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Discussione del disegno di legge: Intercettazioni telefoniche ed ambientali e pubblicità degli atti di indagine (A.C. 1638 ed abbinate).
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per la discussione sulle linee generali è riprodotto in calce al calendario dei lavori dell'Assemblea.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
LANFRANCO TENAGLIA (Ulivo), Relatore. Ricordato il fattivo contributo fornito in Commissione da tutti i gruppi parlamentari, ritiene che il testo in discussione contemperi in modo equilibrato e corretto le istanze ad esso sottese, talune delle quali presentano rilievo di carattere costituzionale; richiama, quindi, le linee ispiratrici della disciplina prospettata in tema di intercettazioni telefoniche ed ambientali e di pubblicità degli atti di indagine.
LUIGI LI GOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.
PAOLO GAMBESCIA (Ulivo). Rilevato il carattere organico della disciplina prevista dal disegno di legge in discussione, che a suo avviso contempera le esigenze costituzionalmente garantite ad esso sottese, sottolinea i positivi effetti derivanti dalla sua attuazione, in particolare, sotto il profilo del contenimento dei costi delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, nonché per quanto concerne l'individuazione di un soggetto responsabile per i casi di loro lecita divulgazione.
Pag. VIIMARIO PEPE (FI). Nel ritenere indispensabile lo strumento delle intercettazioni telefoniche, lamenta la decisione del Governo di bloccare l'attuazione della legge di riforma dell'ordinamento giudiziario approvata nella scorsa legislatura; ricordato quindi l'ingente dispendio di risorse finanziarie, dovuto al ricorso alle intercettazioni telefoniche ad uso investigativo, auspica il recepimento delle ragionevoli proposte emendative presentate dall'opposizione, reputando il testo in esame assolutamente insufficiente a contenere un fenomeno imputabile all'eccessivo protagonismo di alcuni magistrati.
PINO PISICCHIO (IdV). Osservato che una seria disciplina delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni deve saper coniugare le esigenze dell'attività investigativa da parte dell'autorità giudiziaria e quelle di tutela della privacy alla quale hanno diritto tutti i cittadini, ritiene che il disegno di legge in discussione, del quale richiama il contenuto, riesca ad operare un equilibrato contemperamento di tali esigenze.
DANIELE FARINA (RC-SE). Rilevata l'assoluta difficoltà di disciplinare una materia in cui si contemperano opposte esigenze, osserva che il disegno di legge in discussione prevede misure che appaiono in grado di soddisfarle in modo adeguato, migliorando la disciplina vigente; ne auspica pertanto l'approvazione.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo al disegno di legge in discussione, che disciplina in modo organico e soddisfacente la materia delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni; pur esprimendo, inoltre, perplessità sulla norma di cui al comma 3 dell'articolo 2, per la quale auspica una interpretazione restrittiva, evidenzia con soddisfazione la decisione di non prevedere la distruzione di documenti illecitamente acquisiti, ove costituiscano corpo di reato.
BRUNO CESARIO (Ulivo). Giudicato equilibrato il contenuto del disegno di legge in discussione, che contempera le esigenze connesse alla tutela della privacy dei cittadini, al diritto di cronaca ed alle attività investigative, auspica l'approvazione di un provvedimento che ritiene utile per la salvaguardia della legalità nel Paese.
GIULIA BONGIORNO (AN). Stigmatizzata la pervasività del ricorso alle intercettazioni, anche laddove esse non costituiscono un indispensabile strumento di indagine, ritiene necessario un più ponderato accertamento dei presupposti che ne giustificano l'utilizzo, da affidare ad un organo collegiale. Auspica quindi che il provvedimento in discussione possa essere opportunamente modificato.
SILVIO CRAPOLICCHIO (Com.It). Osservato che il disegno di legge in discussione rappresenta un valido punto di mediazione tra le esigenze di sicurezza dei cittadini, di efficacia delle indagini giudiziarie e di rispetto del diritto alla riservatezza, sottolinea che esso introduce opportunamente una disciplina organica della delicata materia relativa alle intercettazioni.
GINO CAPOTOSTI (Pop-Udeur). Osservato che il disegno di legge in discussione colma opportunamente ed in maniera organica un pericolo vuoto normativo, ne sottolinea l'idoneità a contemperare, con equilibrio, interessi e diritti scongiurando il rischio che le intercettazioni possano essere usate per fini illegittimi.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
GIORGIA MELONI
GINO CAPOTOSTI (Pop-Udeur). Espressa soddisfazione, quindi, per il lavoro svolto dalla II Commissione, auspica che, attraverso i contributi che emergeranno nel prosieguo dell'iter il disegno di legge in discussione possa essere ulteriormente migliorato, ove necessario.
Pag. VIIIROBERTO ZACCARIA (Ulivo). Osserva che il disegno di legge in discussione reca disposizioni che coinvolgono una pluralità di interessi di rilevanza costituzionale.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
CARLO LEONI
ROBERTO ZACCARIA (Ulivo). Sottolinea, quindi, in particolare, taluni aspetti di criticità concernenti le modifiche all'articolo 114 del codice di procedura penale, relativamente all'esercizio del diritto di cronaca, che appare penalizzato dall'ampliamento del divieto di pubblicazione di atti giudiziari anche se i medesimi non sono più coperti dal segreto istruttorio. Prospetta, altresì, l'opportunità di modificare la disciplina in materia di violazioni per finalità giornalistiche al codice in materia di protezione dei dati personali.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno). Premesso che il disegno di legge in discussione rappresenta un'importante occasione per colmare un grave vuoto normativo, ritiene necessario un ulteriore approfondimento su talune problematiche che non hanno ancora trovato una risposta incisiva. Giudica condivisibili, comunque, le disposizioni concernenti i limiti posti in tema di autorizzazione delle intercettazioni e di loro durata, nonché quelle relative alla riduzione dei centri di ascolto ed alla loro collocazione all'interno delle istituzioni giudiziarie. Auspica, pertanto, che il disegno di legge in discussione possa essere migliorato nel prosieguo dell'iter parlamentare.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
LANFRANCO TENAGLIA (Ulivo), Relatore. Manifestata disponibilità a valutare il merito di proposte emendative ulteriormente migliorative del testo, giudica soddisfacente la scelta di individuare nel procuratore della Repubblica il responsabile della tenuta dell'archivio riservato; rileva, inoltre, che il disegno di legge in discussione vieta la pubblicazione di notizie relative a procedimenti penali coperte da segreto ovvero irrilevanti.
LUIGI LI GOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Sottolineato che la responsabilità imputabile al capo dell'ufficio non avrebbe carattere disciplinare, osserva che l'organica disciplina recata dal provvedimento in discussione è coerente con il vigente sistema penale.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.