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Informativa urgente del Governo sui recenti sviluppi della situazione in Medio Oriente.
PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 78).
MASSIMO D'ALEMA, Ministro degli affari esteri. Rende all'Assemblea la seguente informativa:
(Vedi resoconto stenografico pag. 78).
GIANFRANCO FINI (AN). Dà atto preliminarmente al ministro degli affari esteri di aver tempestivamente riferito alla Camera sulla grave situazione mediorientale e sulle linee guida che il Governo intende perseguire, giudicando l'informativa sostanzialmente condivisibile, anche per il fatto che si evince una certa continuità con l'azione del precedente Esecutivo. Espresso cordoglio, a nome della sua parte politica, per le vittime civili del conflitto, ritiene che l'escalation politico-militare in Medio Oriente rientri in una precisa strategia politica del fondamentalismo islamico, osservando che le organizzazioni terroristiche sono fortemente rappresentative dell'opinione pubblica palestinese e libanese e che il loro sviluppo è stato favorito da una certa ingenuità ed impotenza della comunità internazionale. Invita infine ad evitare incaute dichiarazioni ed espressioni provocatorie, ricordando che l'auspicato recupero di una capacità di azione dell'Unione europea richiede l'abbandono di ogni forma di ambiguità nei confronti di chi nega il diritto all'esistenza dello Stato di Israele.
SERGIO MATTARELLA (Ulivo). Paventati i rischi connessi alla progressiva radicalizzazione del mondo arabo musulmano, sottolinea la necessità di promuovere credibili forme di mediazione, che comunque partano dal riconoscimento del diritto all'esistenza dello Stato di Israele; nel ritenere quindi essenziale operare affinché si determinino condizioni di civile convivenza in Medio Oriente, dichiara di condividere il contenuto dell'informativa resa dal ministro degli affari esteri, segnatamente con riferimento alla necessità di rendere concreti gli impegni assunti dall'Unione europea.
FABRIZIO CICCHITTO (FI). Nell'associarsi alle espressioni di cordoglio nei confronti delle vittime del conflitto in atto, manifesta solidarietà allo Stato di Israele, oggetto di un'aggressione. Giudica quindi deludente la relazione del ministro degli affari esteri sia per la sua analisi sia per le sue conclusioni politiche, che non tengono conto del salto di qualità della lotta contro Israele intrapresa da Hamas e dagli Hezbollah con la copertura della Siria e l'aiuto dell'Iran. L'Europa ed ora l'Italia, con la sua contraddittoria e ambigua politica Pag. XIestera, rischiano di dare una copertura alla spietata strategia del terrorismo internazionale, che non può essere confusa con l'azione dello Stato di Israele, che da anni si adopera per la pace nell'area.
FRANCESCO GIORDANO (RC-SE). Espresso apprezzamento per la prontezza con la quale il Governo ha reso l'informativa, sottolinea la necessità di assumere iniziative affinché cessino le ostilità e le forze armate israeliane si ritirino dal Libano, giudicando tale intervento militare sproporzionato ed in contrasto con la legalità internazionale; nell'auspicare, inoltre, che le Nazioni Unite intervengano con sollecitudine, prospetta l'opportunità di garantire adeguati aiuti economici al popolo palestinese.
PIER FERDINANDO CASINI (UDC). Nel ringraziare il ministro degli affari esteri per la puntuale informativa resa, esprime sentimenti di cordoglio per le vittime civili della crisi mediorientale. Ritiene inoltre che l'azione del Governo italiano dovrebbe essere indirizzata alla ricerca del dialogo, con l'obiettivo di conciliare il diritto di Israele e tutelare la propria sicurezza con il diritto del popolo palestinese ad avere un proprio Stato. Sottolineata inoltre l'importanza della presenza attiva dell'ONU nelle aree di crisi, prospetta l'opportunità che l'Esecutivo si muova in una linea di continuità con il precedente Governo, che ha riaffermato il ruolo storico dell'Italia nel Mediterraneo ed ha mostrato un'effettiva comprensione nei confronti di Israele, pur mantenendo il popolo palestinese quale autentico interlocutore.
GIANCARLO GIORGETTI (LNP). Ricordato che il Libano ha costituito un modello per l'intera area mediorientale e che le milizie Hezbollah si sono trasformate da movimento di liberazione in esercito di aggressione, sottolinea che la reazione dello Stato di Israele è pienamente legittima. Nel lamentare inoltre l'inconsistenza della politica estera attuata dall'Unione europea e l'inutilità delle indicazioni provenienti dal G8, ritiene che l'intervento del ministro degli affari esteri abbia ulteriormente dimostrato l'incapacità dello Stato italiano di intervenire nel complesso scenario mediorientale.
