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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Misure a tutela della privacy dei cittadini - n. 3-00251)
PRESIDENTE. L'onorevole Balducci ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00251 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 3).
PAOLA BALDUCCI. Signor Presidente, la società Telecom gestisce e fornisce il cosiddetto servizio universale. I suoi responsabili sono soggetti incaricati di un pubblico servizio e tale particolarità distingue Telecom da tutti gli altri operatori di telefonia presenti sul mercato nazionale.
Premesso che, in un'intervista rilasciata al settimanale l'Espresso nell'agosto 2006, il signor Tavaroli ha dichiarato che il suo settore di competenza in Telecom, ovvero il settore security, è composto da circa 500 collaboratori, mi chiedo quali garanzie possano avere i clienti, i dipendenti e tutti i cittadini se nel settore della security di Telecom ci sono ancora persone che hanno avuto fino a pochi giorni fa rapporti diretti ed organici con soggetti attualmente sottoposti ad indagini.
Alla luce di quanto accaduto, desidero sapere se il ministro interrogato ritenga che, al di là degli accertamenti di competenza...
PRESIDENTE. Onorevole Balducci...
PAOLA BALDUCCI. ...della magistratura ordinaria, esista ancora un rischio per la collettività di subire intercettazioni ed ascolti illegali di conversazioni e, inoltre, se il ministro abbia intenzione di predisporre un tavolo tecnico con il Garante per la protezione dei dati personali.
PRESIDENTE. Il ministro della giustizia, Clemente Mastella, ha facoltà di rispondere.
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Signor Presidente, nei giorni scorsi, ho ricevuto il presidente ed il segretario generale del Garante per la protezione dei dati personali ed ho definito con essi le modalità per la predisposizione di un tavolo tecnico al quale partecipano il Ministero della giustizia, il Garante, appunto, ed il Consiglio superiore della magistratura.
Quanto ai rischi, onorevole Balducci, purtroppo, sono insiti; in ogni caso, bisogna fare in modo - e farlo è prerogativa del Parlamento e del Governo - che essi siano neutralizzati, nel senso che dobbiamo tranquillizzare, rasserenare l'atmosfera nel paese, evitare che vi siano ingerenze indebite, evitare che sia possibile ricattare: non, come qualcuno ha immaginato, i privilegiati - assolutamente no! - ma, a giudicare da quello che si è letto, i cittadini comuni (perché questo è emerso finora). Quindi, è giusto garantire il cittadino comune, l'anonimo, che è, invece, una persona contraddistinta dalla possibilità di avere relazioni, di intervenire e di poter dialogare con chiunque ritenga più opportuno.
Com'è detto nella sua interrogazione, onorevole Balducci, siamo in presenza di intercettazioni illegali. Di qui l'adozione del provvedimento. Ringrazio sia la mia coalizione sia le opposizioni, perché vi è stato concorso: il fenomeno potrebbe dilagare - lo dico a futura memoria - come attentato permanente alle istituzioni. Non so cosa risulterà dagli accertamenti che è compito della magistratura effettuare, ma il dato è che, se chiunque può illegalmente intervenire, può ricattare o fare dossier, evidentemente l'attentato non c'è solo oggi, ma può esserci costantemente anche in futuro, con episodi che possono incalzarsi l'un l'altro.
Un aspetto singolare della questione è stato posto in rilievo (se n'è parlato anche in trasmissioni televisive, come quella di ieri sera) dal Garante, il quale ha fatto presente, anche in una lettera inviata a me, per conoscenza, ed ai gestori, che, oggi, la sicurezza dei dati obiettivamente non esiste. Allora, dobbiamo lavorare affinché questa sicurezza vi sia, affinché vi sia la garanzia di un ritorno alla normalità (o dell'acquisizione della normalità), ad un paese normale che vive in serenità e in cuiPag. 44i cittadini si distinguono tra maggioranze ed opposizioni non per quello che può avvenire a seguito di ricatti, di ingerenze o di pressioni indebite, ma perché proposte si alternano a proposte, secondo la concezione democratica in cui credo (e della quale hanno consapevolezza, come ho visto - e mi fa piacere -, sia la maggioranza sia l'opposizione).
Quindi, attraverso la risposta all'interrogazione da lei presentata, onorevole Balducci - e colgo l'occasione per ringraziarla -, posso assicurare ai cittadini italiani, che ci vedono in televisione o ci ascolteranno e che, magari, ne parleranno tra loro, che siamo pronti a promuovere, come Governo, in collaborazione con l'opposizione, tutti gli atti ed i provvedimenti normativi ed organizzativi che si renderanno utili e necessari per garantire al cittadino italiano la tutela dei suoi diritti assoluti e delle sue libertà.
PRESIDENTE. L'onorevole Balducci ha facoltà di replicare.
PAOLA BALDUCCI. Signor ministro, mi dichiaro soddisfatta e, anzi, vorrei congratularmi con riferimento ad un aspetto molto importante.
Lei sa, signor ministro, che ero rimasta un po' perplessa, all'inizio, riguardo alla forma del decreto-legge.
Tuttavia, io mi devo complimentare con lei perché per la prima volta in Italia si è avuto il coraggio non solo di parlarne, ma di affrontare realmente, concretamente e realisticamente il problema delle intercettazioni. Queste infatti non sono soltanto quelle illegittimamente acquisite, ma si stava andando anche verso quelle illecitamente acquisite. La cosa ancora più grave - e concludo dal momento che se ne parlerà anche in questi giorni nella nostra Commissione - è che si era arrivati ad una abitudine da parte del cittadino di subire questa invasione nella vita privata in modo tale che non vi era più difesa, con buona tutela dell'articolo 15 della Costituzione che prevede non solo una riserva di legge, ma una riserva giurisdizionale che consente solo al giudice di adottare le misure che limitano la segretezza delle persone.