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Comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri sulla situazione politica generale.
PRESIDENTE. Comunico che il Presidente del Consiglio renderà ora comunicazioni alla Camera sulla situazione politica generale.
Dopo l'intervento del Presidente del Consiglio, convocherò immediatamente la Conferenza dei presidenti di gruppo per organizzare il seguito dei lavori.
(Intervento del Presidente del Consiglio dei ministri)
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il Presidente del Consiglio dei ministri. Ne ha facoltà.
ROMANO PRODI, Presidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, onorevoli colleghi, intervengo in quest'Aula a seguito della crisi venutasi a creare nella maggioranza dopo la decisione dell'Udeur di non farne più parte.Pag. 2
Sicuramente sulla scelta del partito del senatore Clemente Mastella ha influito la vicenda giudiziaria che lo ha investito sul piano personale e politico, episodio per il quale gli ho espresso personalmente e a nome del Governo piena solidarietà, assumendo l'interim del Ministero della giustizia; solidarietà che gli ho in più occasioni rinnovata, così com'è stato fatto da tutti i partiti della coalizione.
Clemente Mastella non è stato lasciato solo né come esponente politico né come Ministro della Repubblica né, tanto meno, come uomo. Oggi era previsto che dovessi esporre in questa sede la relazione annuale sullo stato della giustizia, impegno al quale, sia pure molto brevemente, intendo fare onore.
Il nostro è uno Stato nel quale proprio al potere giudiziario è affidato il compito di affermare e tutelare sempre la sovranità della legge, una sovranità che si impone, ovviamente, anche ai giudici e che chiede ad essi di essere i primi a sottoporsi con lealtà e - permettetemi di dire - con purezza di cuore e serenità di intenti al rispetto pieno delle nostre regole giuridiche.
Riguardo alla relazione cui mi riferisco, è dovuto al senatore Mastella un sincero apprezzamento per il lavoro fatto come Ministro e per avere operato con passione, non solo per portare a compimento la più ampia riforma dell'ordinamento giudiziario che il nostro Paese abbia avuto, ma anche per avviare molti e importanti interventi di cui vi è ampia traccia nella relazione che è stata depositata al Parlamento a nome dell'intero Governo. Una relazione non solo ricca di dati e di bilanci, ma anche di problemi e di interrogativi, di riflessioni critiche e di chiari inviti al Parlamento, affinché le tante iniziative già avviate possano trovare presto piena applicazione; una relazione che riflette con rigore le luci e le ombre della giustizia italiana nella difficile fase storica che stiamo vivendo, che dà forte sostegno ai giudici, ai quali, come potere e come ordine, va l'apprezzamento e la riconoscenza del Paese; una relazione che chiede alla classe politica e al Parlamento un eccezionale impegno; una relazione - voglio ancora sottolinearlo - che è stata approvata da tutto il Consiglio dei ministri e che dunque costituisce, in ogni sua parte, la posizione dell'intero Governo.
Gli ultimi quindici anni sono stati contrassegnati da una situazione a volte palese e a volte nascosta di tensioni tra politica e magistratura, tensioni rese più drammatiche dalla crisi di fiducia che ha, purtroppo, interessato entrambi i settori.
La politica - occorre ricordarlo - ha per definizione la finalità di realizzare aggregazioni del consenso dirette a risolvere i problemi del Paese e deve poter operare nel libero esercizio delle proprie funzioni, senza con questo ambire ad alcuna sorta di irresponsabilità. Netta e precisa è la sua primazia nei confronti di ogni altra istituzione, allorché concorre, nelle sedi parlamentari e in rappresentanza del popolo sovrano, alla formazione delle leggi. La magistratura ha, dal canto suo, il compito di assicurare la legalità in rapporto a singole fattispecie e situazioni demandate al suo giudizio.
Nell'esercizio delle sue funzioni, ogni magistrato è soggetto soltanto alla legge, sempre e costantemente alla maestà della legge, nel senso che deve mantenersi nell'ambito della legittimazione assegnata dalla Costituzione e dalle norme processuali, senza che in quest'ambito vi siano differenziazioni, in coerenza con il dettato dell'articolo 3 della nostra Costituzione. Né la magistratura deve o può cercare il consenso sulle proprie decisioni, in quanto esse sono conseguenti all'applicazione della legge e sono dunque vincolate.