LEOLUCA ORLANDO (IdV). Nel manifestare apprezzamento per l'informativa resa dal ministro degli affari esteri, che conferma l'impegno del Governo italiano per l'affermazione della pace e della legalità internazionale, esprime sentimenti di solidarietà per le vittime della crisi in Medio Oriente. Nel lamentare, inoltre, la debolezza dell'Unione europea, ancora priva di una sua politica estera, e l'evanescenza dell'azione dell'ONU, ritiene, che la crisi del multilateralismo sia la ragione principale dell'inefficienza dell'azione internazionale.
ROBERTO VILLETTI (RosanelPugno). Rilevato che la nuova crisi mediorientale si colloca nello scenario che si è aperto dopo gli attentati dell'11 settembre 2001, paventa il rischio che il conflitto in corso si estenda alla Siria ed all'Iran. Osservato altresì che i diritti dei popoli israeliano e palestinese sono complementari ed interdipendenti, ritiene necessario seguire la via del dialogo, in particolare con le componenti moderate del mondo islamico. Nel manifestare infine il pieno consenso del suo gruppo ai dieci punti contenuti nel documento del Consiglio dell'Unione europea, ritiene indispensabile che l'ONU invii una forza di interposizione nei territori interessati dal conflitto.
SEVERINO GALANTE (Com.It). Nel manifestare apprezzamento per la nuova e positiva logica che ispira la politica estera italiana, sottolinea la necessità di un effettivo riconoscimento del diritto del popolo palestinese ad avere un proprio Stato, garantendo nel contempo il diritto di Israele a tutelare la propria sicurezza. Ritiene peraltro indispensabile che l'ONU recuperi il ruolo internazionale che gli compete, sottolineando che il ritiro del contingente militare operante in Iraq offre l'opportunità di rilegittimare la presenza italiana nell'area mediorientale.
ANGELO BONELLI (Verdi). Nel ringraziare l'Esecutivo per la tempestività dell'informativa resa, si associa alle espressioni di cordoglio per le numerose vittime del conflitto esploso in Libano e nel territorio di Gaza. Espresso altresì apprezzamento per la disponibilità manifestata dal Governo italiano ad inviare truppe di interposizione nell'area di crisi, manifesta rammarico per la tragica conclusione del processo di pace avviato con gli accordi di Oslo, ritenendo dovere ed interesse primario dell'Europa e dell'intera comunità internazionale intervenire con gli strumenti del dialogo e della mediazione politica. Assicura, infine, il pieno sostegno del suo gruppo all'azione dell'Esecutivo nell'attuale complessa situazione di crisi.
SANDRA CIOFFI (Pop-Udeur). Ringrazia preliminarmente il ministro degli affari esteri per la tempestività dell'informativa resa e per la chiarezza con la quale ha esposto le linee guida dell'azione che il Governo intende attuare, assumendo un ruolo strategico nell'ambito di una dimensione multilaterale; manifesta quindi piena condivisione per la politica estera, innovativa e propositiva, che l'Esecutivo sta perseguendo.
MASSIMO NARDI (DC-PS). Sottolineata la particolare gravità della crisi che interessa il Medio Oriente, giudica preoccupante l'iniziativa del Presidente del Consiglio circa un possibile ruolo di mediazione dell'Iran; auspica, al riguardo, che il Governo assuma iniziative diplomatiche connotate dalla dovuta fermezza, senza assecondare la mira iraniana di divenire una potenza nucleare. Invita altresì l'Esecutivo ad adoperarsi affinché l'Unione europea promuova un tavolo negoziale al quale partecipino tutti i paesi dell'area mediorientale.
GIUSEPPE MARIA REINA (Misto-MpA). Espressi sentimenti di profondo dolore per tutte le vittime degli scontri in atto in Medio Oriente, ritiene si debba imputare alla comunità internazionale la responsabilità di aver originato lo squilibrio che ha determinato l'instabilità dell'area mediorientale, ritenendo opportuno riconoscere il diritto del popolo palestinese ad avere un proprio Stato.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Ritiene ingiustificate e strumentali ad esigenze di politica interna le critiche formulate dal ministro degli affari esteri circa l'atteggiamento assunto dallo Stato di Israele.