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Informativa urgente del Governo in ordine alla posizione dell'Italia in relazione all'elezione del membro non permanente del Consiglio di Sicurezza dell'ONU in rappresentanza del gruppo latino-americano e caraibico.
PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 12).
MASSIMO D'ALEMA, Ministro degli affari esteri. Rende all'Assemblea la seguente informativa:
(Vedi resoconto stenografico pag. 13).
MARINA SERENI (Ulivo). Nel ringraziare il ministro D'Alema per la disponibilità mostrata nei confronti del Parlamento, giudica chiara, esauriente e condivisibile l'informativa resa, evidenziando che la posizione assunta dall'Italia in relazione all'elezione del membro non permanente del Consiglio di sicurezza dell'ONU in rappresentanza del gruppo latino-americanoPag. Ve caraibico, oltre ad essere stata trasparente e politicamente motivata, contribuirà a favorire il superamento della situazione di stallo in atto e ad individuare una candidatura sostenuta dalla maggior parte degli Stati della regione.
ANTONIO MARTINO (FI). Ritiene che la vicenda oggetto dell'informativa costituisca l'ennesima sciagurata iniziativa di politica estera assunta dal Governo, che isola l'Italia dall'Europa e dal suo tradizionale sistema di alleanze, favorendo indirettamente la candidatura di un paese che si pone l'obiettivo di limitare il ruolo dell'ONU a livello internazionale.
CARMELO BRIGUGLIO (AN). Giudica assolutamente insoddisfacente l'informativa resa dal ministro degli affari esteri, che peraltro non ha fugato i dubbi e le preoccupazioni suscitate dalla vicenda in oggetto; ritiene infatti che la posizione assunta dall'Italia, che auspica sia riconsiderata, rischia di incrinare i pilastri sui quali si fonda la politica estera del Paese, segnatamente il rapporto di amicizia e di leale alleanza con gli Stati Uniti d'America e la ricerca di una comune posizione con gli altri paesi dell'Unione europea.
RAMON MANTOVANI (RC-SE). Premesso che avrebbe considerato grave se l'Italia avesse assunto una posizione tale da favorire il perdurare della divisione in atto tra paesi del gruppo latino-americano e caraibico in relazione all'elezione del membro non permanente del Consiglio di sicurezza dell'ONU, giudica soddisfacente l'informativa resa; dichiara quindi di condividere l'iniziativa del Governo, coerente, tra l'altro, con l'obiettivo di una riforma delle Nazioni Unite incentrata sulla valorizzazione del ruolo delle organizzazioni regionali.
EMERENZIO BARBIERI (UDC). Nel giudicare deludente l'informativa resa dal ministro degli affari esteri, dalla quale si desume che la linea seguita è stata ispirata da calcoli di convenienza e non da convinzione, invita il Governo ad assumere una posizione contraria all'elezione del Venezuela quale membro non permanente del Consiglio di sicurezza dell'ONU.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Ricordato che la candidatura del Guatemala è stata sostenuta da un vasto arco di delegazioni, sottolinea che la scelta del Governo italiano di astenersi non è stata irrilevante per l'esito della votazione oggetto dell'informativa. Esprime quindi la preoccupazione del suo gruppo per la connotazione antioccidentale della politica estera dell'Esecutivo, sottolineando che l'orientamento da esprimere nella predetta votazione avrebbe dovuto costituire oggetto di un preventivo dibattito parlamentare.
MASSIMO DONADI (IdV). Nel ritenere convincenti e condivisibili le ragioni addotte dal ministro D'Alema a sostegno della posizione assunta dall'Italia in relazione all'elezione del membro non permanente del Consiglio di sicurezza dell'ONU in rappresentanza del gruppo latino-americano e caraibico, esprime apprezzamento per l'indipendenza e la libertà di giudizio che connotano la politica estera del Governo.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Pur non considerando un valore assoluto il vincolo della coesione europea, ricorda che la posizione assunta dall'Esecutivo in tema di moratoria universale delle esecuzioni capitali è stata giustificata proprio con l'esistenza di tale vincolo. Considera quindi un errore la mancata aperta opposizione dal Governo italiano alla candidatura del Venezuela, i cui principali sostenitori sono paesi retti da regimi illiberali.
NICOLA TRANFAGLIA (Com.It). Nel ritenere condivisibile la posizione assunta dal Governo in riferimento all'elezione di un membro non permanente del Consiglio di sicurezza dell'ONU, osserva che le relazioni di amicizia con gli Stati Uniti d'America non possono compromettere l'indipendenza di giudizio dell'Italia, chePag. VIdovrebbe peraltro svolgere un ruolo fondamentale nella riforma delle Nazioni Unite.
ARNOLD CASSOLA (Verdi). Nel condividere, a nome del suo gruppo, la posizione assunta dal Governo in relazione all'elezione di un membro non permanente del Consiglio di sicurezza dell'ONU, esprime particolare apprezzamento per la sensibilità manifestata dall'Esecutivo nei confronti degli italiani residenti all'estero. Sottolinea quindi la necessità di pervenire ad una candidatura ampiamente condivisa, che contribuisca a rafforzare il ruolo delle Nazioni Unite.
ANGELO PICANO (Pop-Udeur). Esprime apprezzamento per l'informativa resa dal ministro degli affari esteri, dalla quale si evince che l'equilibrata posizione assunta dal Governo in relazione all'elezione di un membro non permanente del Consiglio di sicurezza dell'ONU è ispirata al buon senso ed alla tutela degli interessi internazionali dell'Italia. Invita infine l'Esecutivo ad assicurare il proprio sostegno ad un'eventuale candidatura dell'Uruguay.
PIETRO RAO (Misto-MpA). Nel ritenere che la politica estera debba essere espressione della volontà dell'intero Paese, esprime preoccupazione per una scelta che rischia di isolare l'Italia nel contesto internazionale e che ritiene si possa accettare con riserva.