D'altra parte, il controllo di legalità è il contrappeso dell'ampia libertà di cui, in uno Stato democratico, gode l'autorità politica per la realizzazione dei suoi fini. Esso, il controllo di legalità, dev'essere soltanto un rimedio nell'equilibrio delle istituzioni, e le categorie della politica hanno come contrappeso non tanto il principio esterno della responsabilità penale, che vale certo anche per i rappresentanti politici, bensì soprattutto quello interno di una responsabilità che è e resta di tipo politico: una responsabilità che spetta direttamente ai cittadini far valere, Pag. 3non soltanto nell'occasione elettorale ma attraverso una costante relazione tra politica e collettività che assicuri una reale e continua capacità di partecipazione e di controllo. Per altro verso, autonomia e indipendenza della magistratura intesa come organizzazione indipendente da ogni altro potere dello Stato debbono trovare il contrappeso nella professionalità, nella responsabilità e nell'adesione alla legge a cui ogni magistrato è sottoposto; perché - è bene ribadirlo - autonomia e indipendenza dell'ordine giudiziario hanno come presupposto necessario e imprescindibile la professionalità, l'imparzialità, la neutralità politica, la responsabilità e il rigoroso rispetto della legge.
Tuttavia, onorevoli colleghi, non è solo di giustizia che si può parlare oggi in quest'Aula, ma anche di quanto è accaduto [Applausi polemici dei deputati dei gruppi Alleanza Nazionale e UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)]. ..nelle ultime ore sul piano politico ed istituzionale, dopo le dichiarazioni rilasciate ieri dal senatore Mastella. Per il rispetto che nutro nei confronti del Parlamento e per abbreviare i tempi di una crisi che rischia di generare tensioni di cui il Paese non ha bisogno, ho deciso di presentarmi immediatamente per riferire sulla situazione, perché è dal Parlamento che un Governo trae la sua legittimità ed è nel Parlamento che deve verificare l'esistenza della fiducia.
Onorevoli colleghi, io sono convinto che nei momenti di decisione sia bene e salutare assumere comportamenti che implichino l'assunzione di responsabilità limpide da parte delle istituzioni preposte al Governo del Paese, a partire dal Parlamento. In un Paese legato allo Stato di diritto non sono le agenzie di stampa e neppure i dibattiti televisivi che determinano le sorti di un Governo (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Sinistra Democratica. Per il Socialismo europeo, Verdi e Italia dei Valori). Siete voi, colleghi deputati, che dovrete decidere e assumere limpidamente e pubblicamente le responsabilità per cui siete stati eletti: è nel Parlamento, e solo nel Parlamento, che si può decidere la sorte di un Governo.
Ho assunto l'interim del Ministero della giustizia e, come già ho ripetuto, il Governo condivide la relazione dell'ex Ministro Mastella. Se poi entrano in discussione in modo opaco preoccupazioni di riforma elettorale o di altro genere, è bene che tutto ciò venga alla luce in questa sede, nelle aule parlamentari, perché esse sono il luogo fondamentale della democrazia.
Questo è un Governo che è nato su un patto di legislatura, sottoscritto da tutti i partiti dell'Unione il 20 giugno 2005, che si era ripromesso - cito testualmente - «un'alleanza destinata a durare per l'intero arco della legislatura».
Questo è un Governo che è nato sulla base di un programma elettorale firmato e condiviso da tutti i partiti dell'Unione l'11 febbraio 2006, e che ha avuto il mandato di guidare il Paese per cinque anni dopo una vittoria elettorale tanto difficile quanto attesa dalla maggioranza degli italiani (Commenti dei deputati dei gruppi Forza Italia e Alleanza Nazionale).
PRESIDENTE. Vi prego di lasciar proseguire il Presidente del Consiglio.
ROMANO PRODI, Presidente del Consiglio dei ministri. Questo è un Governo che ha saputo rimettere in piedi il Paese e gli ha permesso di riprendere il cammino (Commenti dei deputati del gruppo Alleanza Nazionale - Il deputato Buontempo mostra un cartello recante la scritta «Elezioni subito»)...
