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Si riprende la discussione del disegno di legge n. 3062-A.
(Dichiarazioni di voto finale)
MARCO BOATO (Verdi). Sottolineata la necessità di approvare tempestivamente la legge comunitaria 2007 con il contestuale ritiro delle proposte emendative presentate dalla sua parte politica, esprime tuttavia rammarico per le modifiche migliorative che avrebbero potuto essere apportate al testo originario del provvedimento.
Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in esame.
SERGIO D'ELIA (SocRad-RnP). Evidenziata la necessità di una revisione delle procedure parlamentari concernenti la materia comunitaria, ritiene che maggioranza ed opposizione, nel procedere al sollecito esame del disegno di legge comunitaria nonostante l'intervenuto scioglimento delle Camere, abbiano dimostrato senso di responsabilità e sensibilità istituzionale e politica.
Auspica quindi che del proficuo lavoro svolto al fine di migliorare ed integrare il disegno di legge in esame si avvalgano le nuove Camere, le quali avranno il compito di provvedere, tra l'altro, alla ratifica di nuovi trattati costituzionali che hanno aggravato, anziché risolverlo, il problema del deficit democratico delle istituzioni comunitarie.
ANGELO PICANO (Pop-Udeur). Nel manifestare il convinto orientamento favorevole del suo gruppo al disegno di legge in discussione, ne richiama gli aspetti più condivisibili ed innovativi, segnatamente le disposizioni volte a dare sollecita attuazione a direttive quadro dell'Unione europea. Sottolinea, quindi, l'opportunità di prevedere un'apposita sessione parlamentare dedicata alle tematiche comunitarie.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Dichiara l'astensione del suo gruppo sul provvedimento in esame, che giudica carente nell'attuazione della cosiddetta fase ascendente e che risulta privo di disposizioni contraddistinte da connotazioni di politica europea.
PIETRO MARCAZZAN (UDC). Pur riconoscendo estrema rilevanza all'esame del disegno di legge comunitaria, che consente lo svolgimento di un ampio confronto sulle politiche europee e sul ruolo dell'Italia in campo internazionale, stigmatizza l'utilizzo pressoché esclusivo da parte del Governo dello strumento della delega legislativa per il recepimento delle direttive comunitarie, lasciando aperte numerose questioni che la cosiddetta legge Buttiglione consentirebbe invece di affrontare con strumenti più efficaci. Manifesta, inoltre, forti perplessità sulla scelta dell'Esecutivo di inserire nel disegno di legge comunitaria in discussione disposizioni volte ad incidere sostanzialmente sulla libertà personale e sul diritto di difesa dei cittadini. Evidenziati, infine, gli aspetti non condivisibili del provvedimento in discussione, dichiara che il suo gruppo si asterrà sulla votazione finale dello stesso.
GIANLUCA PINI (LNP). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sul provvedimento in esame, non tanto per i contenuti propri dello stesso, quanto per l'evidente criticità del metodo adottato, che,Pag. XVIgiudicato lento e farraginoso, non consente una adeguata trasposizione del diritto comunitario nell'ordinamento italiano.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
GIANLUCA PINI (LNP). Manifestata, in particolare, contrarietà sulle disposizioni del disegno di legge comunitaria relative all'attuazione delle decisioni quadro adottate nell'ambito della cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale, auspica una riflessione in merito alla previsione di una specifica sessione parlamentare dedicata al recepimento dell'enorme mole di documenti comunitari.
ANTONELLO FALOMI (RC-SE). Nel dichiarare che il suo gruppo esprimerà voto favorevole sul disegno di legge comunitaria in discussione, considerato un atto dovuto per recuperare i notevoli ritardi accumulati nel recepimento delle direttive europee, auspica un forte impegno dell'Esecutivo in direzione della ripresa del processo costituente dell'Unione europea, che sembra aver segnato un arretramento con la sottoscrizione del Trattato di Lisbona.
GIUSEPPINA CASTIELLO (AN). Nel lamentare il ritardo con cui si sta procedendo all'approvazione del disegno di legge comunitaria, anche a causa dell'intervenuto scioglimento delle Camere, paventa i rischi connessi al carattere eccessivamente eterogeneo di tale provvedimento, nel quale, peraltro, si sarebbero dovute inserire più incisive disposizioni volte a porre rimedio alle numerose procedure di infrazione avviate nei confronti dell'Italia. Dichiara, pertanto, l'astensione del suo gruppo sul disegno di legge in esame.
MAURO PILI (FI). Sottolineato il forte ritardo con cui si svolge il dibattito sul disegno di legge comunitaria, lamenta il ruolo scarsamente propositivo svolto dall'Italia in ambito comunitario.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
MAURO PILI (FI). Pur esprimendo, quindi, un giudizio fortemente negativo sul provvedimento in esame, dichiara, per senso di responsabilità istituzionale, l'astensione del suo gruppo.
GABRIELE FRIGATO (PD-U). Ricordato l'apprezzamento espresso dalle massime autorità europee per la politica di risanamento dei conti pubblici perseguita dal Governo Prodi, dà atto al Ministro Bonino di avere determinato una netta inversione di tendenza nel processo di recepimento della normativa comunitaria.
Sottolineata altresì la necessità di una revisione delle procedure parlamentari concernenti la materia comunitaria, auspica che le nuove Camere procedano alla sollecita ratifica dei Trattati di Lisbona. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge comunitaria.
FRANCA BIMBI (PD-U), Relatore. Nel ringraziare coloro che sono intervenuti nel dibattito, stigmatizza l'eccessiva ampiezza dei tempi di approvazione della legge comunitaria, sottolineando, al riguardo, la necessità di evitare farraginose duplicazioni tra Camera e Senato, attraverso opportune modifiche dei regolamenti parlamentari ed avviando un più proficuo rapporto con il Parlamento europeo.
La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge n. 3062-A.