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Allegato A
Seduta n. 196 del 27/7/2007
DISEGNO DI LEGGE: S. 1447 - MODIFICHE ALLE NORME SULL'ORDINAMENTO GIUDIZIARIO (APPROVATO DAL SENATO) (A.C. 2900)
(A.C. 2900 - Sezione 1)
ARTICOLO 2 ED ANNESSA TABELLA A DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL SENATO
Art. 2.
(Modifiche agli articoli da 10 a 53 del decreto legislativo 5 aprile 2006, n. 160).
1. L'articolo 10 del citato decreto legislativo n. 160 del 2006 è sostituito dal seguente:
«Art. 10. - (Funzioni). - 1. I magistrati ordinari sono distinti secondo le funzioni esercitate.
2. Le funzioni giudicanti sono: di primo grado, di secondo grado e di legittimità; semidirettive di primo grado, semidirettive elevate di primo grado e semidirettive di secondo grado; direttive di primo grado, direttive elevate di primo grado, direttive di secondo grado, direttive di legittimità, direttive superiori e direttive apicali. Le funzioni requirenti sono: di primo grado, di secondo grado, di coordinamento nazionale e di legittimità; semidirettive di primo grado, semidirettive elevate di primo grado e semidirettive di secondo grado; direttive di primo grado, direttive elevate di primo grado, direttive di secondo grado, direttive di coordinamento nazionale, direttive di legittimità, direttive superiori e direttive apicali.
3. Le funzioni giudicanti di primo grado sono quelle di giudice presso il tribunale ordinario, presso il tribunale per i minorenni, presso l'ufficio di sorveglianza nonché di magistrato addetto all'ufficio del massimario e del ruolo della Corte di cassazione; le funzioni requirenti di primo grado sono quelle di sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale ordinario e presso il tribunale per i minorenni.
4. Le funzioni giudicanti di secondo grado sono quelle di consigliere presso la corte di appello; le funzioni requirenti di secondo grado sono quelle di sostituto procuratore generale presso la corte di appello.
5. Le funzioni requirenti di coordinamento nazionale sono quelle di sostituto presso la direzione nazionale antimafia.
6. Le funzioni giudicanti di legittimità sono quelle di consigliere presso la Corte di cassazione; le funzioni requirenti di legittimità sono quelle di sostituto procuratore generale presso la Corte di cassazione.
7. Le funzioni semidirettive giudicanti di primo grado sono quelle di presidente di sezione presso il tribunale ordinario, di presidente e di presidente aggiunto della sezione dei giudici unici per le indagini preliminari; le funzioni semidirettive requirenti di primo grado sono quelle di procuratore aggiunto presso il tribunale.
8. Le funzioni semidirettive giudicanti elevate di primo grado sono quelle di presidente della sezione dei giudici unici per le indagini preliminari negli uffici aventi sede nelle città di cui all'articolo 1 del decreto-legge 25 settembre 1989, n. 327, convertito dalla legge 24 novembre 1989, n. 380.
9. Le funzioni semidirettive giudicanti di secondo grado sono quelle di presidente di sezione presso la corte di appello; le funzioni semidirettive requirenti di secondo grado sono quelle di avvocato generale presso la corte di appello.
10. Le funzioni direttive giudicanti di primo grado sono quelle di presidente del tribunale ordinario e di presidente del tribunale per i minorenni; le funzioni direttive requirenti di primo grado sono quelle di procuratore della Repubblica presso il tribunale ordinario e di procuratore della Repubblica presso il tribunale per i minorenni.
11. Le funzioni direttive giudicanti elevate di primo grado sono quelle di presidente del tribunale ordinario negli uffici aventi sede nelle città di cui all'articolo 1 del decreto-legge 25 settembre 1989, n. 327, convertito dalla legge 24 novembre 1989, n. 380, e di presidente dei tribunali di sorveglianza di cui alla tabella A allegata alla legge 26 luglio 1975, n. 354, e successive modificazioni. Le funzioni direttive requirenti elevate di primo grado sono quelle di procuratore della Repubblica presso il tribunale ordinario nelle medesime città.
12. Le funzioni direttive giudicanti di secondo grado sono quelle di presidente della corte di appello; le funzioni direttive requirenti di secondo grado sono quelle di procuratore generale presso la corte di appello.
13. Le funzioni direttive requirenti di coordinamento nazionale sono quelle di procuratore nazionale antimafia.
14. Le funzioni direttive giudicanti di legittimità sono quelle di presidente di sezione della Corte di cassazione; le funzioni direttive requirenti di legittimità sono quelle di avvocato generale presso la Corte di cassazione.
15. Le funzioni direttive superiori giudicanti di legittimità sono quelle di presidente aggiunto della Corte di cassazione e di presidente del Tribunale superiore delle acque pubbliche; le funzioni direttive superiori requirenti di legittimità sono quelle di procuratore generale aggiunto presso la Corte di cassazione.
16. Le funzioni direttive apicali giudicanti di legittimità sono quelle di primo presidente della Corte di cassazione; le funzioni direttive apicali requirenti di legittimità sono quelle di procuratore generale presso la Corte di cassazione».
2. L'articolo 11 del citato decreto legislativo n. 160 del 2006 è sostituito dal seguente:
«Art. 11. - (Valutazione della professionalità). - 1. Tutti i magistrati sono sottoposti a valutazione di professionalità ogni quadriennio a decorrere dalla data di nomina fino al superamento della settima valutazione di professionalità.
2. La valutazione di professionalità riguarda la capacità, la laboriosità, la diligenza e l'impegno. Essa è operata secondo parametri oggettivi che sono indicati dal Consiglio superiore della magistratura ai sensi del comma 3. La valutazione di professionalità riferita a periodi in cui il magistrato ha svolto funzioni giudicanti o requirenti non può riguardare in nessun caso l'attività di interpretazione di norme di diritto, né quella di valutazione del fatto e delle prove. In particolare:
a) la capacità, oltre che alla preparazione giuridica e al relativo grado di aggiornamento, è riferita, secondo le funzioni esercitate, al possesso delle tecniche di argomentazione e di indagine, anche in relazione all'esito degli affari nelle successive fasi e nei gradi del procedimento e del giudizio ovvero alla conduzione dell'udienza da parte di chi la dirige o la presiede, all'idoneità a utilizzare, dirigere e controllare l'apporto dei collaboratori e degli ausiliari;
b) la laboriosità è riferita alla produttività, intesa come numero e qualità degli affari trattati in rapporto alla tipologia degli uffici e alla loro condizione organizzativa e strutturale, ai tempi di smaltimento del lavoro, nonché all'eventuale attività di collaborazione svolta all'interno dell'ufficio, tenuto anche conto degli standard di rendimento individuati
dal Consiglio superiore della magistratura, in relazione agli specifici settori di attività e alle specializzazioni;
c) la diligenza è riferita all'assiduità e puntualità nella presenza in ufficio, nelle udienze e nei giorni stabiliti; è riferita inoltre al rispetto dei termini per la redazione, il deposito di provvedimenti o comunque per il compimento di attività giudiziarie, nonché alla partecipazione alle riunioni previste dall'ordinamento giudiziario per la discussione e l'approfondimento delle innovazioni legislative, nonché per la conoscenza dell'evoluzione della giurisprudenza;
d) l'impegno è riferito alla disponibilità per sostituzioni di magistrati assenti e alla frequenza di corsi di aggiornamento organizzati dalla Scuola superiore della magistratura; nella valutazione dell'impegno rileva, inoltre, la collaborazione alla soluzione dei problemi di tipo organizzativo e giuridico.
