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Discussione del testo unificato delle proposte di legge costituzionale: Modifica all'articolo 12 della Costituzione in materia di riconoscimento dell'italiano quale lingua ufficiale della Repubblica (A.C. 648 ed abbinate).
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per la discussione sulle linee generali è riprodotto in calce al calendario dei lavori dell'Assemblea.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
LUCIANO VIOLANTE (Ulivo), Presidente della I Commissione. In sostituzione del relatore, illustra il contenuto del testo unificato in discussione, dando conto delle posizioni emerse nel corso del dibattito svoltosi presso la I Commissione, riconducibili, sostanzialmente, alla diversa lettura che destra e sinistra danno della funzione della lingua italiana. Nel ritenere, quindi, che nell'attuale situazione del Paese, caratterizzata da processi centrifughi, la classe politica debba porre con forza la necessità dell'individuazione di elementi unificanti, come il ruolo della lingua italiana, il cui riconoscimento è peraltro implicito nel vigente ordinamento, auspica che sul provvedimento in discussione si registri un'ampia convergenza delle forze politiche.
PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire in replica.
MARCO BOATO (Verdi). Sottolineata la necessità di non attribuire una particolare valenza ideologica alla prospettata modifica dell'articolo 12 della Carta fondamentale, che peraltro giudica pienamente condivisibile, ricorda che l'italiano è già riconosciuto quale lingua ufficiale della Repubblica dalla legge n. 482 del 1999, attuativa del fondamentale principio di tutela delle minoranze linguistiche, di cui all'articolo 6 della Costituzione; riterrebbe infine opportuno introdurre nel testo della Carta fondamentale l'ulteriore principio della valorizzazione degli idiomi locali, come proposto da un suo emendamento del quale preannunzia la presentazione.
ROBERTO COTA (LNP). Adombrato il dubbio che l'obiettivo sotteso al testo unificato in discussione sia quello di contrastare le spinte autonomistiche provenienti da talune aree del Paese, richiama il contenuto degli emendamenti presentati dalla sua parte politica, volti a tutelare le lingue regionali ed a valorizzare gli idiomi locali.
FRANCO RUSSO (RC-SE). Pur condividendo il giudizio sulla sacralità laica dei principi della Carta costituzionale, ritiene che la lingua italiana sia solo un simbolo dell'identità nazionale che si fonda invece sul patto costituzionale. Ricordato peraltro che i costituenti non hanno ritenuto di dover precisare che l'italiano è la lingua ufficiale della Repubblica, in quanto non hanno voluto sancire un diritto della maggioranza, adombra il dubbio che in passato si sia tentato di modificare la Costituzione nel senso di riconoscere l'italiano quale lingua ufficiale della Repubblica al fine di legarne la conoscenza al diritto di cittadinanza. Auspica infine la reiezione del testo unificato in discussione.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito della discussione al prosieguo della seduta, che sospende fino alle 15.
La seduta, sospesa alle 13,30, è ripresa alle 15,05.