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Svolgimento di interpellanze urgenti (ore 16,07).
(Iniziative per la revoca dei poteri affidati al sindaco di Palermo nella qualità di Commissario straordinario per l'emergenza traffico - n. 2-00200)
PRESIDENTE. Il deputato Lomaglio ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n. 2-00200 (Vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti sezione 2).
ANGELO MARIA ROSARIO LOMAGLIO. Signor Presidente, le cronache giornalistiche di questi giorni hanno dato ampia notizia dei continui sforamenti registrati dalle centraline di monitoraggio della qualità dell'aria nella città di Palermo.
Il 13 ottobre 2006 è stata riportata dalla stampa locale la notizia che soltanto nel mese di ottobre 2006 sono stati registrati 27 superamenti, rispetto ai 35 previsti annualmente dalla normativa vigente. Il 6 ottobre 2006 è stato inoltre reso noto che 120 operatori della polizia municipale di Palermo hanno presentato alla procura della Repubblica presso il tribunale di Palermo un esposto-denuncia per presunte lesioni colpose a carico dell'amministrazione comunale, in quanto la stessa non ha attivato iniziative ed interventi atti a tutelare la salute pubblica e l'incolumità dei lavoratori esposti. La denuncia prende spunto dai 18 decessi verificatisi tra gli appartenenti alla polizia municipale di Palermo negli ultimi due anni. Tale situazione appare ancora più grave se si tiene conto che l'Organizzazione mondiale della sanità ha valutato in circa 200 i decessi tra i cittadini palermitani causati annualmente dall'esposizione all'inquinamento atmosferico.
Questa situazione particolarmente grave era già stata evidenziata il 29 novembre 2002 con l'ordinanza n. 3255 del Presidente del Consiglio dei ministri di allora, che prevedeva la nomina del commissario straordinario, in funzione del degrado ambientale derivante dall'inquinamento acustico ed atmosferico, che provocava gravi disturbi alla salute con relativo incremento dei costi sociali per l'intera comunità. Questo in considerazione del fatto che il traffico urbano complessivo della città di Palermo risulta assolutamente insostenibile rispetto al sistema di infrastrutture tuttora in carico alla città. Veniva quindi individuata la necessità di accelerare l'avvio del sistema del trasporto pubblico di massa a guida vincolata, nonché la realizzazione di parcheggi di interscambio, necessari per offrire un servizio fruibile per i residenti e i titolari di esercizi commerciali. La stessa ordinanza determinava che l'attuale precario assetto della mobilità costituiva la causa principale dell'elevato livello di inquinamento atmosferico ed acustico.
A distanza di due anni, con l'ordinanza n. 3342 del 2004, il Presidente del Consiglio di allora, onorevole Berlusconi, reiterava l'ordinanza di nomina del commissario straordinario nella persona del sindaco di Palermo, per l'attuazione di interventi atti a fronteggiare l'emergenza determinatasi nella città a causa del superamento delle soglie di attenzione dell'inquinamento atmosferico.
A distanza di oltre quattro anni, la situazione risulta ormai non solo per alcuni versi identica, ma certamente peggiorata, per condizioni di emergenza riguardanti i rischi per la salute pubblica. Dalla comparazione dei dati rilevati nel corso degli anni dal 2001 al 2005 con i valori previsti dalla normativa vigente, emergono per i diversi inquinanti situazioni di emergenza e di particolare disagio. Per il biossido di azoto, si evince che non è rispettato il valore limite della media annuale per la protezione della salute umana (40 microgrammi per metro cubo) in tutte le stazioni di rilevamento della città, escluse quelle di Boccadifalco e Torrelunga, che sono alla periferia della città. Per gli ossidi d'azoto, non è rispettato il valore limite della media annuale per la protezione della vegetazione, per tutte le stazioni esclusa quella di Boccadifalco. Per quanto riguarda le polveri sottili, il PM10, non è rispettato il valore limite della media annuale per la protezione della salute umana nelle stazioni Giulio Cesare e Di Blasi. Si evince altresì che, a partire dal 2004, èPag. 4stato oltrepassato il numero dei 35 superamenti tollerati per anno civile, previsti dalla norma.