3. Il Consiglio superiore della magistratura, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, disciplina con propria delibera gli elementi in base ai quali devono essere espresse le valutazioni dei consigli giudiziari, i parametri per consentire l'omogeneità delle valutazioni, la documentazione che i capi degli uffici devono trasmettere ai consigli giudiziari entro il mese di febbraio di ciascun anno. In particolare disciplina:
a) i modi di raccolta della documentazione e di individuazione a campione dei provvedimenti e dei verbali delle udienze di cui al comma 4, ferma restando l'autonoma possibilità di ogni membro del consiglio giudiziario di accedere a tutti gli atti che si trovino nella fase pubblica del processo per valutarne l'utilizzazione in sede di consiglio giudiziario;
b) i dati statistici da raccogliere per le valutazioni di professionalità;
c) i moduli di redazione dei pareri dei consigli giudiziari per la raccolta degli stessi secondo criteri uniformi;
d) gli indicatori oggettivi per l'acquisizione degli elementi di cui al comma 2; per l'attitudine direttiva gli indicatori da prendere in esame sono individuati d'intesa con il Ministro della giustizia;
e) l'individuazione per ciascuna delle diverse funzioni svolte dai magistrati, tenuto conto anche della specializzazione, di standard medi di definizione dei procedimenti, ivi compresi gli incarichi di natura obbligatoria per i magistrati, articolati secondo parametri sia quantitativi sia qualitativi, in relazione alla tipologia dell'ufficio, all'ambito territoriale e all'eventuale specializzazione.
4. Alla scadenza del periodo di valutazione il consiglio giudiziario acquisisce e valuta:
a) le informazioni disponibili presso il Consiglio superiore della magistratura e il Ministero della giustizia anche per quanto attiene agli eventuali rilievi di natura contabile e disciplinare, ferma restando l'autonoma possibilità di ogni membro del consiglio giudiziario di accedere a tutti gli atti che si trovino nella fase pubblica del processo per valutarne l'utilizzazione in sede di consiglio giudiziario;
b) la relazione del magistrato sul lavoro svolto e quanto altro egli ritenga utile, ivi compresa la copia di atti e provvedimenti che il magistrato ritiene di sottoporre ad esame;
c) le statistiche del lavoro svolto e la comparazione con quelle degli altri magistrati del medesimo ufficio;
d) gli atti e i provvedimenti redatti dal magistrato e i verbali delle udienze alle quali il magistrato abbia partecipato, scelti a campione sulla base di criteri oggettivi stabiliti al termine di ciascun anno con i provvedimenti di cui al comma 3, se non già acquisiti;
e) gli incarichi giudiziari ed extragiudiziari con l'indicazione dell'impegno concreto che gli stessi hanno comportato;
f) il rapporto e le segnalazioni provenienti dai capi degli uffici, i quali devono tenere conto delle situazioni specifiche rappresentate da terzi, nonché le segnalazioni pervenute dal consiglio dell'ordine degli avvocati, sempre che si riferiscano a fatti specifici incidenti sulla professionalità, con particolare riguardo alle situazioni eventuali concrete e oggettive di esercizio non indipendente della funzione e ai comportamenti che denotino evidente mancanza di equilibrio o di preparazione giuridica. Il rapporto del capo dell'ufficio e le segnalazioni del consiglio dell'ordine degli avvocati sono trasmessi al consiglio giudiziario dal presidente della corte di appello o dal procuratore generale presso la medesima corte, titolari del potere-dovere di sorveglianza, con le loro eventuali considerazioni e quindi trasmessi obbligatoriamente al Consiglio superiore della magistratura.
5. Il consiglio giudiziario può assumere informazioni su fatti specifici segnalati da suoi componenti o dai dirigenti degli uffici o dai consigli dell'ordine degli avvocati, dando tempestiva comunicazione dell'esito all'interessato, che ha diritto ad avere copia degli atti, e può procedere alla sua audizione, che è sempre disposta se il magistrato ne fa richiesta.
6. Sulla base delle acquisizioni di cui ai commi 4 e 5, il consiglio giudiziario formula un parere motivato che trasmette al Consiglio superiore della magistratura unitamente alla documentazione e ai verbali delle audizioni.
7. Il magistrato, entro dieci giorni dalla notifica del parere del consiglio giudiziario, può far pervenire al Consiglio superiore della magistratura le proprie osservazioni e chiedere di essere ascoltato personalmente.
8. Il Consiglio superiore della magistratura procede alla valutazione di professionalità sulla base del parere espresso dal consiglio giudiziario e della relativa documentazione, nonché sulla base dei risultati delle ispezioni ordinarie; può anche assumere ulteriori elementi di conoscenza.
9. Il giudizio di professionalità è "positivo" quando la valutazione risulta sufficiente in relazione a ciascuno dei parametri di cui al comma 2; è "non positivo" quando la valutazione evidenzia carenze in relazione a uno o più dei medesimi parametri; è "negativo" quando la valutazione evidenzia carenze gravi in relazione a due o più dei suddetti parametri o il perdurare di carenze in uno o più dei parametri richiamati quando l'ultimo giudizio sia stato "non positivo".
10. Se il giudizio è "non positivo", il Consiglio superiore della magistratura procede a nuova valutazione di professionalità dopo un anno, acquisendo un nuovo parere del consiglio giudiziario; in tal caso il nuovo trattamento economico o l'aumento periodico di stipendio sono dovuti solo a decorrere dalla scadenza dell'anno se il nuovo giudizio è "positivo". Nel corso dell'anno antecedente alla nuova valutazione non può essere autorizzato lo svolgimento di incarichi extragiudiziari.
11. Se il giudizio è "negativo", il magistrato è sottoposto a nuova valutazione di professionalità dopo un biennio. Il Consiglio superiore della magistratura può disporre che il magistrato partecipi ad uno o più corsi di riqualificazione professionale in rapporto alle specifiche carenze di professionalità riscontrate; può anche assegnare il magistrato, previa sua audizione, a una diversa funzione nella medesima sede o escluderlo, fino alla successiva valutazione, dalla possibilità di accedere a incarichi direttivi o semidirettivi o a funzioni specifiche. Nel corso del biennio antecedente alla nuova valutazione non può essere autorizzato lo svolgimento di incarichi extragiudiziari.
12. La valutazione negativa comporta la perdita del diritto all'aumento periodico di stipendio per un biennio. Il nuovo trattamento economico eventualmente spettante è dovuto solo a seguito di giudizio positivo e con decorrenza dalla scadenza del biennio.
13. Se il Consiglio superiore della magistratura, previa audizione del magistrato, esprime un secondo giudizio negativo, il magistrato stesso è dispensato dal servizio.
14. Prima delle audizioni di cui ai commi 7, 11 e 13 il magistrato deve essere informato della facoltà di prendere visione degli atti del procedimento e di estrarne copia. Tra l'avviso e l'audizione deve intercorrere un termine non inferiore a sessanta giorni. Il magistrato ha facoltà di depositare atti e memorie fino a sette giorni prima dell'audizione e di farsi assistere da un altro magistrato nel corso della stessa. Se questi è impedito, l'audizione può essere differita per una sola volta.
15. La valutazione di professionalità consiste in un giudizio espresso, ai sensi dell'articolo 10 della legge 24 marzo 1958, n. 195, dal Consiglio superiore della magistratura con provvedimento motivato e trasmesso al Ministro della giustizia che adotta il relativo decreto. Il giudizio di professionalità, inserito nel fascicolo personale, è valutato ai fini dei tramutamenti, del conferimento di funzioni, comprese quelle di legittimità, del conferimento di incarichi direttivi e ai fini di qualunque altro atto, provvedimento o autorizzazione per incarico extragiudiziario.
