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Votazione finale del disegno di legge: Disposizioni per la partecipazione italiana alle missioni internazionali (A.C. 1288).
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto finale, per le quali è prevista la ripresa televisiva diretta.
GIUSEPPE MARIA REINA (Misto-MpA). Sottolineata l'importanza di attenersi ad una linea di continuità nella politica estera, anche al fine di salvaguardare la credibilità del Paese in ambito internazionale, dichiara voto favorevole sul disegno di legge in esame.
GIAMPIERO CATONE (DC-PS). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in esame, che si pone in linea di continuità con le scelte di politica estera compiute dal precedente Governo. Esprime inoltre gratitudine ai militari italiani impiegati in missioni all'estero per l'impegno profuso nell'adempimento del loro dovere.
MAURO FABRIS (Pop-Udeur). Rivolto un sentito ringraziamento ai militari italiani impegnati in missioni internazionali, concorda sull'opportunità di ritirare il contingente operante in Iraq, ritenendo al contrario irragionevole un disimpegno italiano dall'Afghanistan; dichiara pertanto con convinzione il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sul disegno di legge in esame.
ANGELO BONELLI (Verdi). Sottolineato preliminarmente che la mozione approvata in materia di missioni italiane all'estero rappresenta un impegno vincolante per il Governo, ringrazia il ministro D'Alema per aver precisato che l'Italia non sarà presente sul territorio afgano nell'ambito della missione Enduring Freedom. Rilevata altresì l'estrema difficoltà di realizzare una politica estera ispirata ai principi del pacifismo, dichiara che il suo gruppo, con senso di responsabilità nei confronti del Governo, esprimerà voto favorevole sul disegno di legge in esame.
OLIVIERO DILIBERTO (Com.It). Giudicate condivisibili le linee ispiratrici della nuova politica estera del Governo, auspica una rinegoziazione complessiva delle missioni internazionali ed una rivalutazione delle ragioni del Patto Atlantico; manifesta quindi contrarietà alla missione in Afghanistan, in relazione alla quale tuttavia è stato raggiunto un compromesso che auspica sia propedeutico al ritiro del contingente italiano. Dichiara infine che il voto sul disegno di legge in esame deve intendersi come espressione di fiducia politica all'Esecutivo.
GIOVANNI CREMA (RosanelPugno). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo, sottolinea la necessità che l'Italia prosegua nell'azione umanitaria a favore della ricostruzione e della stabilizzazione dell'Iraq e continui ad assicurare la propria presenza in Afghanistan. Osservato inoltre che l'Occidente deve impegnarsi in un'azione unitaria di contrasto del terrorismo fondamentalista di matrice islamica, rivolge un sentito ringraziamento a tutti i militari italiani impiegati in missioni all'estero, i quali, con professionalità e dedizione, garantiscono il rispetto degli ideali di pace e di convivenza civile.
LEOLUCA ORLANDO (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in esame, che giudica coerente con il programma dell'Unione ed ispirato ad una scelta di continuità costituzionale relativamente all'esigenza di garantire il pieno rispetto dell'articolo 11 della Carta fondamentale. Nel sollecitare inoltre il varo di una disciplina organica delle missioniPag. XVIall'estero, sottolinea l'importanza delle scelte del Governo in favore della pace e del rispetto della legalità internazionale.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Ricordate le divergenze esistenti tra le forze politiche della maggioranza sulle missioni internazionali in atto, riterrebbe un errore ancorare la politica estera italiana alle scelte compiute in seno all'Unione europea, anche in considerazione dell'incapacità da quest'ultima mostrata nell'affrontare i problemi connessi alla diffusione del fondamentalismo islamico.
PIER FERDINANDO CASINI (UDC). Dopo aver rivolto un pensiero deferente ai militari italiani, ai loro caduti e alle loro famiglie, dichiara che il suo gruppo voterà a favore del disegno di legge in esame per spirito di continuità con la politica estera dell'Italia, ispirata ai valori del multilateralismo e alle scelte atlantiche ed europee. Nel ravvisare inoltre una preoccupante disomogeneità nelle coordinate della politica estera della maggioranza, sottolinea che l'esaltazione di una discontinuità fondata su un pacifismo velleitario è deleteria per l'Italia e le sue istituzioni.