PRESIDENTE. Scusate... il dibattito deve potersi svolgere... il Presidente del Consiglio dei ministri ha diritto ad esprimere le sue valutazioni sul Governo e i componenti di questo consesso avranno la possibilità di far valere le loro successivamente.
Il deputato Buontempo ritiri i suoi cartelli, per favore! Invito tutti ad avere rispetto dell'Aula.
Prego, Presidente del Consiglio.
ROMANO PRODI, Presidente del Consiglio dei ministri. Questo è un Governo Pag. 4che ha saputo rimettere in piedi il Paese e gli ha permesso di riprendere il cammino facendolo uscire dalle emergenze (Commenti dei deputati dei gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale e Lega Nord Padania).
Da due anni, la nostra crescita si attesta sui livelli massimi del nostro ultimo decennio. Abbiamo ripristinato l'avanzo primario ed il debito cala costantemente. Abbiamo cominciato in modo onesto e responsabile a redistribuire le risorse alle famiglie, ai lavoratori e ai pensionati.
Questo è un Governo che ha riconquistato la fiducia in Europa, come proprio ieri sera (Commenti dei deputati dei gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale e Lega Nord Padania - Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Sinistra Democratica. Per il Socialismo europeo, Italia dei Valori, Socialisti e Radicali-RNP, Comunisti Italiani, Verdi e Misto-Socialisti per la Costituente)...
PRESIDENTE. Scusate...
ROMANO PRODI, Presidente del Consiglio dei ministri. ...come proprio ieri sera ha esplicitamente certificato il commissario Almunia. Ha riconquistato credibilità nei mercati e nelle istituzioni internazionali.
È un Governo che, con la sua politica estera e di sicurezza, ha saputo riconquistare all'Italia il posto che le spetta nello scenario internazionale (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-L'Ulivo, Italia dei Valori, Socialisti e Radicali-RNP e Verdi); che ha saputo chiudere senza sbavature l'avventura in Iraq; che ha guidato il processo che ha portato alla missione di pace in Libano, e che è presente con determinazione, professionalità ed umanità ovunque nel mondo la pace sia in pericolo (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-L'Ulivo, Italia dei Valori, Socialisti e Radicali-RNP e Verdi). È un Governo che ha saputo combattere la criminalità organizzata, diffondere la cultura del rispetto e lottare nel mondo con successo per far trionfare la pace e per condannare la pena di morte (Commenti dei deputati dei gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale e Lega Nord Padania - Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Sinistra Democratica. Per il Socialismo europeo, Italia dei Valori, Socialisti e Radicali-RNP, Comunisti Italiani, Verdi e Misto-Socialisti per la Costituente).
E questo, onorevoli colleghi, è un Governo che ha cominciato a far pagare le tasse a chi non lo faceva (Commenti dei deputati dei gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale e Lega Nord Padania - Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Sinistra Democratica. Per il Socialismo europeo, Italia dei Valori, Socialisti e Radicali-RNP, Comunisti Italiani e Verdi). Ha combattuto la precarietà, abbattuto la disoccupazione, abolito ingiustizie sociali e investito sui giovani e sul loro essere il futuro dell'Italia. Un lavoro che sta producendo ogni giorno frutti e che - sono certo - continuerà a darne anche in futuro (Commenti dei deputati dei gruppi Forza Italia e Alleanza Nazionale).
RICCARDO PEDRIZZI. Parlaci di Napoli!
ROMANO PRODI, Presidente del Consiglio dei ministri. Questo è un Governo che ha saputo liberalizzare i servizi e combattere corporazioni, che ha ridato certezze sul senso di equità e di giustizia e che ha messo la casa al centro delle sue politiche, tagliando l'ICI, facendo costruire nuove abitazioni per i giovani, agevolando gli affitti per le coppie e gli universitari (Commenti dei deputati dei gruppi Forza Italia e Alleanza Nazionale - Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-L'Ulivo).
PRESIDENTE. Scusate... mi pare difficile proseguire in questo modo. È evidente che il Presidente del Consiglio svolge le sue considerazioni, e mi pare evidente che possano non essere gradite a tutti, ma deve poterle svolgere, in modo che poi si possa valutare. Prego, signor Presidente del Consiglio.