16. I parametri contenuti nel comma 2 si applicano anche per la valutazione di professionalità concernente i magistrati fuori ruolo. Il giudizio è espresso dal Consiglio superiore della magistratura, acquisito, per i magistrati in servizio presso il Ministero della giustizia, il parere del consiglio di amministrazione, composto dal presidente e dai soli membri che appartengano all'ordine giudiziario, o il parere del consiglio giudiziario presso la corte di appello di Roma per tutti gli altri magistrati in posizione di fuori ruolo, compresi quelli in servizio all'estero. Il parere è espresso sulla base della relazione dell'autorità presso cui gli stessi svolgono servizio, illustrativa dell'attività svolta, e di ogni altra documentazione che l'interessato ritiene utile produrre, purché attinente alla professionalità, che dimostri l'attività in concreto svolta.
17. Allo svolgimento delle attività previste dal presente articolo si fa fronte con le risorse di personale e strumentali disponibili».
3. L'articolo 12 del citato decreto legislativo n. 160 del 2006 è sostituito dal seguente:
«Art. 12. - (Requisiti e criteri per il conferimento delle funzioni). - 1. Il conferimento delle funzioni di cui all'articolo 10 avviene a domanda degli interessati, mediante una procedura concorsuale per soli titoli alla quale possono partecipare, salvo quanto previsto dal comma 11, tutti i magistrati che abbiano conseguito almeno la valutazione di professionalità richiesta. In caso di esito negativo di due procedure concorsuali per inidoneità dei candidati o per mancanza di candidature, qualora il Consiglio superiore della magistratura ritenga sussistere una situazione di urgenza che non consente di procedere a nuova procedura concorsuale, il conferimento di funzioni avviene anche d'ufficio.
2. Per il conferimento delle funzioni di cui all'articolo 10, comma 3, è richiesta la sola delibera di conferimento delle funzioni giurisdizionali al termine del periodo di tirocinio, salvo quanto previsto dal comma 2 dell'articolo 13.
3. Per il conferimento delle funzioni di cui all'articolo 10, commi 4 e 7, è richiesto il conseguimento almeno della seconda valutazione di professionalità.
4. Per il conferimento delle funzioni di cui all'articolo 10, comma 8, è richiesto il conseguimento almeno della terza valutazione di professionalità.
5. Per il conferimento delle funzioni di cui all'articolo 10, commi 5, 6, 9 e 11, è richiesto il conseguimento almeno della quarta valutazione di professionalità, salvo quanto previsto dal comma 14 del presente articolo. Resta fermo quanto previsto dall'articolo 76-bis dell'ordinamento giudiziario, di cui al regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, e successive modificazioni.
6. Per il conferimento delle funzioni di cui all'articolo 10, comma 10, è richiesto il conseguimento almeno della terza valutazione di professionalità.
7. Per il conferimento delle funzioni di cui all'articolo 10, commi 12, 13 e 14, è richiesto il conseguimento almeno della quinta valutazione di professionalità.
8. Per il conferimento delle funzioni di cui all'articolo 10, comma 15, è richiesto il conseguimento almeno della sesta valutazione di professionalità.
9. Per il conferimento delle funzioni di cui all'articolo 10, comma 16, è richiesto il conseguimento almeno della settima valutazione di professionalità.
10. Per il conferimento delle funzioni di cui all'articolo 10, commi 7, 8, 9, 10 e 11, oltre agli elementi desunti attraverso le valutazioni di cui all'articolo 11, commi 3 e 5, sono specificamente valutate le pregresse esperienze di direzione, di organizzazione, di collaborazione e di coordinamento investigativo nazionale, con particolare riguardo ai risultati conseguiti, i corsi di formazione in materia organizzativa e gestionale frequentati nonché ogni altro elemento, acquisito anche al di fuori del servizio in magistratura, che evidenzi l'attitudine direttiva.
11. Per il conferimento delle funzioni di cui all'articolo 10, commi 14, 15 e 16, oltre agli elementi desunti attraverso le valutazioni di cui all'articolo 11, commi 3 e 5, il magistrato, alla data della vacanza del posto da coprire, deve avere svolto funzioni di legittimità per almeno quattro anni; devono essere, inoltre, valutate specificamente le pregresse esperienze di direzione, di organizzazione, di collaborazione e di coordinamento investigativo nazionale, con particolare riguardo ai risultati conseguiti, i corsi di formazione in materia organizzativa e gestionale frequentati anche prima dell'accesso alla magistratura nonché ogni altro elemento che possa evidenziare la specifica attitudine direttiva.
12. Ai fini di quanto previsto dai commi 10 e 11, l'attitudine direttiva è riferita alla capacità di organizzare, di programmare e di gestire l'attività e le risorse in rapporto al tipo, alla condizione strutturale dell'ufficio e alle relative dotazioni di mezzi e di personale; è riferita altresì alla propensione all'impiego di tecnologie avanzate, nonché alla capacità di valorizzare le attitudini dei magistrati e dei funzionari, nel rispetto delle individualità e delle autonomie istituzionali, di operare il controllo di gestione sull'andamento generale dell'ufficio, di ideare, programmare e realizzare, con tempestività, gli adattamenti organizzativi e gestionali e di dare piena e compiuta attuazione a quanto indicato nel progetto di organizzazione tabellare.
13. Per il conferimento delle funzioni di cui all'articolo 10, comma 6, oltre al requisito di cui al comma 5 del presente articolo ed agli elementi di cui all'articolo 11, comma 3, deve essere valutata anche la capacità scientifica e di analisi delle norme; tale requisito è oggetto di valutazione da parte di una apposita commissione nominata dal Consiglio superiore della magistratura. La commissione è composta da cinque membri, di cui tre scelti tra magistrati che hanno conseguito almeno la quarta valutazione di professionalità e che esercitano o hanno esercitato funzioni di legittimità per almeno due anni, un professore universitario ordinario designato dal Consiglio universitario nazionale ed un avvocato abilitato al patrocinio innanzi alle magistrature superiori designato dal Consiglio nazionale forense. I componenti della commissione durano in carica due anni e non possono essere immediatamente confermati nell'incarico.
14. In deroga a quanto previsto al comma 5, per il conferimento delle funzioni di legittimità, limitatamente al 10 per cento dei posti vacanti, è prevista una procedura valutativa riservata ai magistrati che hanno conseguito la seconda o la terza valutazione di professionalità in possesso di titoli professionali e scientifici adeguati. Si applicano per il procedimento i commi 13, 15 e 16. Il conferimento delle funzioni di legittimità per effetto del presente comma non produce alcun effetto sul trattamento giuridico ed economico spettante al magistrato, né sulla collocazione nel ruolo di anzianità o ai fini del conferimento di funzioni di merito.
15. L'organizzazione della commissione di cui al comma 13, i criteri di valutazione della capacità scientifica e di analisi delle norme ed i compensi spettanti ai componenti sono definiti con delibera del Consiglio superiore della magistratura, tenuto conto del limite massimo costituito dai due
terzi del compenso previsto per le sedute di commissione per i componenti del medesimo Consiglio. La commissione, che delibera con la presenza di almeno tre componenti, esprime parere motivato unicamente in ordine alla capacità scientifica e di analisi delle norme.
16. La commissione del Consiglio superiore della magistratura competente per il conferimento delle funzioni di legittimità, se intende discostarsi dal parere espresso dalla commissione di cui al comma 13, è tenuta a motivare la sua decisione.
