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Si riprende la discussione.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Fa presente che il Governo ha predisposto un emendamento sostitutivo delle parti non ancora esaminate del decreto-legge, sul quale preannuncia l'intenzione di porre la questione di fiducia, dopo il vaglio di ammisibilità da parte della Presidenza; nel ringraziare, quindi, i gruppi di opposizione che hanno tentato di avviare un effettivo confronto sul merito del provvedimento d'urgenza, manifesta la disponibilità dell'Esecutivo a valutare con attenzione le proposte qualificanti che i gruppi di opposizione avanzeranno in relazione al disegno di legge finanziaria per il 2007.
GIULIO TREMONTI (FI). Lamentato il carattere provocatorio delle dichiarazioni rese dal rappresentante del Governo, ritiene inaccettabili le motivazioni addotte a sostegno del preannunziato ricorso alla questione di fiducia, anche alla luce del fatto che il dibattito si è finora svolto in termini ordinari ed in un clima non ostruzionistico.
ANDREA GIBELLI (LNP). Rilevato che l'iter parlamentare del disegno di legge di conversione in esame sarebbe stato diverso ove fossero stati accolte le proposte emendative presentate dalla sua parte politica, sottolinea che il preannunziato ricorso alla questione di fiducia è dovuto esclusivamente alle divergenze esistenti all'interno del Governo e della maggioranza, segnatamente con riferimento agli articoli 12 e 14 del decreto-legge.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Osserva che l'opposizione ha assunto con coerenza un atteggiamento di contrarietà al provvedimento d'urgenza in esame, ma si è sempre mostrata disponibile ad un confronto costruttivo che, di fatto, il Governo non ha accettato, preferendo nascondere, con il ricorso alla questione di fiducia, le divergenze esistenti all'interno della maggioranza.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Manifestato rammarico per il preannunziato intendimento del Governo di porre la questione di fiducia, osserva che la disponibilità del suo gruppo a consentire un confronto di merito era finalizzata al miglioramento del testo del provvedimento d'urgenza, facendo nel contempo emergere le significative divergenze all'interno della maggioranza.
MASSIMO NARDI (DC-PS). Nell'esprimere rammarico per il fatto che il rappresentante del Governo non ha riconosciuto la disponibilità del suo gruppo a confrontarsi sul merito del provvedimento d'urgenza in esame, ritiene che il preannunziato ricorso alla questione di fiducia sia imputabile esclusivamente all'esigenza di superare le divisioni interne alla maggioranza.
GIANCLAUDIO BRESSA (Ulivo). Osservato che il seppur legittimo atteggiamento ostruzionistico assunto dall'opposizione avrebbe pregiudicato l'approvazione dei disegni di legge di bilancio e finanziaria entro i termini prescritti, rileva che l'emendamento preannunziato dal GovernoPag. XIIrecepisce le modifiche apportate al testo del provvedimento d'urgenza predisposte nel corso dell'iter presso le competenti Commissioni.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Lamenta l'atteggiamento confuso e talvolta irresponsabile dell'opposizione, peraltro profondamente divisa al suo interno, su provvedimenti particolarmente delicati, come quello in esame.
MAURO FABRIS (Pop-Udeur). Rileva che le divisioni interne all'opposizione non hanno consentito di migliorare in maniera condivisa il provvedimento d'urgenza in esame, inducendo il Governo a ricorrere alla questione di fiducia.
GIUSEPPE MARIA REINA (Misto-MpA). Sottolinea il carattere specioso delle motivazioni addotte dal rappresentante del Governo a sostegno della preannunziata questione di fiducia.
ANTONIO LEONE (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che si possa procedere nell'esame del provvedimento d'urgenza, non essendo ancora stata formalmente posta la questione di fiducia e non essendo stato acquisito il testo dell'emendamento del Governo.
PRESIDENTE. In riferimento alla richiesta di distribuire il testo dell'emendamento del Governo, sul quale è stata preannunziata la posizione della questione di fiducia, rileva che la Presidenza, analogamente a quanto avvenuto in precedenti occasioni, renderà noto il testo appena effettuato il vaglio di ammissibilità.
Sospende pertanto la seduta.
La seduta, sospesa alle 17,50, è ripresa alle 19,25.
PRESIDENTE. Avverte che, a seguito del vaglio effettuato, la Presidenza ritiene ammissibile l'emendamento 2.500 del Governo, sostitutivo dell'articolo 2 e soppressivo degli articoli da 3 a 47-bis del decreto-legge.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Pone la questione di fiducia sull'approvazione, senza subemendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'emendamento 2.500 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo 2 e soppressivo degli articoli da 3 a 47-bis del decreto-legge.
PRESIDENTE. Avverte che, a seguito della decisione del Governo di porre la questione di fiducia, è convocata la Conferenza dei presidenti di gruppo.