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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative per evitare l'emergenza nel rifornimento del gas e nel funzionamento del sistema energetico - n. 3-00139)
PRESIDENTE. L'onorevole Ruggeri ha facoltà di illustrare l'interrogazione Quartiani n. 3-00139 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 12), di cui è cofirmatario.
RUGGERO RUGGERI. Innanzitutto, signor Vicepresidente del Consiglio dei ministri, colgo l'occasione per dirle che mi fa personalmente piacere rivederla tra i banchi del Governo.
La questione che le poniamo riguarda l'approvvigionamento del gas naturale per affrontare le emergenze invernali. Le domando che cosa abbia in programma di fare il nostro Governo per affrontare le criticità del sistema, costituite dalla sottocapacità di stoccaggio e anche dal mancato potenziamento dei gasdotti internazionali.
PRESIDENTE. Il Vicepresidente del Consiglio dei ministri, Massimo D'Alema, ha facoltà di rispondere.
MASSIMO D'ALEMA, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, la materia è davvero importante e il Governo intende fare molte cose. Perciò, dovrei chiedere scusa perché è necessario un certo tempo per esporle. Si tratta, infatti, di affrontare un delicato problema da cui dipende anche la sicurezza energetica del paese e il riscaldamento delle famiglie italiane.
Il Governo si è attivato con grande anticipo per valutare gli scenari della domanda e dell'offerta di gas per il prossimo periodo invernale e per esaminare i possibili rischi del sistema nazionale del gas. Le diverse ipotesi sono state oggetto di riunioni dell'apposito comitato tecnico di emergenza e monitoraggio del sistema del gas naturale istituito presso la Direzione energie e risorse minerarie del Ministero dello sviluppo economico e sono state rese pubbliche nel corso di una conferenza stampa che si è svolta il 22 giugno 2006. È stata individuata una serie di misure sia per la soluzione strutturale delle situazioni di emergenza del sistema gas sia per affrontare nuove possibili situazioni di emergenza per i prossimi due inverni. Si ritiene infatti che, a partire dall'ottobre 2008, l'entrata in esercizio dei potenziamenti dei gasdotti di approvvigionamento dalla Russia e dall'Algeria e del terminale di rigassificazione di GNL al largo delle coste adriatiche dovrebbe garantire un livello di approvvigionamento sufficiente a riequilibrare, per alcuni anni, i margini di sicurezza del sistema. Quindi, prevediamo che, sostanzialmente, ci sia una emergenza sino alla fine del 2008.
L'elenco delle misure di tipo strutturale è stato anch'esso reso noto e consiste in un piano per incrementare le disponibilità di stoccaggio comprendente l'incentivo ad effettuare investimenti in nuovi stoccaggi di gas mediante l'emanazione di una disciplina per il rilascio ai soggetti che investono in nuove capacità di stoccaggio di una esenzione parziale dall'obbligo di accessoPag. 89di terzi alle capacità di stoccaggio realizzate. In secondo luogo, è prevista l'attuazione dei programmi per l'aumento delle capacità di stoccaggio dei giacimenti già impiegati a tale scopo. In terzo luogo, l'accelerazione della realizzazione di nuovi campi di stoccaggio che dovranno essere operativi dal 2009.
Inoltre, vi è un piano per incrementare le immissioni di gas in rete, comprendente azioni del Ministero dello sviluppo economico e dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas per accelerare il potenziamento dei gasdotti di importazione di gas dall'estero, la promozione della realizzazione di nuovi terminali di rigassificazione e la promozione dello sviluppo di nuovi gasdotti di interconnessione con la Grecia, per l'importazione di gas dall'area del Caspio attraverso la Turchia (progetto IGI), e con l'Algeria (progetto GALSI).
Sono altresì previste misure per aumentare la sicurezza del sistema del gas consistenti nella emanazione del decreto legislativo per il completo recepimento della direttiva europea n. 67 del 2004 sulla sicurezza degli approvvigionamenti mediante la delega contenuta nel disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri il 9 giugno 2006 e attualmente all'esame del Parlamento. Infine, l'adozione di piani di emergenza gas coordinati a livello europeo.
Tali misure si inquadrano nella politica del Governo per accrescere la sicurezza degli approvvigionamenti a lungo termine.
PRESIDENTE. Vicepresidente del Consiglio, dovrebbe concludere.
MASSIMO D'ALEMA, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. A ciò seguirebbe - dico seguirebbe perché il Presidente, giustamente, mi richiama - una dettagliata indicazione delle politiche di lungo termine che il Governo intende condurre che, chiedendo scusa agli interroganti, trasmetto loro, in modo che abbiano attraverso la lettura una più completa soddisfazione, senza interferire drammaticamente con lo svolgimento delle dichiarazioni di voto sul disegno di legge relativo alle missioni internazionali.
PRESIDENTE. Il deputato Quartiani ha facoltà di replicare.
ERMINIO ANGELO QUARTIANI. Signor Presidente, signor Vicepresidente del Consiglio, la sua risposta all'interrogazione presentata dal gruppo dell'Ulivo ci rassicura sul fatto che il Governo italiano si sta adoperando per affrontare l'emergenza gas per i prossimi inverni, diversamente da quanto fece il Governo di centrodestra lo scorso anno. Allora, l'esecutivo fece ricorso a due decreti-legge che costarono al paese - attraverso le bollette pagate dalle famiglie e dalle aziende italiane - più di 400 milioni di euro.
Oggi prendiamo atto - e di ciò siamo soddisfatti - che il Governo è in campo per prevenire gli effetti di una diminuzione della capacità di afflusso di gas russo in Italia. L'impegno dell'esecutivo è importante non solo per garantire la disponibilità del gas per usi civili o per il riscaldamento, ma anche per il fatto che, essendo l'energia elettrica in Italia prodotta per il 60 per cento con il gas metano, viene così garantita la continuità del servizio elettrico per i consumatori oltre al contenimento dei costi dell'energia a favore delle famiglie e delle aziende italiane.
Pertanto, siamo certi che, se procederà il processo di liberalizzazione dei servizi, se si potenzieranno i gasdotti internazionali, se aumenterà la capacità di stoccaggio, se si potenzieranno le reti e le infrastrutture - tra le quali i rigassificatori per il trasporto di gas -, nel nostro paese sarà garantito il regolare funzionamento del sistema energetico.