17. Le spese per la commissione di cui al comma 13 non devono comportare nuovi oneri a carico del bilancio dello Stato, né superare i limiti della dotazione finanziaria del Consiglio superiore della magistratura».
4. L'articolo 13 del citato decreto legislativo n. 160 del 2006 è sostituito dal seguente:
«Art. 13. - (Attribuzione delle funzioni e passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa). - 1. L'assegnazione di sede, il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti, il conferimento delle funzioni semidirettive e direttive e l'assegnazione al relativo ufficio dei magistrati che non hanno ancora conseguito la prima valutazione sono disposti dal Consiglio superiore della magistratura con provvedimento motivato, previo parere del consiglio giudiziario.
2. I magistrati ordinari al termine del tirocinio non possono essere destinati a svolgere le funzioni requirenti, giudicanti monocratiche penali o di giudice per le indagini preliminari o di giudice dell'udienza preliminare, anteriormente al conseguimento della prima valutazione di professionalità.
3. Il passaggio da funzioni giudicanti a funzioni requirenti, e viceversa, non è consentito all'interno dello stesso distretto, né all'interno di altri distretti della stessa regione, né con riferimento al capoluogo del distretto di corte di appello determinato ai sensi dell'articolo 11 del codice di procedura penale in relazione al distretto nel quale il magistrato presta servizio all'atto del mutamento di funzioni. Il passaggio di cui al presente comma può essere richiesto dall'interessato, per non più di quattro volte nell'arco dell'intera carriera, dopo aver svolto almeno cinque anni di servizio continuativo nella funzione esercitata ed è disposto a seguito di procedura concorsuale, previa partecipazione ad un corso di qualificazione professionale, e subordinatamente ad un giudizio di idoneità allo svolgimento delle diverse funzioni, espresso dal Consiglio superiore della magistratura previo parere del consiglio giudiziario. Per tale giudizio di idoneità il consiglio giudiziario deve acquisire le osservazioni del presidente della corte di appello o del procuratore generale presso la medesima corte a seconda che il magistrato eserciti funzioni giudicanti o requirenti. Il presidente della corte di appello o il procuratore generale presso la stessa corte, oltre agli elementi forniti dal capo dell'ufficio, possono acquisire anche le osservazioni del presidente del consiglio dell'ordine degli avvocati e devono indicare gli elementi di fatto sulla base dei quali hanno espresso la valutazione di idoneità. Per il passaggio dalle funzioni giudicanti di legittimità alle funzioni requirenti di legittimità, e viceversa, le disposizioni del secondo e terzo periodo si applicano sostituendo al consiglio giudiziario il Consiglio direttivo della Corte di cassazione, nonché sostituendo al presidente della corte d'appello e al procuratore generale presso la medesima, rispettivamente, il primo presidente della Corte di cassazione e il procuratore generale presso la medesima.
4. Ferme restando tutte le procedure previste dal comma 3, il solo divieto di passaggio da funzioni giudicanti a funzioni requirenti, e viceversa, all'interno dello stesso distretto, all'interno di altri distretti della stessa regione e con riferimento al capoluogo del distretto di corte d'appello determinato ai sensi dell'articolo 11 del codice di procedura penale in relazione al distretto nel quale il magistrato presta servizio all'atto del mutamento di funzioni,
non si applica nel caso in cui il magistrato che chiede il passaggio a funzioni requirenti abbia svolto negli ultimi cinque anni funzioni esclusivamente civili o del lavoro ovvero nel caso in cui il magistrato chieda il passaggio da funzioni requirenti a funzioni giudicanti civili o del lavoro in un ufficio giudiziario diviso in sezioni, ove vi siano posti vacanti, in una sezione che tratti esclusivamente affari civili o del lavoro. Nel primo caso il magistrato non può essere destinato, neppure in qualità di sostituto, a funzioni di natura civile o miste prima del successivo trasferimento o mutamento di funzioni. Nel secondo caso il magistrato non può essere destinato, neppure in qualità di sostituto, a funzioni di natura penale o miste prima del successivo trasferimento o mutamento di funzioni. In tutti i predetti casi il tramutamento di funzioni può realizzarsi soltanto in un diverso circondario ed in una diversa provincia rispetto a quelli di provenienza. Il tramutamento di secondo grado può avvenire soltanto in un diverso distretto rispetto a quello di provenienza. La destinazione alle funzioni giudicanti civili o del lavoro del magistrato che abbia esercitato funzioni requirenti deve essere espressamente indicata nella vacanza pubblicata dal Consiglio superiore della magistratura e nel relativo provvedimento di trasferimento.
5. Per il passaggio da funzioni giudicanti a funzioni requirenti, e viceversa, l'anzianità di servizio è valutata unitamente alle attitudini specifiche desunte dalle valutazioni di professionalità periodiche.
6. Le limitazioni di cui al comma 3 non operano per il conferimento delle funzioni di legittimità di cui all'articolo 10, commi 15 e 16, nonché, limitatamente a quelle relative alla sede di destinazione, anche per le funzioni di legittimità di cui ai commi 6 e 14 dello stesso articolo 10, che comportino il mutamento da giudicante a requirente e viceversa.
7. Le disposizioni di cui al comma 3 si applicano ai magistrati in servizio nella provincia autonoma di Bolzano relativamente al solo circondario».
5. All'articolo 19 del citato decreto legislativo n. 160 del 2006 sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, le parole: «il medesimo incarico» sono sostituite dalle seguenti: «nella stessa posizione tabellare o nel medesimo gruppo di lavoro»; le parole: «per un periodo massimo di dieci anni» sono sostituite dalle seguenti: «per un periodo stabilito dal Consiglio superiore della magistratura con proprio regolamento tra un minimo di cinque e un massimo di dieci anni a seconda delle differenti funzioni»; le parole da: «con facoltà di proroga» fino alla fine del comma sono sostituite dalle seguenti: «; il Consiglio superiore può disporre la proroga dello svolgimento delle medesime funzioni limitatamente alle udienze preliminari già iniziate e per i procedimenti penali per i quali sia stato già dichiarato aperto il dibattimento, e per un periodo non superiore a due anni»;
b) al comma 2, le parole: «, nonché nel corso del biennio di cui al comma 2,» sono soppresse;
c) dopo il comma 2 è aggiunto il seguente:
«2-bis. Il magistrato che, alla scadenza del periodo massimo di permanenza, non abbia presentato domanda di trasferimento ad altra funzione all'interno dell'ufficio o ad altro ufficio è assegnato ad altra posizione tabellare o ad altro gruppo di lavoro con provvedimento del capo dell'ufficio immediatamente esecutivo. Se ha presentato domanda almeno sei mesi prima della scadenza del termine, può rimanere nella stessa posizione fino alla decisione del Consiglio superiore della magistratura e, comunque, non oltre sei mesi dalla scadenza del termine stesso».
6. Dopo l'articolo 34 del citato decreto legislativo n. 160 del 2006 è inserito il seguente:
«Art. 34-bis. - (Limite di età per il conferimento di funzioni semidirettive). - 1. Le funzioni semidirettive di cui all'articolo
10, commi 7, 8 e 9, possono essere conferite esclusivamente ai magistrati che, al momento della data della vacanza del posto messo a concorso, assicurano almeno quattro anni di servizio prima della data di collocamento a riposo prevista dall'articolo 16, comma 1-bis, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 503, e hanno esercitato la relativa facoltà.
2. Ai magistrati che non assicurano il periodo di servizio di cui al comma 1 possono essere conferite funzioni semidirettive unicamente nel caso di conferma ai sensi dell'articolo 46, comma 1».
