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Si riprende la discussione del testo unificato delle proposte di legge costituzionale n. 648 ed abbinate.
PRESIDENTE. Riprende la discussione sulle linee generali.
ROBERTO ROLANDO NICCO (Misto-Min.ling.). Nel giudicare superfluo il testo unificato in discussione, atteso che l'ordinamento riconosce già l'italiano quale lingua ufficiale della Repubblica, dichiara di non condividere la necessità di scongiurare il rischio di presunte minacce all'identità nazionale.
ROBERTO MENIA (AN). Premesso che esiste una stretta connessione tra lingua e nazione, rappresentando la prima l'elemento costitutivo e identificativo della comunità nazionale, a prescindere dalla tutela delle identità localistiche, che peraltro è sancita dalla Costituzione, condivide la necessità di rafforzare tutti gli elementi identificativi dell'unità del Paese.
JOLE SANTELLI (FI). Nel giudicare infondate le preoccupazioni espresse rispetto alla modifica costituzionale proposta con il testo unificato in esame, sottolinea il valore fondante della lingua italiana quale strumento di integrazione all'interno della comunità nazionale.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
JOLE SANTELLI (FI). Ritiene, altresì, che la predetta modifica non infici in alcun modo il riconoscimento del valore e la tutela delle minoranze linguistiche. Auspica, infine, che l'approvazione del testo unificato in discussione consenta di rafforzare l'uso pubblico della lingua italiana, già oggetto di numerose contaminazioni.
ROBERTO ZACCARIA (Ulivo). Giudicate infondate eventuali preoccupazioni circa la modifica dei principi fondamentali della Costituzione, manifesta un orientamento favorevole al prospettato inserimento nel testo dell'articolo 12 della Carta fondamentale del condivisibile principio relativo al riconoscimento dell'italiano quale lingua ufficiale della Repubblica.
FRANCESCO ADENTI (Pop-Udeur). A nome del suo gruppo, ritiene che le attuali condizioni storiche, connotate dall'affermazione di localismo e globalizzazione, rendano doverosa la costituzionalizzazione del principio del riconoscimento dell'italiano quale lingua ufficiale del Paese; osserva, inoltre, che il provvedimento in discussione non è lesivo della prevista tutela delle minoranze linguistiche.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
LUCIANO VIOLANTE (Ulivo), Presidente della I Commissione. Giudicate non rituali le considerazioni svolte dai deputati intervenuti, rileva che al testo unificato in discussione non è sottesa alcuna ispirazione di stampo nazionalistico; prospetta, peraltro, l'opportunità di differire il seguito dell'esame del provvedimento per rendere possibile un ulteriore approfondimento che consenta di pervenire ad una Pag. XVpiù ampia convergenza delle forze politiche sul testo in esame.
PRESIDENTE. Ritiene che, in riferimento all'ipotesi prospettata dal presidente della I Commissione, nella seduta di domani potranno essere assunte eventuali determinazioni circa il prosieguo dell'iter del provvedimento in esame.
Prende altresì atto che il rappresentante del Governo rinunzia alla replica e rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.