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Si riprende la discussione.
Intervengono ulteriormente sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati MAURO DEL BUE (DC-PS), VALDO SPINI (Ulivo), MARIA IDA GERMONTANI (AN) e GIUSEPPE MARIA REINA (Misto-MpA).
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
ROBERTA PINOTTI (Ulivo), Relatore per la IV Commissione. Raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 6.01 delle Commissioni ed esprime parere contrario sull'emendamento Bricolo 2.1.
MASSIMO D'ALEMA, Ministro degli affari esteri. Concorda. Manifestato apprezzamento per il clima costruttivo che ha finora caratterizzato il dibattito sul provvedimento d'urgenza in esame, auspica che il Parlamento continui a sostenere con la medesima coesione la missione militare in Libano che, sebbene rischiosa e difficile, è il risultato dell'impegno dell'Italia in favore della pace e della stabilizzazione di tale paese. Nel ritenere altresì che vada sottolineato il coinvolgimento dell'Unione europea e di paesi arabi moderati, dà atto al Parlamento di aver consentito il sollecito invio di militari italiani nel Sud del Libano per una missione che ha già prodotto gli effetti auspicati.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Premesso che il suo gruppo non contesta la scelta compiuta dalle Nazioni Unite bensì le modalità della missione ed il contenuto del provvedimento d'urgenza in esame, raccomanda l'approvazione del suo emendamento 2.1, del quale illustra le finalità; preannunzia altresì che esprimerà un orientamento favorevole all'articolo aggiuntivo 6.01 delle Commissioni.
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Bricolo 2.1.
ROBERTA PINOTTI (Ulivo), Relatore per la IV Commissione. Illustra le finalità dell'articolo aggiuntivo 6.01 delle Commissioni.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo aggiuntivo 6.01 delle Commissioni.
PRESIDENTE. Passa alla trattazione degli ordini del giorno presentati, avvertendo che la Presidenza non ritiene ammissibile per estraneità di materia l'ordine del giorno Realacci n. 6.
MASSIMO NARDI (DC-PS). Illustra le finalità del suo ordine del giorno n. 1.
MASSIMO D'ALEMA, Ministro degli affari esteri. Non accetta gli ordini del giorno Pottino n. 4, Bricolo n. 5, Cossiga n. 7 e Maroni n. 9; accetta invece i restanti documenti di indirizzo.
MARCO POTTINO (LNP). Invita l'Assemblea ad approvare il suo ordine del giorno n. 4, di cui richiama le finalità, sottolineando i rischi connessi ad una missione della quale non sono chiare le regole di ingaggio.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Pottino n. 4 e Bricolo n. 5.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Invita il rappresentante del Governo a chiarire le ragioni per le quali non ha accettato l'ordine del giorno Cossiga n. 7.
Pag. VIIILa Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Cossiga n. 7.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Giudicata vergognosa, segnatamente da parte dei deputati di forze politiche di ispirazione pacifista, l'espressione di un orientamento contrario all'ordine del giorno Pottino n. 4, invita l'Assemblea ad approvare l'ordine del giorno Maroni n. 9.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Maroni n. 9.
GIANFRANCO FINI (AN). Esprime soddisfazione per l'accettazione, da parte del Governo, del suo ordine del giorno n. 10, che sancisce un doveroso riconoscimento ai militari italiani impegnati nelle missioni internazionali, nel pieno rispetto dell'articolo 11 della Costituzione.
RAMON MANTOVANI (RC-SE). Rileva che la parte motiva dell'ordine del giorno del Gianfranco Fini n. 10 non è impegnativa per il Governo.
DARIO FRANCESCHINI (Ulivo). Nel condividere l'accettazione, da parte del Governo, dell'ordine del giorno Gianfranco Fini n. 10, precisa che l'apprezzamento nei confronti delle Forze armate va al di là delle decisioni politiche che esse sono chiamate ad attuare.
PIER FERDINANDO CASINI (UDC). Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza a garantire un più puntuale rispetto del disposto regolamentare: ritiene infatti che i deputati Mantovani e Franceschini non avessero titolo per intervenire.
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto finale.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Nel dichiarare il voto favorevole della sua parte politica, esprime pieno sostegno ai militari italiani, pur manifestando riserve sulle ragioni della missione in Libano e sulle circostanze che troppo affrettatamente hanno impegnato l'Italia in una rischiosa operazione internazionale.
PIETRO RAO (Misto-MpA). Evidenziati i rischi connessi alla complessa missione militare in Libano, rileva che l'obiettivo prioritario da perseguire è la stabilizzazione e la pacificazione dell'intera area mediorientale.
MASSIMO NARDI (DC-PS). Osservato che la missione in Libano, come le altre operazioni internazionali nelle quali è impegnata l'Italia, è volta a creare le condizioni per portare pace e democrazia nella tormentata area mediorientale, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame. Ritiene altresì necessario intensificare ogni possibile azione diplomatica per evitare una deflagrazione a livello mondiale dei conflitti in atto.