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ROMANO PRODI, Presidente del Consiglio dei ministri. Grazie, signor Presidente. Questo è un Governo che ha creduto e crede nell'ambiente e nella sua tutela (Commenti dei deputati dei gruppi Forza Italia e Alleanza Nazionale), non operando con politiche cieche e immobilistiche, ma con la consapevolezza che solo investendo sull'ambiente si investe sul futuro (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-L'Ulivo e Verdi - Applausi polemici dei deputati dei gruppi Forza Italia e Alleanza Nazionale).
E anche quando ci siamo trovati di fronte a emergenze come quella dei rifiuti non abbiamo gridato allo scandalo, non abbiamo cercato di addossare - ed era facile - ad altri le responsabilità storiche (Applausi polemici dei deputati dei gruppi Forza Italia e Alleanza Nazionale): ci siamo rimboccati le maniche! Ci siamo rimboccati le maniche, e abbiamo cominciato ad affrontare concretamente il problema (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Sinistra Democratica. Per il Socialismo europeo, Italia dei Valori, Socialisti e Radicali-RNP, Comunisti Italiani e Verdi)!
Questa è la sintesi dell'attività di Governo che oggi presento, con orgoglio, a questo Parlamento (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Sinistra Democratica. Per il Socialismo europeo, Italia dei Valori, Socialisti e Radicali-RNP, Comunisti Italiani e Verdi - Commenti dei deputati del gruppo Forza Italia)!
Un Governo che ha anche combattuto i privilegi e tagliato i costi della politica, non sull'onda di polemiche demagogiche, ma perché fermamente convinto che solo dando l'esempio giorno dopo giorno si ottengono risultati per tutti (Commenti dei deputati dei gruppi Forza Italia e Alleanza Nazionale).
PRESIDENTE. Vi prego di consentire i lavori dell'Assemblea...
ROMANO PRODI, Presidente del Consiglio dei ministri. Con questi risultati e con questi principi ci apprestiamo ad affrontare questo delicato momento. Le priorità che hanno accompagnato e guidano il nostro cammino si chiamano riforme, efficienza ed equità (Commenti dei deputati dei gruppi Forza Italia e Alleanza Nazionale).
Per ottenere questi risultati ci vogliono coerenza e coraggio, ci vuole continuità di azione, soprattutto in un momento in cui l'economia mondiale è di fronte ad un'evoluzione negativa della quale non riusciamo ancora a comprendere le conseguenze ultime. Dopo i sacrifici della prima finanziaria, obbligata dalla gestione dissennata di chi ci ha preceduto, abbiamo risanato i conti pubblici e tagliato la spesa (Commenti dei deputati dei gruppi Forza Italia e Alleanza Nazionale - Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Sinistra Democratica. Per il Socialismo europeo, Italia dei Valori, Socialisti e Radicali-RNP, Comunisti Italiani e Verdi).
Ora, con la legge finanziaria per il 2008 e dopo il grande accordo sul welfare votato da cinque milioni di lavoratori e di pensionati, noi siamo pronti a diminuire le tasse e aumentare i redditi dei lavoratori (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Sinistra Democratica. Per il Socialismo europeo, Italia dei Valori, Socialisti e Radicali-RNP, Comunisti Italiani e Verdi), garantendo anche un aumento di produttività, come testimonia il recentissimo accordo per il contratto di lavoro dei metalmeccanici (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea e Sinistra Democratica. Per il Socialismo europeo).
Ci aspettano progetti importanti, che responsabilmente abbiamo avviato senza pensare che decisioni solitarie ed episodiche potessero metterli in forse. Abbiamo preso con gli elettori e con il Paese impegni che intendiamo rispettare, secondo quanto stabilito dalle regole parlamentari e costituzionali. Proprio domani in quest'Aula il Presidente della Repubblica (Il Pag. 6deputato Grimaldi mostra una copia del quotidiano Libero recante il titolo: «L'incubo è finito»)...
PRESIDENTE. Per favore, invito il deputato Grimaldi a togliere il giornale che esibisce manifestamente. Lo tolga, per favore. Grazie.
ROMANO PRODI, Presidente del Consiglio dei ministri. Proprio domani in quest'Aula il Presidente della Repubblica (Deputati del gruppo Forza Italia mostrano una copia del quotidiano Libero recante il titolo: «L'incubo è finito»)...
