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Si riprende la discussione.
PRESIDENTE. Avverte che la Commissione ha presentato l'emendamento 1.100, in relazione al quale i gruppi parlamentari hanno rinunziato alla fissazione di un termine per la presentazione di eventuali subemendamenti.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Accetta la riformulazione del suo emendamento 1.34 proposta dal relatore.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Cirielli 1.34, nel testo riformulato.
Pag. VIGAETANO PECORELLA (FI). Ritira i suoi emendamenti 1.21 e 1.30.
LUIGI LI GOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Accetta l'emendamento 1.100 della Commissione.
MARCO BOATO (Verdi). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento 1.100 della Commissione.
PINO PISICCHIO (IdV), Relatore. Prospetta una correzione di forma al testo dell'emendamento 1.100 della Commissione, del quale raccomanda l'approvazione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 1.100 della Commissione, nel testo corretto.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Ritira il suo emendamento 1.35, giudicato ultroneo a seguito dell'approvazione dell'emendamento 1.100 della Commissione, nel testo corretto.
GAETANO PECORELLA (FI). Ritira il suo emendamento 1.31.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Rileva che le disposizioni recate dagli identici emendamenti Pecorella 1.31 e Lussana 1.35, testé ritirati, sarebbero risultate pleonastiche.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Si associa alle considerazioni svolte dai deputati Lussana e Cirielli.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 1.32 e ne raccomanda l'approvazione.
PINO PISICCHIO (IdV), Relatore. Richiama le ragioni per le quali non ritiene opportuno un intervento normativo in deroga alle norme di diritto internazionale concernenti l'istituto dell'immunità diplomatica.
DANIELE FARINA (RC-SE). Dichiara l'astensione del suo gruppo sull'emendamento Pecorella 1.32, giudicando apprezzabile la filosofia che lo ispira.
MARCO BOATO (Verdi). Dichiara l'astensione del suo gruppo sull'emendamento Pecorella 1.32.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Invita l'Assemblea ad approvare l'emendamento Pecorella 1.32.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Pur giudicando condivisibili le finalità dell'emendamento Pecorella 1.32, dichiara che il suo gruppo esprimerà un voto contrario; invita quindi il Governo ad assumere l'impegno ad individuare una soluzione idonea alla questione evocata nell'emendamento in esame anche attraverso l'accoglimento di un apposito ordine del giorno.
ENRICO COSTA (FI). Rileva l'opportunità di discutere l'interpretazione tecnica della Convenzione di New York.
PINO PISICCHIO (IdV), Relatore. Sottolinea che la soluzione recata dall'emendamento Pecorella 1.32 determinerebbe una violazione di obblighi internazionali. Preannunzia, quindi, la disponibilità ad accogliere un ordine del giorno di analogo contenuto.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Pecorella 1.32.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 1.33.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Pecorella 1.33.
ROSA SUPPA (Ulivo). Ribadisce che il suo gruppo condivideva nel merito il contenuto degli emendamenti Pecorella 1.32 e 1.33, avendo preannunziato un orientamento di voto contrario solo in forza della necessità di garantire il rispetto degli obblighi Pag. VIIinternazionali. Si rimette quindi all'Assemblea sull'emendamento in esame.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Precisa che il suo gruppo ha espresso erroneamente voto contrario sull'emendamento Pecorella 1.32, sul quale intendeva astenersi.
ENRICO COSTA (FI). Dichiara di condividere il contenuto dell'emendamento Pecorella 1.33, del quale richiama le finalità.
MARCO BOATO (Verdi). Giudicate condivisibili le finalità dell'emendamento Pecorella 1.33, dichiara il voto favorevole del suo gruppo.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Pecorella 1.33.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Pecorella 1.33.
PRESIDENTE. Avverte che, constando il testo unificato di un articolo unico, si procederà direttamente alla votazione finale.
Passa pertanto alle dichiarazioni di voto finale.
GINO CAPOTOSTI (Pop-Udeur). Sottolineata l'opportunità di introdurre nel codice penale italiano il reato di tortura, dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato in esame.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Manifestata soddisfazione per il fatto che le forze politiche di maggioranza hanno superato le posizioni pregiudiziali in materia di tortura assunte nella precedente legislatura, sottolinea l'importanza del testo unificato in esame, sul quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo.