In conclusione, per quanto concerne i valori di inquinamento atmosferico rilevati nel corso degli anni dal 2002 al 2006, emerge una situazione aggravata, in cui si evidenzia che la nomina a commissario straordinario per l'emergenza del traffico deve ritenersi assolutamente infruttuosa. L'unico provvedimento che sembra sia stato davvero messo in essere è quello che ha portato all'istituzione di una commissione tecnica di esperti a supporto dell'attività del commissario, di cui fanno parte anche due assessori comunali interessati alla problematica, con un costo di ben 268 mila euro per lo Stato.
Da ciò l'esigenza di un'iniziativa, che gli interpellanti richiedono, che a questo punto non può che avere come obiettivo l'immediata revoca dei poteri affidati al sindaco di Palermo nella qualità di commissario straordinario per l'emergenza traffico. Chiediamo quindi al Governo quali iniziative intenda urgentemente assumere, al fine di tutelare la salute e l'incolumità pubblica della popolazione della città di Palermo.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Paolo Naccarato, ha facoltà di rispondere.
PAOLO NACCARATO, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Come è noto, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 18 ottobre 2002, è stato dichiarato lo stato di emergenza ambientale nella città di Palermo in relazione alla situazione del traffico e alla mobilità, la cui scadenza, con successivi decreti di proroga, è stata fissata al 31 dicembre 2006.
Successivamente, in data 29 novembre 2002, è stata emanata l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3255, con la quale sono stati individuati gli interventi necessari al superamento dell'emergenza ed è stato nominato commissario delegato il sindaco di Palermo. In particolare, il predetto provvedimento ha attribuito al commissario delegato la realizzazione dei parcheggi, delle infrastrutture viarie e del trasporto pubblico di massa, prevedendo, tra l'altro, l'utilizzo della metropolitana leggera automatica e la chiusura dell'anello ferroviario in ambito urbano, nonché l'identificazione di idonee soluzioni volte al miglioramento della circolazione stradale attraverso l'attuazione di una disciplina del traffico e della mobilità urbana con l'istituzione di parcheggi, aree pedonali e zone a traffico limitato.
Poiché l'attuale precario assetto della mobilità costituisce la causa principale dell'elevato livello di inquinamento atmosferico ed acustico nella città di Palermo, sono stati individuati, come risulta dal cronoprogramma e dalle relazioni trimestrali inviate al dipartimento della protezione civile dal sindaco di Palermo-commissario delegato, i settori di intervento da considerarsi prioritari, nel piano integrato del trasporto pubblico di massa a guida vincolata della città di Palermo, nel programma urbano dei parcheggi, nel completamento della maglia della viabilità principale e nella eliminazione di punti di criticità della rete stradale. Si tratta in pratica di interventi mirati al miglioramento del sistema della mobilità interna ed esterna ai centri urbani, volti alla riduzione della congestione del traffico, dell'inquinamento acustico e atmosferico e all'aumento della fruizione dello spazio urbano da parte dei cittadini.
È stata quindi avviata un'indagine conoscitiva sulla situazione infrastrutturale esistente e sono state promosse le iniziative più urgenti, sia in termini di traffico, sia in relazione alle opere da avviare all'appalto, al fine di snellire il traffico veicolare, indirizzando l'utenza privata all'utilizzo del mezzo pubblico. Per l'attuazione di detti interventi, il commissario delegato si è avvalso delle procedure ordinarie, curate dagli uffici dell'amministrazione comunale competenti nel settore del traffico e della mobilità, e delle procedure straordinarie utilizzando i poteriPag. 5derogatori di cui alla citata ordinanza n. 3255 del 2002. In particolare, mentre le prime sono state sostanzialmente utilizzate per mitigare, ad effetto «tampone», gli effetti indesiderati tipici dell'inquinamento ambientale, le altre sono state poste in essere ogni qualvolta si è reso necessario lo snellimento di procedimenti amministrativi per l'attuazione di opere pubbliche (parcheggi, nuove strade, infrastrutture di trasporto pubblico di massa, eccetera), la cui realizzazione permetterà, a lungo termine, l'abbattimento dei livelli degli elementi inquinanti, tra cui le polveri sottili, al di sotto dei livelli massimi consentiti.