SANDRA CIOFFI (Pop-Udeur). Nel sottolineare il ruolo determinante svolto dall'Italia in una fase particolarmente delicata della crisi mediorientale, dichiara con convinzione il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione di un provvedimento d'urgenza che rappresenta un passo importante nel processo di costruzione di una pace duratura e nella lotta al terrorismo internazionale.
ANGELO BONELLI (Verdi). Esprime sentimenti di cordoglio ai familiari del caporal maggiore Giorgio Langella, deceduto stamattina in Afghanistan a seguito di un attentato in cui sono rimasti feriti altri militari italiani, ai quali manifesta solidarietà. Osservato altresì che la politica estera del Governo si muove nella direzione di un recupero dello storico rapporto con i paesi del Mediterraneo e con i Governi arabi, dichiara voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame.
IACOPO VENIER (Com.It). Giudicato un errore, a nome del suo gruppo, l'accoglimentoPag. IXdell'ordine del giorno Gianfranco Fini n. 10, sottolinea la necessità di procedere ad una rivisitazione della missione in Afghanistan; nel condividere, quindi, la linea ispiratrice della politica estera perseguita dal Governo in Medio Oriente, dichiara voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame.
ROBERTO VILLETTI (RosanelPugno). Evidenziata la pericolosità della missione in Libano, esprime sentimenti di dolore per le tragiche conseguenze dell'odierno attentato di Kabul. Dichiara quindi voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel rivolgere un commosso pensiero a Giorgio Langella, vittima dell'attentato di oggi a Kabul, assicura che la sua parte politica è consapevole dei rischi connessi alla missione nel Sud del Libano, ma è altrettanto consapevole del necessario impegno che l'Italia e l'Unione europea devono profondere per rilanciare il processo di pace in Medio Oriente; manifestato quindi apprezzamento per l'ampio sostegno politico assicurato dal Parlamento alla missione UNIFIL, che, a differenza della missione in Iraq, riuscirà a perseguire gli obiettivi prefissati per il diverso impatto che ha avuto sui paesi interessati dal conflitto, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Nel paventare il rischio che la missione UNIFIL non riuscirà a perseguire gli obiettivi di pace che si prefigge, lamenta, in particolare, che il Governo non ha fornito i necessari chiarimenti in ordine alla catena di comando della missione ed ai compiti che i militari italiani saranno chiamati ad assolvere; dichiara quindi voto contrario sul disegno di legge di conversione del provvedimento d'urgenza in esame.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione di un provvedimento d'urgenza del quale giudica condivisibili le motivazioni e le finalità e che si colloca, peraltro, in una linea di continuità con l'azione dei precedenti Governi. Esprime altresì apprezzamento per la proficua attività svolta dai militari italiani impegnati in missioni internazionali.
GENNARO MIGLIORE (RC-SE). Nell'esprimere dolore e sgomento per l'uccisione del caporal maggiore Giorgio Langella, vittima di una guerra cruenta e dall'evoluzione incerta, invita il Governo a dare seguito all'impegno assunto con un atto di indirizzo approvato dal Parlamento, affinché si possa istituire una Commissione parlamentare con il compito di monitorare gli sviluppi della situazione in Afghanistan. Osserva peraltro che non si può assolutamente parlare di continuità rispetto alla politica estera condotta dal precedente Esecutivo, atteso che la missione UNIFIL, a differenza di altre operazioni alle quali partecipa l'Italia, è accettata da entrambe le parti belligeranti e consente una tregua nel conflitto che ha interessato il Sud del Libano.
CARMELO BRIGUGLIO (AN). Nel ribadire che tutte le missioni militari di pace alle quali l'Italia partecipa si svolgono in coerenza con i principi sanciti dall'articolo 11 della Costituzione, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione di un provvedimento d'urgenza che si colloca in un contesto di continuità storica della politica estera italiana.
FABRIZIO CICCHITTO (FI). Dichiara che, per senso di responsabilità, il suo gruppo esprimerà voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame, pur in presenza di opinioni diverse sulla politica estera italiana; osserva altresì che la missione nel Sud del Libano deve essere valutata alla luce della difficile situazione esistente in Medio Oriente e dell'intransigente posizione assunta dal fondamentalismo islamico.
MARINA SERENI (Ulivo). Nell'esprimere sentimenti di cordoglio per le vittimePag. Xdell'attentato occorso oggi nei pressi di Kabul, sottolinea che la missione in Libano è coerente con la politica estera e diplomatica italiana, intesa a creare, attraverso un intervento multilaterale, le condizioni per la pace e la stabilità dell'area mediorientale. Nel giudicare peraltro fondamentale il ruolo svolto, in tale ambito, dall'ONU e dall'Unione europea, manifesta il convinto orientamento favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.
SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.). Dichiara il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame.
La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 1608.