FRANCESCO GIORDANO (RC-SE). Manifestato particolare apprezzamento per la scelta di ritirare il contingente italiano impegnato in Iraq, ove si è rivelata fallimentare la strategia americana della guerra permanente, sottolinea la necessità di promuovere un negoziato multilaterale che favorisca la cessazione delle ostilità in Libano, a Gaza e in Cisgiordania. Ricorda inoltre il contenuto del compromesso raggiunto dalle forze politiche della maggioranza circa la politica estera italiana, alla quale dovrà essere sottesa una linea ispiratrice di stampo pacifista.
ANDREA RONCHI (AN). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sul disegno di legge in esame, in profonda coerenza con i principi che hanno ispirato la politica estera condotta dal precedente Governo di centrodestra. Evidenziate le divisioni interne alla maggioranza, in cui l'atteggiamento assunto dalla sinistra massimalista rischia di rendere marginale il ruolo dell'Italia nello scacchiere internazionale, rileva che l'Esecutivo, in particolare relativamente alla missione militare in Afghanistan, ha operato scelte che evidenziano una certa continuità con la politica estera del Governo di centrodestra, l'unica in grado di combattere seriamente il terrorismo.
SILVIO BERLUSCONI (FI). Nel ritenere che la reazione israeliana sia proporzionata alla provocazione subita ad opera di gruppi islamici terroristici sostenuti dalla Siria e dall'Iran, lamenta che il Governo italiano non abbia formulato chiare espressioni di solidarietà nei confronti dello Stato di Israele; rilevato, inoltre, che tutti i parlamentari del centrodestra manifesteranno con coerenza un orientamento favorevole al provvedimento in esame, con il quale viene rifinanziata, tra l'altro, la missione in Afghanistan, paventa i rischi, per la credibilità internazionale del Paese, connessi all'eventualità che la maggioranza non sia in grado di perseguire una comune politica estera coerente con gli impegni assunti mediante l'adesione all'Alleanza atlantica.
PIERO FASSINO (Ulivo). Nell'auspicare una tregua che arresti l'escalation bellica in atto tra Israele ed il Libano, osserva che l'azione del Governo e della maggioranza è volta a favorire ogni atto che possa riavviare il dialogo tra le parti, che auspica accolgano la proposta di creare a tal fine una forza multilaterale di interposizione sotto l'egida dell'ONU. Rilevato che il rientro dei militari italiani dall'Iraq è accompagnato da un piano di aiuti per la ricostruzione civile e politica di quel paese, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in esame.
SALVATORE CANNAVÒ (RC-SE). Nel dichiarare, in dissenso dal proprio gruppo, voto contrario sul disegno di legge in esame, sottolinea che la missione militarePag. XVIIin Afghanistan è contraria ai principi sanciti dall'articolo 11 della Costituzione.
ALBERTO BURGIO (RC-SE). Dichiara voto contrario sul disegno di legge in esame, pur confermando il leale sostegno al Governo ed al suo gruppo parlamentare.
GIAN LUIGI PEGOLO (RC-SE). Nel dichiarare voto contrario sul provvedimento in esame, sottolinea la necessità di una soluzione politica alla tragica situazione dell'Afghanistan, che si configura come una vera e propria guerra.
FRANCO RUSSO (RC-SE). Dichiara che esprimerà il suo dissenso dalle scelte del Governo, in particolare sulla missione in Afghanistan, non partecipando al voto.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Dichiara voto favorevole sul disegno di legge in esame, pur ritenendo che l'Esecutivo non possa restare indifferente alle profonde divisioni esistenti all'interno della maggioranza in tema di politica estera.
MARILDE PROVERA (RC-SE). Dichiara voto favorevole sul disegno di legge in esame.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Invita il Presidente del Consiglio a prendere atto del dissenso manifestato da alcuni deputati della maggioranza.
ROBERTA PINOTTI (Ulivo), Relatore per la IV Commissione. Ringrazia i componenti le Commissioni e gli Uffici per il proficuo lavoro svolto e per il contributo fornito al dibattito.
La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge n. 1288.