SILVIO CRAPOLICCHIO (Com.It). Giudicata doverosa l'introduzione nel codice penale italiano della fattispecie del reato di tortura, esprime tuttavia perplessità per le disposizioni recate dagli emendamenti Pecorella 1.32 e 1.33, precedentemente approvati; dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato in esame.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato in esame, sottolineando in particolare, la necessità di perseguire gli obiettivi della sicurezza pubblica e della lotta al terrorismo nel rispetto delle libertà fondamentali della persona, evitando qualunque forma di pratica assimilabile alla tortura.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Esprime forti perplessità sul contenuto del testo unificato in esame, sul quale dichiara l'astensione, che rischia di rendere più farraginoso il sistema penale italiano.
ENRICO COSTA (FI). Nell'esprimere soddisfazione per le modifiche apportate al testo predisposto dalla Commissione, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame, volto a colmare una lacuna dell'ordinamento, condividendo in particolare la configurazione della tortura come reato comune. Manifestate perplessità sull'esclusione dal disposto normativo dei comportamenti omissivi, sottolinea infine l'importanza giuridica e politica di un provvedimento che rappresenta un positivo segnale di civiltà.
DANIELE FARINA (RC-SE). Nel dichiarare voto favorevole sul testo unificato in esame, che giudica necessario, anche se tardivo, esprime soddisfazione per le modifiche apportate al provvedimento in materia di immunità diplomatica.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato in esame, che giudica particolarmente equilibrato, esprimendo apprezzamento per l'introduzione nel codice penale dello specifico reato di tortura.
Pag. VIIIMARCO BOATO (Verdi). Nel dichiarare il convinto voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato in esame, esprime apprezzamento per il lavoro svolto dal relatore e dai componenti la II Commissione, che hanno opportunamente evidenziato il contesto storico nel quale si colloca il reato di tortura.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame che, introducendo la figura delittuosa della tortura, qualifica in termini di maggiore civiltà l'ordinamento giuridico italiano.
ALESSANDRO FORLANI (UDC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato in esame, sottolineando la necessità di sancire l'assoluto divieto di tenere comportamenti lesivi della dignità della persona umana o assimilabili a forma di tortura.
PAOLO GAMBESCIA (Ulivo). Giudica di portata storica il testo unificato in esame, che non si limita a recepire il contenuto della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
PAOLO GAMBESCIA (Ulivo). Manifesta inoltre particolare apprezzamento per l'ampia convergenza registratasi sul provvedimento, sul quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo.
GABRIELE FRIGATO (Ulivo). Nel dichiarare con convinzione voto favorevole sul testo unificato in esame, esprime ferma condanna per i fatti verificatisi a Guantanamo, che auspica non abbiano a ripetersi.
PINO PISICCHIO (IdV), Relatore. Ringrazia i deputati di maggioranza e di opposizione per l'atteggiamento costruttivo assunto nel corso dell'esame di un provvedimento che colma un vuoto di civiltà introducendo nell'ordinamento penale il reato di tortura, in ottemperanza ad un accordo internazionale, e costituisce altresì un esempio alto e positivo di dialettica parlamentare. Auspica infine la sollecita approvazione delle norme di attuazione della Corte penale internazionale, nella cui giurisdizione ricadrebbe il reato di tortura che si intende introdurre.
LUCIO BARANI (DC-PS). Dichiara voto favorevole sul testo unificato in esame, ritenendo, tuttavia, che il Parlamento avrebbe potuto compiere scelte più coraggiose rispetto alla necessità di specificare i comportamenti assimilabili al reato di tortura.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Nel condividere l'opportunità di prevedere pene severe nei confronti di chi si renda colpevole del reato di tortura, esprime tuttavia perplessità sull'applicabilità della normativa in esame, che richiederebbe, a suo avviso, una più puntuale definizione al fine di evitare effetti paradossali, ovvero la inapplicabilità in alcuni casi della disciplina prevista.
WLADIMIRO GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA (RC-SE). Dichiara il suo convinto voto favorevole sul testo unificato in esame, che rappresenta un passo importante anche nella direzione del superamento di gravi forme di discriminazione.
La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il testo unificato delle proposte di legge n. 915 ed abbinate.