Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative del Governo a favore della famiglia anche in attuazione delle misure previste nella legge finanziaria 2007 - n. 3-00517)
PRESIDENTE. L'onorevole Zanotti ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00517 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 1).
KATIA ZANOTTI. Ministro Rosy Bindi, noi dell'Ulivo riteniamo che uno dei segni più netti ed inequivocabili della legge finanziaria riguardi esattamente l'impegno assunto a favore delle famiglie italiane e del loro sostegno. Dopo gli anni del centrodestra, di bonus economici, di una tantum episodiche, si esce dalla precarietà per dare un'impianto organico alle politiche a sostegno delle famiglie, per togliere finalmente le famiglie italiane stesse, sia pure con gradualità, da una situazione di solitudine e di abbandono e, dentro le famiglie italiane, per venire incontro alle donne e ai loro compiti di cura, sapendo bene che spesso le famiglie da sole sono costrette ad arrangiarsi nel cercare le soluzioni.
Cito soltanto 215 milioni di euro per il fondo nazionale delle politiche per le famiglie, 1 miliardo di euro in più per gli assegni familiari, 300 milioni di euro in più per gli interventi a favore degli asili nido, lo stanziamento per la non autosufficienza. Ministro, le rivolgiamo una domanda che tante famiglie italiane vorrebbero rivolgerle: come intende dare attuazione concreta agli interventi stabiliti in finanziaria?
PRESIDENTE. Il ministro delle politiche per la famiglia, Rosy Bindi, ha facoltà di rispondere.
ROSY BINDI, Ministro delle politiche per la famiglia. La ringrazio, Presidente, e ringrazio anche per questa interrogazione. Vorrei innanzitutto citare un dato di massima concretezza: alla fine di questo mese di gennaio il 90 per cento dei lavoratori dipendenti riceverà i benefici della finanziaria in busta paga sotto forma di detrazioni fiscali e assegni familiari, aumenti significativi che riguardano i redditi fino a 45 mila euro. Porto un esempio per tutti: un lavoratore dipendente con 25 mila euro di reddito lordo annuo, con una moglie e due figli a carico, avrà un vantaggio di 772 euro. È questa la concretezza di una politica per la famiglia che vuole soprattutto investire verso le famiglie con figli, che vuole spostare le risorse a favore dei giovani perché possano decidere prima, rispetto ad oggi, di avere una famiglia e di mettere al mondo dei figli, così come desiderano, e a favore di anziani non autosufficienti.
Per tutte queste scelte è stato istituito il fondo per la famiglia e il nascente dipartimento ha già istituito gruppi di Pag. 53lavoro per dare attuazione ai vari capitoli; in maniera particolare, si sta lavorando per la Conferenza Stato-regioni, per l'accordo di programma per la qualificazione degli assistenti familiari, per il piano degli asili nido che in tre anni dovrebbe consentirci la costruzione di 90 mila posti per asili nido, da destinare soprattutto al sud, dove contestualmente il Governo ha previsto incentivi significativi per l'occupazione femminile, mentre, senza interruzioni, continua e si qualifica il piano del Governo per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per le donne, ma anche per gli uomini.
Ci stiamo organizzando perché in ogni momento una donna che rimane incinta o una famiglia che ha bisogno di prendere in carico e in cura un anziano non autosufficiente possano inserirsi nei programmi di conciliazione con una attenzione particolare alle piccole imprese, consentendo questo anche ad alcune pubbliche amministrazioni.
Abbiamo visto che negli anni passati alcune risorse non sono state utilizzate per mancanza di conoscenza di questo programma, che pure riteniamo il più qualificante perché vogliamo che le nostre famiglie abbiano più servizi, più risorse, ma, soprattutto, più tempo per l'educazione e per la cura.
PRESIDENTE. L'onorevole Burtone, cofirmatario dell'interrogazione, ha facoltà di replicare.
GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE. Signor Presidente, il gruppo dell'Ulivo è pienamente soddisfatto non soltanto della risposta, ma soprattutto dell'azione concreta messa in campo dal ministro a sostegno della famiglia italiana. Dobbiamo dare atto all'onorevole Rosy Bindi di aver avviato una politica per fornire risposte alle tante domande che provengono dalle famiglie vere.
Il Governo di centrosinistra, con la legge finanziaria per il 2007, ha compiuto una scelta di campo: non più generosi premi alla Berlusconi per la minoranza delle famiglie che vivono già in condizioni agiate, ma interventi seri per superare la precarietà del lavoro che genera precarietà della vita, assegni familiari più generosi per le famiglie numerose, una nuova politica dei servizi sociali. In questo quadro ci sembra doveroso sottolineare le risorse predisposte dal Governo Prodi per realizzare 90 mila nuovi posti negli asili nido nei prossimi tre anni, nonché per il Fondo per la non autosufficienza.
Da deputato meridionale voglio, signor ministro Bindi, apprezzare l'attenzione mostrata da lei e dal Governo nei confronti del sud, ricordando non solo la decisione di istituire una sede dell'osservatorio della famiglia, ma anche l'impegno per contrastare il disagio e la povertà presenti innanzitutto nelle aree del Mezzogiorno.
Credo che il Governo debba lavorare con impegno per superare la precarietà del mondo del lavoro e per dare spazio all'occupazione femminile.
Noi sappiamo che lei si impegnerà seriamente e da parte nostra vi sarà sostegno con entusiasmo e lealtà (Applausi dei deputati del gruppo L'Ulivo)!