Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative volte a reperire risorse adeguate per il rinnovo dei contratti del personale docente in scadenza nel dicembre 2006 - n. 3-00336)
PRESIDENTE. L'onorevole Frassinetti ha facoltà di illustrare l'interrogazione La Russa n. 3-00336 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 2), di cui è cofirmataria, per un minuto.
PAOLA FRASSINETTI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, onorevole signor ministro, con la presente interrogazione intendiamo esprimere tutta la nostra preoccupazione in relazione al mancato accantonamento, nel disegno di legge finanziaria per il 2007, delle risorse per il rinnovo dei contratti del personale del comparto scuola scaduti nel 2005.
Chiediamo di sapere, in particolare, cosa intenda fare il Governo per evitare i tagli inerenti ai contratti degli insegnanti esterni di lingua inglese nelle scuole elementari, che, assunti a tempo determinato, rischiano di perdere il loro posto di lavoro.
Vogliamo sapere, in ultimo, cosa si intenda fare in ordine al fatto che, a causa dell'innalzamento del rapporto alunni-classi, potrebbero esservi ben 19 mila licenziamenti nel comparto della scuola.
Signor ministro, esprimiamo la nostra preoccupazione in generale, ma vorremmo ricevere risposte rassicuranti soprattutto riguardo alle questioni testé illustrate.
PRESIDENTE. Il ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, ha facoltà di rispondere.
GIUSEPPE FIORONI, Ministro della pubblica istruzione. Signor Presidente, il rinnovo del contratto per il comparto del pubblico impiego prevede, nell'ambito del disegno di legge finanziaria attualmente all'esame del Parlamento, risorse pari complessivamente a 807 milioni di euro per il 2006 e per il 2007 e pari a 2.193 milioni di euro per il 2008. Si tratta di cifre ritenute sufficienti ad avviare e definire il rinnovo del biennio economico del contratto del pubblico impiego.
In modo particolare, per quanto riguarda il comparto della scuola, dette cifre devono tener conto anche dell'ipotesi che vi siano somme stanziate sulla base di accordi derivanti da contratti firmati dal precedente Governo. Tali accordi prevedevanoPag. 47un incentivo pari allo 0,7 per cento per il personale della scuola, nonché il reinvestimento degli importi derivanti dalle manovre di razionalizzazione effettuate dallo scorso esecutivo per l'anno scolastico 2004-2005.
Informo che quello 0,7 per cento è disponibile, mentre i risparmi di spesa relativi all'anno scolastico 2004-2005 - i quali, in base ai nostri calcoli, ammontano a 158 milioni di euro per il personale docente ed a 58 milioni per gli ATA, e risulterebbero aggiuntivi rispetto al rinnovo del contratto della funzione pubblica e, più specificatamente, del comparto della scuola - sono in fase di accertamento con il Ministero dell'economia e delle finanze.
Ciò per verificare se a quanto è stato sottoscritto dal precedente Governo ha concorso anche un accantonamento delle cifre derivanti dalle manovre di razionalizzazione, oppure se tali somme, difformemente da quanto sottoscritto nel contratto, siano state utilizzate in maniera diversa e non siano state reinvestite nel comparto della scuola (a favore del personale docente e non docente), come era stato previsto, invece, nella nota di indirizzo firmata dal ministro Moratti.
Per quanto riguarda i tagli, vorrei precisare soltanto alcuni aspetti. A proposito degli insegnanti specialisti di lingua inglese, si tratta non di esterni, ma di personale docente di ruolo, in grandissima parte della scuola, cui è stata data la posizione di insegnante specialista di lingua inglese per consentire ad altro personale di ruolo della scuola di fare il corso di formazione, come individuato con una norma specifica nella finanziaria di due anni fa del Governo Berlusconi.
A seguito di ciò, sono stati chiamati in servizio a tempo determinato 14 mila docenti, in attesa di fare un corso di formazione che poi non è stato espletato, perché, con la successiva legge finanziaria, sono stati tolti soldi per la formazione.
Oggi, abbiamo ritrovato i soldi per la formazione. Si tratta non di perdere posti, ma di consentire a chi ne ha pienamente titolo di tornare a svolgere la propria attività, peraltro in ossequio ad un provvedimento adottato dal precedente Governo che non ha assunto, nell'ambito di uno stesso ruolo, tre docenti, ma ha temporaneamente affidato un incarico di insegnante specialista, in attesa di formazione.
PRESIDENTE. L'onorevole Frassinetti, ha facoltà di replicare.
PAOLA FRASSINETTI. Signor Presidente, onorevole ministro, ringraziandola per la risposta data, mi dichiaro totalmente insoddisfatta e preoccupata per la situazione e per il contenuto della manovra finanziaria relativamente alla scuola. Ciò è dimostrato non solo dall'allarme che, in questi giorni, il mondo sindacale ha lanciato, ma anche dall'attività che è stata svolta in Commissione cultura, con la presentazione di proposte emendative anche della maggioranza, volte a salvare una scuola penalizzata da questo disegno di legge finanziaria per quanto riguarda sia la qualità sia la quantità.
Credo che la riduzione del 5 per cento del personale che lavora nella scuola sia un dato di fatto. Penso che mai nessuna riforma sia riuscita a scontentare tutti in così poco tempo.