7. L'articolo 35 del citato decreto legislativo n. 160 del 2006 è sostituito dal seguente:
«Art. 35. - (Limiti di età per il conferimento di funzioni direttive). - 1. Le funzioni direttive di cui all'articolo 10, commi da 10 a 14, possono essere conferite esclusivamente ai magistrati che, al momento della data della vacanza del posto messo a concorso, assicurano almeno quattro anni di servizio prima della data di collocamento a riposo prevista dall'articolo 16, comma 1-bis, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 503, e hanno esercitato la relativa facoltà.
2. Ai magistrati che non assicurano il periodo di servizio di cui al comma 1 non possono essere conferite funzioni direttive se non nell'ipotesi di conferma per un'ulteriore sola volta dell'incarico già svolto, di cui all'articolo 45».
8. All'articolo 36, comma 1, del citato decreto legislativo n. 160 del 2006, le parole: «degli incarichi direttivi di cui agli articoli 32, 33 e 34» sono sostituite dalle seguenti: «delle funzioni direttive di cui all'articolo 10, commi da 11 a 16,»; le parole: «pari a quello della sospensione ingiustamente subita e del» sono sostituite dalle seguenti: «commisurato al» e le parole: «cumulati fra loro» sono sostituite dalle seguenti: «, comunque non oltre settantacinque anni di età».
9. L'articolo 45 del citato decreto legislativo n. 160 del 2006 è sostituito dal seguente:
«Art. 45. - (Temporaneità delle funzioni direttive). - 1. Le funzioni direttive di cui all'articolo 10, commi da 10 a 16, hanno natura temporanea e sono conferite per la durata di quattro anni, al termine dei quali il magistrato può essere confermato, per un'ulteriore sola volta, per un eguale periodo a seguito di valutazione, da parte del Consiglio superiore della magistratura, dell'attività svolta. In caso di valutazione negativa, il magistrato non può partecipare a concorsi per il conferimento di altri incarichi direttivi per cinque anni.
2. Alla scadenza del termine di cui al comma 1, il magistrato che ha esercitato funzioni direttive, in assenza di domanda per il conferimento di altra funzione, ovvero in ipotesi di reiezione della stessa, è assegnato alle funzioni non direttive nel medesimo ufficio, anche in soprannumero, da riassorbire con la prima vacanza.
3. All'atto della presa di possesso da parte del nuovo titolare della funzione direttiva, il magistrato che ha esercitato la relativa funzione, se ancora in servizio presso il medesimo ufficio, resta comunque provvisoriamente assegnato allo stesso, nelle more delle determinazioni del Consiglio superiore della magistratura, con funzioni né direttive né semidirettive».
10. L'articolo 46 del citato decreto legislativo n. 160 del 2006 è sostituito dal seguente:
«Art. 46. - (Temporaneità delle funzioni semidirettive). - 1. Le funzioni semidirettive di cui all'articolo 10, commi 7, 8 e 9, hanno natura temporanea e sono conferite per un periodo di quattro anni, al termine del quale il magistrato può essere confermato per un eguale periodo a seguito di valutazione, da parte del Consiglio superiore della magistratura, dell'attività svolta. In caso di valutazione negativa il magistrato non può partecipare a concorsi per il conferimento di altri incarichi semidirettivi e direttivi per cinque anni.
2. Il magistrato, al momento della scadenza del secondo quadriennio, calcolata dal giorno di assunzione delle funzioni, anche se il Consiglio superiore della magistratura non ha ancora deciso in ordine ad una sua eventuale domanda di assegnazione ad altre funzioni o ad altro ufficio, o in caso di mancata presentazione della domanda stessa, torna a svolgere le funzioni esercitate prima del conferimento delle funzioni semidirettive, anche in soprannumero, da riassorbire con la prima vacanza, nello stesso ufficio o, a domanda, in quello in cui prestava precedentemente servizio».
11. La tabella relativa alla magistratura ordinaria allegata alla legge 19 febbraio 1981, n. 27, è sostituita dalla tabella A allegata alla presente legge.
12. L'articolo 51 del citato decreto legislativo n. 160 del 2006 è sostituito dal seguente:
«Art. 51. - (Trattamento economico). - 1. Le somme indicate sono quelle derivanti dalla applicazione degli adeguamenti economici triennali fino alla data del 1o gennaio 2006. Continuano ad applicarsi tutte le disposizioni in materia di progressione stipendiale dei magistrati ordinari e, in particolare, la legge 6 agosto 1984, n. 425, l'articolo 50, comma 4, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, l'adeguamento economico triennale di cui all'articolo 24, commi 1 e 4, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, della legge 2 aprile 1979, n. 97, e della legge 19 febbraio 1981, n. 27, e la progressione per classi e scatti, alle scadenze temporali ivi descritte e con decorrenza economica dal primo giorno del mese in cui si raggiunge l'anzianità prevista; il trattamento economico previsto dopo tredici anni di servizio dalla nomina è corrisposto solo se la terza valutazione di professionalità è stata positiva; nelle ipotesi di valutazione non positiva o negativa detto trattamento compete solo dopo la nuova valutazione, se positiva, e dalla scadenza del periodo di cui all'articolo 11, commi 10, 11 e 12, del presente decreto».
13. L'articolo 52 del citato decreto legislativo n. 160 del 2006 è sostituito dal seguente:
«Art. 52. - (Ambito di applicazione) - 1. Il presente decreto disciplina esclusivamente la magistratura ordinaria, nonché, fatta eccezione per il capo I, quella militare in quanto compatibile».
14. L'articolo 53 del citato decreto legislativo n. 160 del 2006 è abrogato.
Tabella A
(Articolo 2, comma 11)
«MAGISTRATURA ORDINARIA
QUALIFICA | STIPENDIO ANNUO LORDO |
Magistrato con funzioni direttive apicali giudicanti di legittimità (Primo presidente della Corte di cassazione) | euro 78.474,39 |
Magistrato con funzioni direttive apicali requirenti di legittimità (Procuratore generale presso la Corte di cassazione) | » 75.746,26 |
Magistrati con funzioni direttive superiori di legittimità (Presidente aggiunto e Procuratore generale aggiunto presso la Corte di cassazione, Presidente del Tribunale superiore delle acque pubbliche) | » 73.018,13 |
Magistrati ordinari alla settima valutazione di professionalità | » 66.470,60 |
Magistrati ordinari dalla quinta valutazione di professionalità | » 56.713,83 |
Magistrati ordinari dopo un anno dalla terza valutazione di professionalità | » 50.521,10 |
Magistrati ordinari dalla prima valutazione di professionalità | » 44.328,37 |
Magistrati ordinari | » 31.940,23 |
Magistrati ordinari in tirocinio | » 22.766,71 |
».
PROPOSTE EMENDATIVE RIFERITE ALL'ARTICOLO 2 DEL DISEGNO DI LEGGE
ART. 2.
(Modifiche agli articoli da 10 a 53 del decreto legislativo 5 aprile 2006, n. 160).
Sopprimerlo.
*2. 400. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Sopprimerlo.
*2. 1. Consolo, Bongiorno, Contento, Siliquini.
Sopprimerlo.
*2. 302. Mazzoni, Romano, Vietti.
Sopprimere il comma 1
**2. 4. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Sopprimere il comma 1.
**2. 6. Lussana.
Al comma 1, capoverso, comma 1, sostituire le parole: sono distinti secondo le funzioni esercitate con le seguenti: si distinguono in magistrati giudicanti e magistrati requirenti.
2. 3. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 1, capoverso, comma 2, secondo periodo, dopo le parole: Le funzioni requirenti sono: di primo grado aggiungere le seguenti:, di coordinamento di primo grado.
