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Sull'ordine dei lavori (ore 20,15).
GIAMPAOLO VITTORIO D'ANDREA, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIAMPAOLO VITTORIO D'ANDREA, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Signor Presidente, ho chiesto la parola a nome del Governo perché, essendo prevista, come successivo punto all'ordine del giorno, la conversione in legge del decreto-legge 29 dicembre 2007, n. 249, recante misure urgenti in materia di espulsione e di allontanamenti per terrorismo e per motivi imperativi di pubblica sicurezza, devo registrare che gran parte della materia, grazie al lavoro positivo compiuto nella I Commissione, è stata trasferita - o sta per essere trasferita - in un decreto legislativo. Sulla materia residua manca il consenso tra i gruppi per la trattazione in Aula. Pertanto, il Governo segnala l'esigenza di non procedere.
Per quanto riguarda il decreto-legge 29 dicembre 2007, n. 250, e il decreto-legge 25 gennaio 2008, n. 3, essendo entrambi assorbiti, per le disposizioni che contenevano, dall'approvazione del disegno di legge di conversione del decreto-legge «milleproroghe», non si rende più necessaria la loro conversione in legge. Pertanto, anch'essi andrebbero espunti dagli argomenti all'esame dell'Aula.
Quanto esposto è ciò che il Governo propone.
ROBERTO COTA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ROBERTO COTA. Signor Presidente, mi rivolgo al sottosegretario: lei ha cercato di cambiare le carte in tavola. Ciò non mi stupisce. La questione non è che manca il consenso per trattare in Aula il decreto-legge in materia di espulsioni, ma che vi è l'incapacità di questo Governo e di questa maggioranza di farlo approvare. Pertanto, il decreto-legge è stato ritirato perché il Governo e questa maggioranza che non c'è più, non riescono ad affrontare questa situazione così delicata.
Vi sono due aspetti: uno, certamente, di carattere tecnico. Infatti, la decadenza delPag. 64decreto-legge comporta l'annullamento di tutti i provvedimenti che sono stati presi sotto la vigenza dello stesso decreto-legge. Poi, certamente, vi è un aspetto di carattere politico: è la seconda volta che questo decreto-legge viene fatto decadere, ripeto, la seconda volta!
Questo decreto-legge era stato sbandierato proprio dal vostro leader, candidato Presidente del Consiglio dei ministri, Veltroni, come un suo cavallo di battaglia. Ciò la dice lunga sulle inaffidabilità di Valter Veltroni come candidato a Presidente del Consiglio dei ministri, nonché sulla sua determinazione ad affrontare un problema importante, come quello della sicurezza e dell'immigrazione. Alla prova dei fatti, è subito caduto (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania)!
PRESIDENTE. A seguito di quanto dichiarato dal Governo, l'esame dei disegni di legge di conversione indicati non avrà, pertanto, luogo. L'esame dei restanti punti all'ordine del giorno è rinviato alla seduta di domani.