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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative per garantire adeguate risorse finanziarie alla medicina penitenziaria - n. 3-00527)
PRESIDENTE. L'onorevole Turco ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00527 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 11).
MAURIZIO TURCO. Signor Presidente, signor ministro, a seguito della entrata in vigore della legge finanziaria per l'anno 2007 si è registrato un taglio di 13 milioni di euro delle risorse relative alla medicina penitenziaria. Già il precedente bilancio della medicina penitenziaria non era certamente all'altezza delle necessità. Siamo Pag. 68di fronte ad una riduzione del 25 per cento della spesa complessiva, a fronte di altri capitoli del bilancio che, in taluni casi, risultano aumentati in misura consistente. L'ufficio bilancio del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha già diramato una direttiva ai provveditori regionali affinché diano corso ai tagli, che consistono nella riduzione delle convenzioni annuali con medici di guardia, infermieri e tecnici. In alcune regioni, come la Sicilia, la Campania, la Puglia, il Triveneto, la Liguria e l'Umbria, in cui le istituzioni territoriali non sono disposte a pagare i farmaci, ci sarà anche una riduzione di questi ultimi. Vorrei chiederle, pertanto, se sia in condizione di ripristinare o, almeno, di ridurre un grave deficit della medicina penitenziaria.
PRESIDENTE. Il ministro della giustizia, Clemente Mastella, ha facoltà di rispondere.
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Signor Presidente, l'onorevole Turco pone un problema che, indubbiamente, esiste ed è effetto della legge finanziaria per il 2007, che ha previsto anche alcuni accantonamenti e l'indisponibilità di 4.571 milioni di euro nella attuazione delle unità previsionali di base iscritte nel bilancio dello Stato. Tutto questo, evidentemente, ha comportato una ricaduta, ahimé, in negativo per quanto riguarda l'assistenza e le rieducazione degli stessi detenuti. In particolare, per quanto attiene all'organizzazione e al funzionamento del servizio sanitario e farmaceutico, sullo stanziamento di bilancio di 99 milioni di euro è stato disposto l'accantonamento di una somma superiore ai 12 milioni di euro. Il dipartimento dell'amministrazione giudiziaria, quindi, è stato costretto a riverificare e determinare condizioni diverse. Quanto lei afferma, dunque, coglie nel segno, nel senso che, purtroppo, l'amministrazione incontra oggettiva difficoltà per le strutture, con riferimento alle risorse disponibili. L'unico elemento positivo che posso richiamare e portare alla sua attenzione è che mi dichiaro d'accordo con lei, benché sembri stravagante che, in questo caso, condivida le sue obiezioni; del resto, tale è stata la volontà del Parlamento. Risulta impossibile, peraltro, accogliere la sua richiesta di ridurre gli stanziamenti allocati in altri capitoli per depositarli in questo specifico aspetto o segmento. Questo, ahimè, dal punto di vista finanziario non è assolutamente possibile. Posso però dirle soltanto che per risolvere il problema cui lei ha fatto certo, il dipartimento della amministrazione penitenziaria ha prontamente provveduto a richiedere al Ministero dell'economia l'apposita integrazione del capitolo di spesa in esame, tramite prelevamento dal fondo di riserva per le spese impreviste al fine di ricostituire lo stanziamento originario.
Devo inoltre far presente che il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, in aggiunta a ciò, sta predisponendo un'ipotesi di riorganizzazione e razionalizzazione dell'intero sistema in modo da garantire in ogni caso il mantenimento dei livelli assistenziali finora assicurati con notevole difficoltà.
PRESIDENTE. L'onorevole Turco ha facoltà di replicare.
MAURIZIO TURCO. Grazie, ministro, per la sua risposta. Vorrei però anche sottolineare che noi abbiamo avuto un aumento di 200 milioni di euro sul capitolo beni e servizi che in parte potrebbe - lo ripeto: potrebbe - compensare questo problema.
C'è un dato di fatto fondamentale, però, che sicuramente riguarda questo Parlamento, ma riguarda anche il Ministero, direi, e lei in particolare. Mi riferisco al fatto che si può tagliare su tutto, ma, mi chiedo, si può tagliare anche sui diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione, in particolare, per quanto riguarda le disposizioni di cui all'articolo 32 della Costituzione? Noi crediamo di no.
Stiamo parlando di una situazione, signor ministro (lei è ministro da poco, capisco la situazione che ha ereditato), quella della medicina penitenziaria in questo Pag. 69paese, che è stata oggetto di attenta osservazione da parte del comitato prevenzione tortura del Consiglio d'Europa. Immagino quello che lei si sente dire nelle riunioni del Consiglio d'Europa dai ministri della giustizia di altri paesi rispetto all'intero sistema giudiziario del nostro paese. Sulla questione della sanità in carcere, in senso generale, ma anche con riferimenti specifici, io penso che ci siano dei profili di responsabilità, non suoi personali, ma all'interno del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, di tipo penale. Su questo penso che avremo modo di incontrarci nuovamente e spero davvero che lei possa contribuire a risolvere queste gravi deficienze. Grazie.