Conseguentemente, al medesimo capoverso, comma 3, aggiungere, in fine, le parole:; le funzioni requirenti di coordinamento di primo grado sono quelle di sostituto presso la Procura nazionale antimafia.
2. 115. Vitali.
Al comma 1, capoverso, comma 2, secondo periodo, dopo le parole: e semidirettive di secondo grado aggiungere le seguenti: e semidirettive di coordinamento di secondo grado
Conseguentemente, dopo il comma 7, aggiungere il seguente:
7-bis. Le funzioni semidirettive requirenti di coordinamento di secondo grado sono quelle di procuratore aggiunto presso la Procura nazionale antimafia.
2. 116. Vitali.
Al comma 1, capoverso, comma 11, primo periodo, dopo le parole: di cui all'articolo 1 aggiungere le seguenti:, comma 1,
2. 5. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Sopprimere il comma 2.
2. 7. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 2, capoverso, comma 1, aggiungere, in fine, le parole: e, successivamente, ogni sei anni.
2. 8. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 2, capoverso, sostituire il comma 2 con i seguenti:
2. La valutazione di professionalità è svolta da apposita commissione composta da quattro magistrati in servizio con almeno venti anni di esercizio effettivo della funzione, da un magistrato a riposo da non più di due anni e da due professori universitari di prima fascia in materie giuridiche, nominati dal Consiglio superiore della magistratura.
2-bis. La commissione procede alla valutazione di professionalità assumendo le informazioni disponibili presso il Consiglio superiore della magistratura riguardo il singolo magistrato e sulla base di specifica relazione del Consiglio giudiziario, inviata entro 60 giorni dalla richiesta.
2-ter. La relazione di cui al comma precedente, si basa sui seguenti elementi:
a) capacità del magistrato, riferita alla preparazione giuridica e al relativo grado di aggiornamento, e riferita, secondo le funzioni esercitate, alle metodologie di analisi delle questioni da risolvere, al possesso delle tecniche di argomentazione e di valutazione delle prove, alla conoscenza e padronanza delle tecniche di indagine ovvero alla conduzione dell'udienza da parte di chi la dirige o la presiede, all'idoneità a utilizzare, dirigere e controllare l'apporto dei collaboratori e degli ausiliari;
b) produttività del magistrato, numero e tipologia dei procedimenti trattati e relativi esiti, valutati anche in relazione ai differenti gradi di giudizio;
c) le spese di giustizia sostenute in relazione alle attività processuali disposte o svolte dal magistrato nel periodo oggetto di valutazione;
d) laboriosità del magistrato, riferita al numero e alla qualità degli affari trattati secondo rapporti di reciproca coerenza adeguati al tipo di ufficio e alla sua condizione organizzativa e strutturale, ai tempi di smaltimento dei lavoro, nonché all'eventuale attività di collaborazione svolta all'interno dell'ufficio anche in relazione al tirocinio dei magistrati, ordinari od onorari, e alle modalità di assolvimento degli incarichi loro conferiti, tenuto anche conto degli standard di rendimento individuati dal Consiglio superiore della magistratura, in relazione agli specifici settori di attività e alle specializzazioni;
e) diligenza del magistrato, riferita all'assiduità e puntualità nella presenza in ufficio, nelle udienze e nei giorni stabiliti o comunque necessari per l'adeguato espletamento del servizio, rilevata attraverso la firma del magistrato su apposito registro tenuto dal Capo dell'ufficio giudiziario; riferita inoltre al rispetto dei termini per l'emissione, la redazione, il deposito di provvedimenti o comunque per il compimento di attività giudiziarie, nonché alla partecipazione alle riunioni svolte ai sensi dell'articolo 47-quater dell'ordinamento giudiziario, di cui al regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, per la discussione e l'approfondimento delle innovazioni legislative;
f) l'impegno, riferito alla disponibilità di sostituzioni di magistrati assenti e alla frequenza di corsi di aggiornamento organizzati dalla Scuola superiore della magistratura; nella valutazione dell'impegno rileva, inoltre, la collaborazione alla soluzione dei problemi di tipo organizzativo e giuridico.
2-quater. La valutazione di professionalità riguarda anche l'attitudine alla dirigenza, che è riferita alla capacità di organizzare, di programmare e di gestire l'attività e le risorse in rapporto al tipo, alla condizione strutturale dell'ufficio e elle relative dotazioni di mezzi e di personale; è riferita altresì alla propensione all'impiego di tecnologie avanzate nonché alla capacità di valorizzare le attitudini dei magistrati e dei funzionari, nel rispetto delle individualità e delle autonomie istituzionali, di operare il controllo amministrativo e di gestione sull'andamento generale dell'ufficio, di ideare, programmare e realizzare, con tempestività, gli adattamenti organizzativi e gestionali e di dare piena e compiuta attuazione a quanto indicato nel progetto di organizzazione
tabellare. La valutazione deve tenere conto delle esperienze direttive e semidirettive anteriori e dei risultati conseguiti, dello svolgimento di una pluralità di funzioni giudiziarie, delle modalità di adempimento delle stesse, dei risultati ottenuti o degli obiettivi conseguiti in relazione agli incarichi svolti e alle esperienze anche precedenti all'ingresso nella magistratura, della frequenza di corsi di formazione per la dirigenza e di ogni altra esperienza che possa essere ritenuta significativa, ivi compresa l'organizzazione del proprio lavoro in relazione ai risultati conseguiti.
2-quinquies. Ai fini della valutazione di professionalità si tiene conto altresì dei seguenti elementi:
a) la relazione del magistrato sul lavoro svolto nel quadriennio unitamente a quanto altro egli ritenga utile, ivi compresa la copia di atti e provvedimenti che il magistrato ritiene di sottoporre ad esame;
b) le statistiche del lavoro svolto e la comparazione con quelle degli altri magistrati dei medesimo distretto, secondo i criteri stabiliti nei provvedimenti di cui al comma 3;
c) gli atti e i provvedimenti redatti dal magistrato e i verbali delle udienze alle quali il magistrato abbia partecipato, scelti a campione sulla base di criteri oggettivi stabiliti al termine di ciascun anno con i provvedimenti di cui al comma 3, se non già acquisiti;
d) l'indicazione degli incarichi giudiziari ed extragiudiziari svolti dal magistrato nel periodo valutato con l'indicazione dell'impegno concreto che gli stessi hanno comportato;
e) il rapporto e le segnalazioni provenienti dai capi degli uffici, i quali devono tenere conto delle situazioni specifiche rappresentate da terzi nonché delle segnalazioni eventualmente pervenute dal consiglio dell'ordine degli avvocati, sempre che si riferiscano a fatti specifici incidenti in modo negativo sulla professionalità, con particolare riguardo alle situazioni concrete e oggettive di esercizio non indipendente della funzione e ai comportamenti che denotino evidente mancanza di equilibrio. II rapporto del capo dell'ufficio è trasmesso al consiglio giudiziario dal presidente della corte di appello o dal procuratore generale presso la medesima corte, titolari del potere-dovere di sorveglianza, con le loro eventuali considerazioni.
Conseguentemente:
al medesimo capoverso:
sostituire i commi da 6 a 11 con i seguenti:
6. Sulla base delle acquisizioni di cui ai commi 4 e 5 il consiglio giudiziario predispone una relazione che trasmette entro sessanta giorni alla commissione unitamente alla documentazione e ai verbali delle audizioni.
7. Il magistrato, entro dieci giorni dalla notifica della relazione del consiglio giudiziario, può far pervenire alla commissione le proprie osservazioni e chiedere di essere ascoltato personalmente.
