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In ricordo di Arrigo Boldrini (ore 15,36).
PRESIDENTE. (Si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea e i membri del Governo). Signore deputate, signori deputati, come loro sanno, è morto oggi Arrigo Boldrini, medaglia d'oro al valore militare della Repubblica. Membro della Consulta nazionale e dell'Assemblea costituente, è stato tra i fondatori della nostra Repubblica. Deputato in quest'Aula dalla I alla VI legislatura, è stato poi senatore della Repubblica dalla VII all'XI legislatura.
Arrigo Boldrini ha, dunque, trascorso tanta parte della vita del nostro Paese e della Repubblica, che aveva contribuito a far nascere, come rappresentante del popolo italiano. A lungo dirigente del Partito comunista, aveva aderito al Partito democratico della sinistra e poi al Partito Democratico. È stata una delle figure più importanti della Resistenza italiana: comandante della brigata Garibaldi «Mario Gordini», ne è diventato una figura leggendaria col nome di Bulow (così l'hanno continuato a chiamare affettuosamente compagni, amici, conoscenti, gente di popolo, la sua gente). Con questa particolare autorevolezza ha continuato da segretario nazionale dell'Associazione nazionale partigiani italiani e poi da presidente onorario dell'organizzazione a far vivere nel Paese gli ideali della lotta di liberazione.
Il Presidente Mancino, in un incontro a Palazzo Giustiniani, ha detto di lui: «è un uomo di pace, che ha sempre onorato la Patria, il Parlamento e la sua parte politica». Giancarlo Pajetta aveva detto, parlando del suo contributo alla Resistenza: «è stato un eroe, non un ufficiale che ha avuto un'idea geniale in una battaglia decisiva. È il compagno che ha fatto ogni giorno il suo lavoro, il suo dovere». Noi possiamo dire ora che Arrigo Boldrini ha continuato a fare il suo lavoro, il suo Pag. 9dovere, anche in tempo di pace, per il bene del nostro Paese e del nostro popolo. In segno di lutto, invito l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio - Applausi).