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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Riconoscimento della legittima istituzione di tutte le otto province sarde - n. 3-00130)
PRESIDENTE. Il deputato Satta ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00130 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 9), per un minuto.
ANTONIO SATTA. Presidente D'Alema, mi dispiace riportarla dai vertici dell'ONU, della Nato e della politica internazionale ad alcuni problemi terreni di casa nostra, ma questa è una vicenda italiana singolare.
MASSIMO D'ALEMA, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Fortunatamente, in Sardegna non si spara!
ANTONIO SATTA. Avviene che, a distanza di molti anni dall'istituzione delle quattro nuove province in Sardegna, per il Ministero dell'interno questo non sarebbe avvenuto. Pare che per il Ministero dell'interno ciò sia, quantomeno, un fatto interno della regione Sardegna, che la rende giuridicamente incapace di avere rapporti istituzionali con lo Stato. Tutto nasce dalla vicenda del personale del servizio escavazione porti chiusi, che era dello Stato, personale trasferito provvisoriamente al comune di Olbia, in attesa di essere trasferito alla provincia con un decreto del Presidente del Consiglio. Tutti i pareri sono forniti dai ministeri interessati, tranne che dal Ministero dell'interno. Qual è la motivazione?
PRESIDENTE. La prego di concludere.
ANTONIO SATTA. La rende nota addirittura l'assessore regionale alla riforma, dove si dice che la provincia di Olbia, essendo stata costituita non con legge statale, ma solo con legge regionale, ed avendo conseguentemente rilevanza all'interno della regione sardegna (scritto minuscolo), non potrebbe avere titolo a ricevere dallo Stato le citate competenze economiche.
Auspico che il Governo a ciò voglia porre rimedio.
PRESIDENTE. Il Vicepresidente del Consiglio dei ministri, Massimo D'Alema, ha facoltà di rispondere.
MASSIMO D'ALEMA, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, i problemi connessi al funzionamento delle nuove province della Sardegna sono già all'attenzione del Governo che considera attentamente i disagi e le incertezze che possono derivare ai cittadini dall'attuale situazione. Ciò, anche perché, nelle province di nuova istituzione, vi è una diversa collocazione dei comuni rispetto alle circoscrizioni statali.
L'articolo 11 della legge regionale prevede che le amministrazioni delle province preesistenti trasferiscano alle province di nuova istituzione personale, beni, strumenti e risorse finanziarie adeguati. Tali operazioni avrebbero dovuto essere poste in essere dai commissari regionali appositamente nominati entro il termine perentorio di 45 giorni; successivamente, il comma 30 dell'articolo 20 della legge regionale n. 4 dell'11 maggio 2006 ha autorizzato l'amministrazione regionale a concedere contributi a favore delle province che, sulla base di intese sottoscritte entro il 31 dicembre 2006, dispongano il trasferimento di personale a favore delle province di nuova istituzione.
Quanto alle risorse finanziarie - e questa mi pare la questione cruciale -, l'attuale normativa sui trasferimenti erariali può essere applicata solo alle province istituite a suo tempo con legge statale. Per poter attribuire alle quattro nuove province sarde tali risorse, occorre procedere ad un'intesa con la regione Sardegna e gli enti locali interessati perPag. 85mettere a punto una norma di legge specificamente volta a disciplinare la ripartizione dei trasferimenti statali in questione tra province madri e quelle di nuova istituzione. Per la soluzione di tale complesso problema - che, appunto, ha il suo fondamento in una carenza legislativa - si è costituito, presso il dipartimento della funzione pubblica, un tavolo tecnico che sta affrontando la questione della piena operatività e del mancato trasferimento di personale alle province di nuova istituzione. Al tavolo, nel quale il Governo è presente attraverso i sottosegretari di Stato per le riforme, l'innovazione, la pubblica amministrazione, l'interno e l'economia e le finanze, sono stati convocati anche i presidenti delle nuove province. Un primo incontro si è svolto il 12 luglio scorso; sono stati affrontati già alcuni problemi ed il Governo intende continuare a lavorare con solerzia per affrontare le questioni e colmare il vuoto legislativo che impedisce una piena soluzione.
Quanto, poi, alla specifica questione dell'assegnazione del personale in servizio presso il nucleo operativo del servizio escavazione porti di Olbia agli enti locali, la direzione del personale dell'ex Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha richiesto la proroga, fino al 31 dicembre 2007, del protocollo di intesa stipulato con il comune di Olbia, in attesa di potere emanare il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che darà definitiva e stabile collocazione al personale provvisoriamente allocato presso l'amministrazione comunale.
PRESIDENTE. L'onorevole Satta ha facoltà di replicare, per due minuti.
ANTONIO SATTA. Presidente D'Alema, per certi versi mi ritengo soddisfatto; però, voglio far notare un aspetto della questione.
La regione sarda istituisce le province perché, in base alla statuto, ne ha la competenza giuridica, così come avviene per la regione Sicilia; analogamente avviene per i comuni che, quindi, ricevono poi automaticamente dallo Stato tutte le relative risorse stanziate nel bilancio. Quindi, non si capisce perché, per le province, che costituiscono un caso simile a quello dei comuni in quanto la competenza è analoga, si debba ricorrere ad una nuova legge con un prolungamento dei tempi senza che si dia certezza del diritto agli enti stessi. Enti provvisti del riconoscimento giuridico, uguali alle province che prima istituiva lo Stato.
Quindi, è davvero singolare tale disparità di trattamento tra enti locali che hanno le stesse e identiche capacità giuridiche; per questo il problema si è posto e noi auspichiamo che il tavolo di lavoro cui faceva riferimento il presidente D'Alema porti ad un risultato in tempi molto rapidi.