8. La commissione procede alla valutazione di professionalità sulla base della relazione predisposta dal consiglio giudiziario e della relativa documentazione, nonché sulla base delle informazioni disponibili presso il Consiglio superiore della magistratura; può anche assumere ulteriori elementi di conoscenza.
9. Il giudizio di professionalità è «positivo» quando la valutazione risulta sufficiente in relazione a ciascuno dei parametri di cui ai commi 2 e seguenti; è «non positivo» quando la valutazione evidenzia carenze in relazione a uno o più dei medesimi parametri; è «negativo» quando la valutazione evidenzia carenze gravi in relazione a due o più dei suddetti parametri, o il perdurare di carenze in uno o più parametri richiamati quando l'ultimo giudizio sia stato «non positivo».
10. Se il giudizio è «non positivo», la commissione procede a nuova valutazione di professionalità dopo un anno, acquisendo
relazione dal consiglio giudiziario; in tal caso il nuovo trattamento economico o l'aumento periodico di stipendio sono dovuti solo a decorrere dalla scadenza dell'anno se il nuovo giudizio è positivo. Nel corso dell'anno antecedente alla nuova valutazione non può essere autorizzato lo svolgimento di incarichi extragiudiziari.
11. Se il giudizio è «negativo», il magistrato è sottoposto a nuova valutazione di professionalità dopo un biennio da parte di una nuova commissione, diversa da quella che ha emesso il precedente giudizio.
La commissione può disporre che il magistrato partecipi ad uno o più corsi di riqualificazione professionale in rapporto alle specifiche carenze di professionalità riscontrate; può anche assegnare il magistrato, previa sua audizione, a una diversa funzione nella medesima sede o escluderlo, fino alla successiva valutazione, dalla possibilità di accedere a incarichi direttivi o semidirettivi o a funzioni specifiche. Nel corso dei biennio antecedente alla nuova valutazione non può essere autorizzato lo svolgimento di incarichi extragiudiziari;
sopprimere il comma 13;
al comma 15, primo periodo, sostituire le parole da : dal Consiglio superiore della magistratura fino a: della giustizia con le seguenti: dalla commissione con provvedimento motivato e trasmesso Consiglio superiore della magistratura e al Ministro della giustizia e trasmesso;
al comma 16, secondo periodo, sostituire le parole: dal Consiglio superiore della magistratura con le parole: dalla commissione.
sopprimere il comma 4.
2. 9. Lussana.
Al comma 2, capoverso, comma 2, alinea, primo periodo, sostituire le parole da: La valutazione di professionalità a: delle prove con le seguenti: La valutazione di professionalità riferita a periodi in cui il magistrato ha svolto funzioni giudicanti o requirenti non può riguardare l'attività di interpretazione di norme di diritto, né quella di valutazione del fatto e delle prove, salvo che risulti un errore grave e palesemente inescusabile.
2. 10. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 2, capoverso, comma 2, alinea, secondo periodo, sostituire le parole da: riferita a periodi fino alla fine del periodo, con le seguenti: è riferita a periodi in cui il magistrato ha svolto funzioni giudicanti o requirenti.
2. 11. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 2, capoverso, comma 2, lettera a), sostituire le parole: degli affari nelle successive fasi del procedimento e del giudizio con le seguenti: delle richieste e dei provvedimenti emessi nelle fasi del procedimento e nei gradi del giudizio.
2. 117. Vitali.
Al comma 2, capoverso, comma 2, lettera b), sopprimere le parole: tenuto anche conto degli standard di rendimento individuati dal Consiglio superiore della magistratura.
*2. 12. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 2, capoverso, comma 2, lettera b) sopprimere le parole:, tenuto anche conto degli standard di rendimento individuati dal Consiglio superiore della magistratura,
*2. 13. Consolo, Contento, Siliquini, Bongiorno.
Al comma 2, capoverso, comma 3, sostituire l'alinea con la seguente: Il Governo, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, è delegato ad adottare, su proposta del Ministro della giustizia, un decreto legislativo per disciplinare gli elementi in base ai quali devono essere espresse le valutazioni dei Consigli giudiziari, i parametri per consentire l'omogeneità delle valutazioni, la documentazione che i capi degli uffici devono trasmettere ai consigli giudiziari entro il mese di febbraio di ciascun anno. In particolare i principi ed i criteri direttivi per l'esercizio della delega sono così individuati:
Conseguentemente, dopo il comma 3, aggiungere il seguente:
3-bis. Lo schema di decreto adottato nell'esercizio della delega è trasmesso al Senato della Repubblica ed alla Camera dei deputati, ai fini dell'espressione dei pareri da parte delle Commissioni parlamentari competenti per materia, che sono resi entro il termine di sessanta giorni dalla data di trasmissione.
**2. 14. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 2, capoverso, comma 3, sostituire l'alinea con la seguente: Il Governo, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, è delegato ad adottare, su proposta del Ministro della giustizia, un decreto legislativo per disciplinare gli elementi in base ai quali devono essere espresse le valutazioni dei Consigli giudiziari, i parametri per consentire l'omogeneità delle valutazioni, la documentazione che i capi degli uffici devono trasmettere ai consigli giudiziari entro il mese di febbraio di ciascun anno. In particolare i principi ed i criteri direttivi per l'esercizio della delega sono così individuati:
Conseguentemente, dopo il comma 3, aggiungere il seguente:
3-bis. Lo schema di decreto adottato nell'esercizio della delega è trasmesso al Senato della Repubblica ed alla Camera dei deputati, ai fini dell'espressione dei pareri da parte delle Commissioni parlamentari competenti per materia, che sono resi entro il termine di sessanta giorni dalla data di trasmissione.
**2. 15. Lussana.
Al comma 2, capoverso, comma 4, lettera b), sopprimere le parole: ivi compresa la copia fino alla fine della lettera.
2. 118. Vitali.
Al comma 2, capoverso, comma 4, lettera c), sostituire la parola: ufficio con la seguente: distretto.
*2. 18. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 2, capoverso, comma 4, lettera c), sostituire la parola: ufficio con la seguente: distretto.
*2. 19. Lussana.
Al comma 2, capoverso, comma 4, dopo la lettera c) aggiungere la seguente:
c-bis) le spese di giustizia sostenute in relazione alle attività processuali disposte o svolte dal magistrato nel periodo oggetto di valutazione;.
**2. 20. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 2, capoverso, comma 4, dopo la lettera c) aggiungere la seguente:
c-bis) le spese di giustizia sostenute in relazione alle attività processuali disposte o svolte dal magistrato nel periodo oggetto di valutazione;
**2. 21. Lussana.
Al comma 2, capoverso, comma 4, dopo la lettera c) aggiungere la seguente:
c-bis) le spese di giustizia sostenute in relazione alle attività processuali disposte o svolte dal magistrato nel periodo oggetto di valutazione;
**2. 303. Mazzoni, Romano, Vietti.
Al comma 2, capoverso, comma 4, sopprimere la lettera d).
2. 22. Consolo, Siliquini, Bongiorno, Contento.
Al comma 2, capoverso, comma 4, sostituire la lettera d) con la seguente:
d) i parametri oggettivi per la valutazione di professionalità di cui al comma 2;.
*2. 23. Consolo, Bongiorno, Contento, Siliquini.
Al comma 2, capoverso, comma 4, sostituire la lettera d) con la seguente:
d) i parametri oggettivi per la valutazione di professionalità di cui al comma 2;.
*2. 304. Mazzoni, Romano, Vietti.