Per quanto riguarda i provvedimenti posti in essere con procedura ordinaria, il commissario delegato ha evidenziato come le sue attività si sono orientate prevalentemente nel fluidificare la circolazione stradale, nello scoraggiare l'uso del mezzo privato per gli spostamenti sistematici con la tariffazione della sosta in ampie zone della città, nell'orientare l'utenza verso un uso maggiore del mezzo pubblico in alternativa al mezzo privato e nell'aumentare la velocità commerciale dei mezzi pubblici.
Pertanto, con una serie di ordinanze sindacali e deliberazioni della giunta municipale, sono state disposte misure di limitazione della circolazione veicolare con l'approvazione della delimitazione ZTL (zona a traffico limitato); sono state istituite nuove corsie riservate per i mezzi pubblici; sono state localizzate diverse aree destinate al parcheggio, sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una somma da riscuotere mediante dispositivi di controllo di durata della sosta; è stato assicurato il rispetto dei limiti delle emissioni inquinanti mediante la regolamentazione della connessa validità del bollino blu ed, infine, è stata applicata una nuova regolamentazione riguardante le operazioni di carico e scarico delle merci.
Il sindaco-commissario delegato ha, altresì, evidenziato che il settore traffico del comune di Palermo ha provveduto a progettare e a realizzare, avvalendosi delle maestranze comunali dell'AMIA e dell'AMAT, la ristrutturazione di incroci stradali complessi con sistemazioni a rotatoria. Tali sistemazioni sono finalizzate a fluidificare la circolazione stradale, in alternativa alla scelta di una regolamentazione semaforica che determina condizioni di «stop and go» più sfavorevoli per le emissioni inquinanti.
Inoltre si sono istituite isole pedonali, volte a contrastare l'utilizzo del mezzo privato in aree oggetto di interventi di riqualificazione urbana.
Avvalendosi delle procedure straordinarie previste dall'ordinanza n. 3255, il commissario delegato ha predisposto provvedimenti finalizzati all'ampliamento del sistema telematico di controllo centralizzato della zona a traffico limitato, ha disposto l'affidamento all'AMAT della gestione del servizio di parcheggio a pagamento di aree individuate da deliberazioni della giunta municipale ed ha individuato, con ordinanza commissariale n. 10 del 3 novembre 2003, un programma straordinario di opere ed interventi rientranti nelle finalità ed attività previste dalla suddetta ordinanza.
Il programma, con il quale sono stati individuati anche i soggetti attuatori degli interventi in esso disposti, comprende un piano integrato del trasporto pubblico di massa, incentrato sulla previsione di tre linee tram (Rorcella - Calatafimi - Leonardo da Vinci), sulla chiusura dell'anello ferroviario e sulla realizzazione della metropolitana automatica leggera e di parcheggi di interscambio.
Inoltre, il suddetto piano contempla la realizzazione di una serie di parcheggi e, nel settore della viabilità, la riqualificazione dell'asse viario della circonvallazione di Palermo-viale regione siciliana, nonché il completamento degli assi di penetrazione interna e dei tratti stradali indispensabili all'eliminazione dei punti di criticità per la fluidificazione del traffico.
In riferimento alla notizia riportata dagli interpellanti, relativa ai presunti sforamenti registrati dalle centraline di monitoraggio della qualità dell'aria nella città di Palermo, da quanto riferito dal sindaco-Pag. 6commissario delegato, si può ritenere che il numero dei 27 superamenti, riportati dalla stampa locale il 13 ottobre ultimo scorso, corrisponda alla somma di tutti i superamenti registrati dalle nove stazioni della rete di rilevamento posizionate nel territorio del comune di Palermo. In proposito, il commissario stesso ha evidenziato come, ai fini della verifica del rispetto del limite del numero massimo di superamenti (trentacinque) per anno solare previsto dalla vigente normativa, vanno conteggiati i superamenti di ogni singola stazione e non la loro somma, ovvero, nel caso di più stazioni facenti parte dello stesso agglomerato, la stazione avente il numero massimo di superamenti.
Riguardo, invece, all'esposto-denuncia per presunte lesioni colpose, il commissario delegato ha sottolineato che i decessi sarebbero stati nove ed imputabili a fattori non necessariamente legati a neoplasie causate dall'esposizione a fattori inquinanti.
