalle forze politiche di centrodestra, evidenzia l'attuale stato di profonda inquietudine in cui versa il Paese, il quale esprime l'esigenza di una effettiva giustizia sociale, di una chiara etica pubblica e di uno Stato pienamente laico. Invita, quindi, il Governo ad adoperarsi fattivamente per soddisfare le legittime aspettative dei cittadini, auspicando la presentazione e il rapido esame parlamentare dei provvedimenti relativi al conflitto di interessi e alla cosiddetta riforma Gentiloni.
ROBERTO VILLETTI (SocRad-RnP). Nel riconfermare la solidarietà del Ministro Mastella, il quale ha dato prova di elevata sensibilità istituzionale, osserva che la vicenda a seguito della quale il Ministro ha rassegnato le proprie dimissioni ripropone il problema dei rapporti tra politica e magistratura, la cui tendenza alla politicizzazione va contrastata, pur senza metterne in discussione i valori costituzionali di autonomia e di indipendenza. In particolare,Pag. VIritiene che tutte le forze politiche dovrebbero impegnarsi per addivenire, d'intesa tra loro, ad una riforma dell'ordinamento giudiziario volta a correggere il grave limite derivante dalla mancanza di una separazione tra giudice terzo e rappresentante dell'accusa.
Sottolineato, infine, che i tentativi di accordo in atto in materia di riforma elettorale tra Partito democratico e Forza Italia indeboliscono il Governo, ritiene necessario un chiarimento di fondo al riguardo in seno alla maggioranza.
COSIMO GIUSEPPE SGOBIO (Com.It). Nel rinnovare solidarietà ed apprezzamento per il gesto compiuto ieri dal Ministro Mastella, constata che l'attuale difficile situazione investe tutto il Paese e, scongiurando l'apertura di un nuovo processo alla magistratura e al sistema giudiziario, auspica che le forze politiche di sinistra mantengano unità e coesione. Giudica quindi indispensabile accelerare l'azione del Governo Prodi, al fine di dare adeguate e soddisfacenti risposte ai cittadini, in particolare ai lavoratori, e soprattutto al fine di impedire che ritornino a governare coloro che hanno davvero messo in ginocchio il Paese.
MASSIMO DONADI (IdV). Manifestato apprezzamento per il richiamo del Presidente del Consiglio all'autonomia e all'indipendenza della magistratura, ritiene che il Governo debba assumersi la responsabilità di chiarire se sussista un'emergenza democratica relativamente ai rapporti tra la stessa e la politica. Richiamato altresì l'attuale stato di crisi in cui versa l'amministrazione della giustizia, sottolinea la necessità di garantire una guida permanente al relativo Dicastero, pur auspicando che il Ministro Mastella possa dimostrare la sua completa estraneità rispetto ai fatti oggetto dell'inchiesta giudiziaria. Stigmatizzata la condivisione pressoché unanime della Camera dei deputati per le affermazioni pronunciate dal Ministro nei confronti della magistratura, lamenta l'occupazione da parte del sistema politico di spazi pubblici che non gli competono, a danno della competitività e della crescita del Paese; invita quindi le forze parlamentari a collocare al centro del dibattito la questione dell'etica politica, al fine di ritrovare la piena fiducia nei confronti della classe dirigente.
ANGELO BONELLI (Verdi). Manifestato apprezzamento in merito alle responsabili parole di dialogo pronunciate dal Ministro Mastella nei confronti della magistratura nel corso della conferenza stampa, pur nutrendo dubbi e perplessità sul debole impianto accusatorio proprio della vicenda giudiziaria che ha investito il responsabile del Dicastero della giustizia, confida nel ruolo della magistratura, che va tutelato e salvaguardato al pari della difesa del diritto alla giustizia riconosciuto a tutti i cittadini. Constatata, inoltre, la profonda crisi che investe la politica, verso la quale la cittadinanza prova ormai solo sfiducia, giudica necessario avviare una stagione di riforme, riguardanti in particolare la pubblica amministrazione, in modo da evitare un clima di scontro tra politica e magistratura. Ricorda infine l'apprezzabile lavoro compiuto dal Governo Prodi riguardo al risanamento dei conti pubblici.
PAOLO CIRINO POMICINO (DCANPSI). Nel ribadire l'apprezzamento per il senso dello Stato dimostrato dal Ministro Mastella nell'annunciare le proprie dimissioni in Parlamento, osserva come nessuna parte politica abbia messo in discussione l'autonomia e l'indipendenza dei magistrati, cui tuttavia deve accompagnarsi una diretta assunzione di responsabilità soggetta ad adeguati controlli anche giurisdizionali. Nel richiamare le recenti emergenze verificatesi nel Paese, constatato che la perdita del primato della politica nel rapporto dialettico con gli altri poteri dello Stato è legata alla crisi dei partiti, auspica per essi un sollecito e proficuo recupero della propria cultura politica di riferimento.
PIETRO RAO (Misto-MpA). Nell'esprimere piena solidarietà umana al MinistroPag. VIIMastella, denunzia il clima di giustizialismo ad orologeria che si è determinato e che appare dimostrato dalla singolare coincidenza temporale tra le iniziative giudiziarie e le comunicazioni sull'amministrazione della giustizia che il Ministro Mastella avrebbe dovuto rendere alla Camera nella giornata di ieri. Auspica, inoltre, che le indagini giungano presto a definizione, al fine di ristabilire il necessario ed imprescindibile equilibrio tra poteri dello Stato.
TEODORO BUONTEMPO (Misto-Destra). Ricordata la scarsa sensibilità dimostrata in passato dai partiti della sinistra in occasione della notifica di un avviso di garanzia a Silvio Berlusconi, stigmatizza il trattamento riservato dai vertici della Camera ai deputati della sua componente politica che la scorsa notte hanno presidiato l'aula. Nel ritenere che le vicende concernenti il Ministro Mastella costituiscano l'ultimo atto del Governo in carica, invita il Presidente del Consiglio a rassegnare le dimissioni prima che l'Esecutivo sia travolto dalla crisi politica in atto.
GIORGIO LA MALFA (Misto-RLR). Ritiene che, avendo il Presidente del Consiglio assunto ad interim la responsabilità del Dicastero della giustizia, sarebbe stata necessaria l'espressione di un nuovo voto di fiducia. Stigmatizza, quindi, la debolezza del Governo, che produce inevitabili ripercussioni sulla stabilità dell'intero Paese, determinando una situazione di vera e propria emergenza democratica.
VALDO SPINI (Misto-SocpC). Ricordate le gravi emergenze in atto nel Paese, ritiene necessario rilanciare la capacità delle istituzioni di dialogare con la società, reputando inopportuno ricorrere a soluzioni transitorie volte esclusivamente a garantire la mera sopravvivenza dell'attuale Esecutivo.