Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Sull'ordine dei lavori (ore 13,36).
ANTONINO LO PRESTI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ANTONINO LO PRESTI. Signor Presidente, esporrò subito l'obiettivo della mia richiesta. Chiedo, infatti, che il ministro dell'interno venga in Parlamento (non sicuramente oggi, ma uno dei prossimi giorni) per riferire in ordine all'inqualificabile gestione dell'ordine pubblico a Roma.
Oggi si è svolta un'imponente manifestazione dei professionisti italiani, i quali hanno pacificamente protestato - poiché si è trattato di un corteo senza slogan e molto tranquillo - contro il cosiddetto decreto Bersani. La manifestazione si è successivamente concentrata ai margini di piazza Venezia, dove i professionisti hanno tenuto un comizio.
Le Forze di polizia hanno «cinturato» piazza Venezia, con i blindati accostati l'uno all'altro, ed hanno impedito il normale deflusso della gente; inoltre, altri tre cordoni di polizia hanno impedito, a qualsiasi soggetto che si trovasse in piazza Venezia, di poter accedere a via del Corso.
La situazione non si è sbloccata nemmeno con l'intervento di alcuni parlamentari che si trovavano lì: anche a noi, infatti, è stato di fatto impedito, se non dopo varie proteste, di oltrepassare questa autentica «linea Maginot». Tale situazione è ben presto degenerata, provocando le proteste di normali cittadini che nulla c'entravano con la manifestazione: addirittura, alcune comitive di turisti sono dovute tornare indietro, passando per via dei Fori imperiali, per poter accedere al centro di Roma. Vi sono state le proteste anche di quelle centinaia di professionisti che volevano lasciare la manifestazione e, magari, godersi le bellezze della città.
Vi è stato, inoltre, un comportamento inqualificabile da parte del questore di Roma: egli, infatti, interpellato per telefono in ordine alle ragioni di questa «blindatura» del centro di Roma, ha risposto che non intendeva discutere con alcuno, che aveva già impartito disposizioni e che non gli importava di ciò che sarebbe potuto accadere. Nella realtà, è accaduto che un paio di ambulanze hanno dovuto faticare per oltrepassare tale cordone!
Signor Presidente, sono seriamente preoccupato per quanto sta accadendo in questo paese, poiché non è mai successo che il centro di Roma venisse interdetto al passaggio dei cittadini o anche di qualche corteo di manifestanti. È stato consentito ai manifestanti, quando governava il centrodestra, di arrivare tranquillamente anche sotto palazzo Chigi per protestare, e nessuno si è mai lamentato! Guai se allora ci fossimo lamentati o se avessimo creato barriere così vergognose!
Oggi, invece, il Presidente Prodi, asserragliato nel suo palazzo, dispiega le Forze di polizia ben lontano da palazzo Chigi per impedire non si capisce bene cosa. Si vuole forse impedire a qualche professionista, munito di compasso o con addosso una toga (perché molti manifestanti oggi la indossavano), di protestare liberamente e pacificamente, quasi si trattasse di pericolosi no global?
Allora, signor Presidente, le chiedo, a nome del gruppo Alleanza Nazionale, incaricato specificatamente all'uopo dal mio presidente, di interpellare il ministro dell'interno per sapere se si tratta di una gestione «ordinaria» dell'ordine pubblico a Roma, oppure se ciò rappresenta soltanto l'inizio di un «sol dell'avvenire» che purtroppo - ahimè - attende tutti gli italiani!
PRESIDENTE. Riferirò le sue osservazioni e le sue richieste al Presidente della Camera, che provvederà ad informarne il Governo.