In ogni caso, lo stesso commissario ha precisato che tutto il personale del corpo della polizia municipale è stato sottoposto a visite mediche, complete di esami diagnostici, e che sono in corso ulteriori visite mediche del personale, come prescritto dalle vigenti norme in materia di igiene e sicurezza. Il commissario ha altresì evidenziato che il personale che svolge servizio su strada ha in dotazione tutti i dispositivi di protezione individuale necessari per svolgere l'attività cui è preposto, comprese le mascherine, acquistate con specifico capitolato tecnico avallato dal medico competente ed idonee a trattenere le polveri sottili.
Infine, l'articolo 3 della predetta ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3255 del 2002, ha disposto che il commissario delegato si avvalga, per la valutazione dei progetti e per ogni esigenza di supporto tecnico, di un comitato tecnico-scientifico, determinandone lui stesso la composizione e i compensi da corrispondere ai relativi componenti.
Il commissario delegato ha ritenuto opportuno indirizzare la scelta di questi ultimi su funzionari con elevata e comprovata esperienza professionale, acquisita negli anni, nel settore delle opere pubbliche. Infatti, detto comitato è costituito da un dirigente tecnico-statale, assessore alle infrastrutture, mare e coste; da un docente di diritto urbanistico presso la facoltà di architettura di Palermo, assessore all'urbanistica; da un dirigente generale statale, ex provveditore alle opere pubbliche; dall'ingegnere capo del genio civile regionale di Palermo; da un avvocato dello Stato e da un avvocato libero professionista, esperto nel settore degli appalti.
Nella nota trasmessa dal commissario delegato è stato altresì evidenziato che il comitato tecnico sopra citato si è riunito con cadenza settimanale dalla sua costituzione ad oggi e, comunque, dette riunioni hanno spesso costituito il momento di sintesi di una attività svolta dai singoli esperti del comitato, convocati anche singolarmente per le problematiche specifiche attinenti le competenze specialistiche ad essi attribuite.
Naturalmente, il Governo continuerà a vigilare nell'auspicio che tutto ciò possa produrre degli effetti apprezzabili anche da parte della popolazione.
PRESIDENTE. Il deputato Lomaglio ha facoltà di replicare.
ANGELO MARIA ROSARIO LOMAGLIO. Signor Presidente, intanto prendo atto della risposta attenta e puntuale, esposta dal rappresentante del Governo, anche per l'ampia mole dei contenuti trattati. Non posso tuttavia dichiararmi soddisfatto nel merito in quanto appare evidente a tutti che la gran parte degli interventi che il commissario straordinario, sindaco di Palermo, avrebbe dovuto porre in essere sono tutti ancora di là da venire.
Le circostanze oggettive sono quelle per cui i livelli di smog e di rumore nella città di Palermo sono sempre più elevati. Di fatto, dobbiamo registrare che Palermo continua ad andare a marcia indietro. Sono particolarmente sconfortanti i dati sulla mobilità cittadina: sessanta abitanti su cento possiedono un'automobile,Pag. 7mentre sui mezzi pubblici sono poco più di cento i viaggi per abitante effettuati ogni anno. Si tratta di una delle medie più basse in Italia, anche con riferimento ai dati sui tempi della percorrenza delle strade. Questo è un dato statistico oggettivo.
I dati sull'aria urbana, inoltre, sono catastrofici: 5,63 metri quadri per abitante di zona a traffico limitato, 0,05 metri quadri riservati ad ogni pedone, 0,6 metri di pista ciclabile per ogni abitante. Dunque, questa è una situazione che appare molto diversa da quella prospettata dal sindaco di Palermo, commissario straordinario. Le zone a traffico limitato spesso sono istituite solo sulla carta e mai realizzate.
L'esposizione degli operatori, non solo del corpo di polizia municipale, ma anche degli autisti dei mezzi pubblici, è molto grave, come denunciato dall'esposto. I dati affermano che essi sono esposti ad emissioni di 19,8 microgrammi per metro cubo di benzene, superando del doppio il limite massimo stabilito dalla legge.
Intanto, vogliamo prendere atto dell'impegno che il Governo assume in quest'aula e del rigore che attiverà nella vigilanza di ciò che realizzerà il commissario straordinario del comune di Palermo. In questo senso, i parlamentari interpellanti sicuramente aiuteranno il Governo ad esercitare la più rigorosa vigilanza possibile.