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Sull'ordine dei lavori (ore 16,28).
MARIO PEPE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARIO PEPE. Signor Presidente, intervengo in ordine alla vicenda delle false tessere del partito della Margherita. Si tratta di una notizia che campeggia sui giornali da qualche giorno, tra l'indifferenza mostrata soprattutto dai leader della sinistra al Governo. Tale fenomeno non costituisce un fatto esclusivamente interno al partito della Margherita, anche se Rutelli ha creduto di liquidarlo licenziando due uscieri!
In tale episodio, signor Presidente, si ravvisano almeno tre reati, che vanno dalla violazione della privacy all'inquinamento di un soggetto democratico. Siccome tale fenomeno sta assumendo dimensioni enormi, vorrei rilevare che, in alcune regioni, il numero dei tesserati è superiore ai voti ricevuti da tale partito nel corso delle elezioni!
Mi chiedo allora, signor Presidente, chi abbia interesse a pagare quelle tessere «fantasma»; mi domando, inoltre, dove siano finiti i difensori della legalità appartenenti al centrosinistra. Dove sono finiti gli onorevoli Di Pietro, Violante e Finocchiaro? Dove è finita, infine, la magistratura? Quando si tratta di svolgere indagini a destra, essa è sollecita, ma quando si conducono indagini a sinistra, invece passa tutto sotto silenzio!
Voglio proprio vedere se, domani, l'onorevole Di Pietro avrà il coraggio - lui che è il difensore «dell'Italia dei valori» e della legalità - di recarsi presso la procura della Repubblica di Roma, di presentarePag. 66un esposto e, un minuto dopo, di dimettersi da un Governo che, ormai, non rappresenta più la maggioranza degli italiani!
PRESIDENTE. Onorevole Mario Pepe, la questione che lei pone non è, ovviamente, all'ordine del giorno ed in quanto tale non può essere oggetto di discussione in questa Assemblea.
Prendo comunque atto del significato politico delle sue osservazioni.