PRESIDENTE. Vi prego, o lo togliete o devo chiedere ai commessi di farveli togliere. Per favore... in base al Regolamento, come sapete, non possono essere esibiti. Prego, Presidente del Consiglio. È inutile tentare delle inutili gazzarre.
ROMANO PRODI, Presidente del Consiglio dei ministri. Proprio domani in quest'Aula il Presidente della Repubblica celebrerà il sessantesimo anniversario della Carta fondante la nostra democrazia. Mai come oggi siamo chiamati a dimostrare con i nostri comportamenti, con le nostre decisioni e con atti formali che ci impegnano tutti di fronte al Paese, la fedeltà e il rispetto per la nostra Costituzione.
Alla Costituzione mi richiamo dunque per chiedere a voi, onorevoli deputati - e in seguito ai vostri colleghi senatori - di esprimere con un voto di fiducia il vostro giudizio sulle dichiarazioni che avete ascoltato (Vivi, prolungati applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Sinistra Democratica. Per il Socialismo europeo, Italia dei Valori, Socialisti e Radicali-RNP, Comunisti Italiani, Verdi, Misto-Socialisti per la Costituente - Deputati dei gruppi Partito Democratico-L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Sinistra Democratica. Per il Socialismo europeo, Italia dei Valori, Socialisti e Radicali-RNP, Comunisti Italiani e Verdi si levano in piedi - Deputati dei gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega Nord Padania e Misto-La Destra scandiscono: «Elezioni, elezioni!» - I deputati Grimaldi e Iannarilli espongono una copia del quotidiano Libero).
PRESIDENTE. Grazie, Presidente.
Sospendo la seduta, avvertendo che la Conferenza dei presidenti di gruppo si riunirà immediatamente al piano aula.
La seduta, sospesa alle 11,55, è ripresa alle 12,40.
PRESIDENTE. Comunico che, secondo quanto stabilito in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo, il seguito delle comunicazioni del Governo è rinviato al pomeriggio, alle ore 15,30.
Entro le ore 15 potranno essere presentate risoluzioni a norma dell'articolo 118 del Regolamento.
La seduta riprenderà alle ore 15,30 e in quella sede il Governo sarà chiamato ad esprimere il parere sulle risoluzioni presentate, avendo il Presidente del Consiglio dei ministri preannunciato l'intenzione di porre la questione di fiducia.
IGNAZIO LA RUSSA. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
IGNAZIO LA RUSSA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, trovo veramente di una inaudita e allarmante gravità che l'ancora facente funzioni di Presidente del Consiglio, Romano Prodi, dopo avere reso le sue comunicazioni al Parlamento, in permanenza di seduta (perché la seduta è stata sospesa e chiunque frequenti queste aule sa benissimo che al termine della sospensione vi è una decisione del Presidente della Camera, che può comportare l'apertura di un dibattito o semplicemente, come è avvenuto oggi, la possibilità di dare la parola a chi la chiede sull'ordine dei lavori) abbia ritenuto di andarsene, senza aspettare le decisioni del Presidente della Camera.
MARCO BOATO. Non esagerare!
Pag. 7IGNAZIO LA RUSSA. Noi avremmo preferito che il Presidente del Consiglio restasse qui, come era suo dovere, perché era stata richiesta la possibilità di un commento o di un breve giro di interventi, considerato anche il tenore delle sue dichiarazioni, che hanno riguardato non solo la situazione politica, ma anche la questione della giustizia. Prendiamo atto della fuga ingloriosa del Presidente del Consiglio di fronte alle sue responsabilità. Per fortuna sono responsabilità che avrà ancora per molto poco [Applausi dei deputati dei gruppi Alleanza Nazionale e UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)].
LUCA VOLONTÈ. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LUCA VOLONTÈ. Signor Presidente, intervengo altrettanto brevemente perché sia noto all'Aula che la nostra posizione è stata di un certo tipo, con grande coerenza, come lei ha riconosciuto nel corso della Conferenza dei presidenti di gruppo, e anche con grande rispetto nei confronti della Presidenza e dei colleghi. Avevamo anticipato fin da questa mattina, al di là del merito delle dichiarazioni che sono state rese note oggi dal Presidente del Consiglio, che avremmo ritenuto opportuno sotto molti aspetti aprire quantomeno un breve dibattito al termine delle dichiarazioni del Presidente del Consiglio, ma così non è stato. Non parlo di fuga, ma di un ennesimo atto di poca cordialità e correttezza nei confronti di questo ramo del Parlamento, perché non solo non è stato possibile commentare immediatamente dopo le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Prodi, ma perché, alla ripresa della seduta al termine della Conferenza dei presidenti di gruppo, ci troviamo di fronte solo ad «autorevolissimi» sottosegretari del Governo. Ne prendiamo atto con rammarico e rimandiamo gli interventi di merito sulle dichiarazioni del Presidente Prodi, proprio a causa di queste assenze, a quando sarà possibile, ossia nel momento in cui vi saranno le dichiarazioni di voto.
TEODORO BUONTEMPO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
TEODORO BUONTEMPO. Signor Presidente, vorrei ricordare all'Aula che la Camera non ha ancora svolto il dibattito sulle dimissioni del senatore Mastella. Attraverso vari escamotage vi è stata una breve dichiarazione del Presidente del Consiglio, ma avrebbe dovuto tenersi il relativo dibattito; la discussione si è svolta sull'interim di Prodi, non sulle dimissioni di Mastella. Dunque - lo ripeto ancora una volta, signor Presidente - per la mia esperienza non esiste al mondo che un Presidente del Consiglio, in un momento così drammatico per la vita delle istituzioni del Paese, chieda la fiducia con tutto ciò che ne consegue e che il dibattito venga interrotto e articolato in due parti.
Credo che la Camera avrebbe dovuto svolgere una prima parte del dibattito, con l'intervento di almeno un deputato per gruppo, sulle dichiarazioni del Presidente Prodi. Oggi pomeriggio si tratterà di un'altra storia. Non è possibile che la Camera faccia un intervallo mentre altrove si sta svolgendo il mercato per comprare i senatori da aggiungere a questa maggioranza! E noi, la Camera, siamo qui in attesa di che cosa? Delle dichiarazioni dei rappresentanti dei gruppi svincolati da un rapporto diretto. Mi auguro per il futuro - concludo Presidente - che si voglia cambiare registro. Se questa scelta è stata compiuta dai presidenti di gruppo, invito gli stessi a mettere fine a questa storia.
In altre parole, quando il Presidente del Consiglio o un Ministro si dimette il dibattito deve essere consequenziale, diretto e continuo, e non deve essere separato, perché queste, ancora una volta, sembrano, anzi a me risultano delle furbizie inaccettabili per depotenziare il ruolo del Parlamento.
LUCIANO D'ULIZIA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
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LUCIANO D'ULIZIA. Signor Presidente, credo che il dibattito di oggi, come è stato stabilito dai presidenti di gruppo e come lei ha recepito, sia corretto. Tuttavia, in questa sede si è parlato di compravendita di senatori. Se vi è qualcuno che deve essere indicato come compratore di senatori questo è l'onorevole Berlusconi, inquisito dalla magistratura per questo specifico reato.
Quindi, noi rimandiamo al mittente, caro Buontempo, caro collega, le accuse che vengono rivolte al Presidente del Consiglio, che è una persona seria e onesta e che sta lavorando per il bene delle istituzioni e per risolvere i problemi del Paese.
Pertanto, queste affermazioni sono gratuite ed insinuano un malcostume che non è di questa parte politica, ma della vostra parte politica (Applausi dei deputati dei gruppi Italia dei Valori e Partito Democratico-L'Ulivo).
PRESIDENTE. Vorrei solo far osservare agli intervenuti che l'organizzazione dei lavori che è stata comunicata - come del resto è stato riconosciuto - è stata definita consensualmente con parere unanime dei rappresentanti dei gruppi, con l'eccezione del presidente Volontè, che aveva sollevato una riserva. Inoltre, vorrei dire - senza fare l'avvocato difensore di nessuno - che il Presidente del Consiglio ha organizzato la sua giornata proprio sulla base dell'organizzazione dei lavori che noi gli avevamo comunicato questa mattina, a seguito della decisione dei rappresentanti dei gruppi. Così resta dunque inteso.
Sospendo la seduta che riprenderà alle 15,30.
La seduta, sospesa alle 12,50, è ripresa alle 15,35.