Al comma 2, capoverso, comma 9, sostituire le parole: evidenzia carenze in relazione con le parole: evidenzia carenze gravi in relazione.
2. 26. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 2, capoverso, comma 9, sostituire le parole: carenze gravi in relazione a due o più con le seguenti: carenze gravi in relazione a uno o più.
2. 27. Consolo, Contento, Siliquini, Bongiorno.
Al comma 2, capoverso, comma 10, dopo il primo periodo, aggiungere il seguente: La nuova valutazione può concludersi unicamente con un giudizio «positivo» o «negativo».
Conseguentemente, al medesimo capoverso, comma 11, dopo il secondo periodo, aggiungere il seguente: La nuova valutazione può concludersi unicamente con un giudizio «positivo» o «negativo».
2. 319. Consolo, Siliquini, Bongiorno, Contento.
Al comma 2, capoverso, comma 11, primo periodo, sostituire le parole: dopo un biennio con le parole: dopo un anno.
Conseguentemente, al medesimo capoverso:
comma 11, terzo periodo, sostituire le parole: del biennio antecedente con le seguenti: dell'anno antecedente.
comma 12, secondo periodo, sostituire le parole: del biennio con le seguenti: dell'anno;
2. 28. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 2, capoverso, comma 11, secondo periodo, sostituire le parole da: anche assegnare fino a: escluderlo con le seguenti: escludere il magistrato, previa sua audizione,
2. 31. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 2, capoverso, sopprimere il comma 12.
2. 32. Lussana.
Al comma 2, capoverso, sopprimere il comma 13.
2. 33. Lussana.
Al comma 2, capoverso, comma 13, dopo le parole: giudizio negativo aggiungere le seguenti:, anche non successivo.
2. 34. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 2, capoverso, comma 13, dopo le parole: giudizio negativo aggiungere le seguenti:, ovvero un terzo giudizio non positivo.
2. 35. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 2, capoverso, comma 13, sostituire le parole: il magistrato stesso è dispensato dal servizio con le seguenti: si fa luogo alla cessazione del rapporto di impiego del magistrato stesso.
2. 36. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 2, capoverso, comma 13, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Il provvedimento è ricorribile innanzi al Tribunale amministrativo.
2. 37. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 2, capoverso, comma 15, primo periodo, dopo le parole: Ministro della giustizia che aggiungere le seguenti:, previa eventuale verifica.
2. 38. Consolo, Bongiorno, Contento, Siliquini.
Al comma 2, capoverso, comma 15, dopo il primo periodo, aggiungere il seguente: In caso di contraddizione tra motivazione e giudizio espresso, il Ministro della giustizia può chiedere al Consiglio Superiore della magistratura di comunicare, entro trenta giorni, ulteriori motivazioni.
*2. 39. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 2, capoverso, comma 15, dopo il primo periodo, aggiungere il seguente: In caso di contraddizione tra motivazione e giudizio espresso, il Ministro della giustizia può chiedere al Consiglio Superiore della magistratura di comunicare, entro trenta giorni, ulteriori motivazioni.
*2. 40. Lussana.
Al comma 2, capoverso, dopo il comma 16, aggiungere il seguente:
16-bis. Il Ministro della giustizia, con cadenza annuale, presenta alle Camere una relazione sull'efficacia del metodo di valutazione dei magistrati da parte del Consiglio superiore della magistratura e sui relativi esiti.
2. 313. Pecorella, Gelmini, Laurini.
Al comma 2, capoverso, comma 17, sostituire le parole da: si fa fronte fino alla fine del comma con le seguenti: si provvede nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie già previste a legislazione vigente.
*2. 314. Pecorella, Gelmini, Laurini.
Al comma 2, capoverso, comma 17, sostituire le parole da: si fa fronte fino alla fine del comma con le seguenti: si provvede nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie già previste a legislazione vigente.
*2. 315. Contento.
Sopprimere il comma 3.
**2. 41. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Sopprimere il comma 3.
**2. 42. Lussana.
Sopprimere il comma 3.
**2. 305. Mazzoni, Romano, Vietti.
Al comma 3, capoverso, comma 1, primo periodo, sostituire le parole: per soli titoli con le seguenti: per titoli, nonché attraverso un colloquio orale.
2. 43. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 3, capoverso, comma 1, sopprimere il secondo periodo.
*2. 44. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 3, capoverso, comma 1, sopprimere il secondo periodo.
*2. 45. Consolo, Contento, Siliquini, Bongiorno.
Al comma 3, capoverso, comma 1, sopprimere il secondo periodo.
*2. 101. Mazzoni, Romano, Vietti.
Al comma 3, capoverso, comma 1, sopprimere il secondo periodo.
*2. 306. Lussana.
Al comma 3, capoverso, comma 5, primo periodo, sopprimere le parole: salvo quanto previsto dal comma 14 del presente articolo.
2. 46. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 3, capoverso, comma 10, dopo le parole: con particolare riguardo ai risultati conseguiti, aggiungere le seguenti: l'aver prestato servizio in sedi disagiate, l'aver prestato servizio in più sedi giudiziarie.
2. 47. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 3, capoverso, comma 10, aggiungere, in fine, le parole: anche con particolare riguardo alla capacità di organizzare e gestire le attività e le risorse in relazione all'ufficio e alla capacità di realizzare con tempestività gli adattamenti organizzativi e gestionali e di dare compiuta attuazione a quanto indicato nel progetto di organizzazione tabellare.
2. 307. Lussana.
Al comma 3, capoverso, comma 11, dopo le parole: articolo 10 commi aggiungere le seguenti: 9, 10, 11,
*2. 48. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 3, capoverso, comma 11, dopo le parole: articolo 10 commi aggiungere le seguenti: 9, 10, 11,
*2. 49. Consolo, Siliquini, Bongiorno, Contento.
Al comma 3, capoverso, comma 11, dopo le parole: articolo 10, commi aggiungere le seguenti: 12, 13,
Conseguentemente, al medesimo comma, dopo le parole: e gestionale frequentati aggiungere le seguenti: con esito positivo.
**2. 50. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 3, capoverso, comma 11, dopo le parole: articolo 10, commi aggiungere le seguenti: 12, 13,
Conseguentemente, al medesimo comma, dopo le parole: e gestionale frequentati aggiungere le seguenti: con esito positivo.
**2. 51. Consolo, Bongiorno, Contento, Siliquini.
Al comma 3, capoverso, comma 11, dopo la parola: e gestionale frequentati aggiungere le seguenti: con esito positivo.
2. 52. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 3, capoverso, comma 11, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Detti requisiti sono oggetto di valutazione, con i criteri previsti al successivo comma 12, di apposita commissione nominata dal CSM.
2. 53. Consolo, Contento, Siliquini, Bongiorno.
Al comma 3, capoverso, sostituire i commi 13, 14, 15 e 16 con i seguenti:
13. In deroga a quanto previsto al comma 1, per il conferimento delle funzioni di cui all'articolo 10, comma 6, è indetto annualmente, in ragione dei posti disponibili, un concorso per titoli ed esami riservato per il 90 per cento dei posti disponibili ai magistrati in possesso dei requisiti di cui al comma 5 e degli elementi di cui all'articolo 11, commi 3 e 4, e per il 10 per cento dei posti disponibili ai magistrati in possesso degli elementi di cui all'articolo 11, commi 3 e 4, che abbiano superato la seconda valutazione di professionalità, La Commissione esaminatrice è composta da cinque componenti di cui tre scelti tra magistrati che hanno almeno conseguito la quarta valutazione di professionalità e che esercitano o hanno esercitato funzioni di legittimità per almeno due anni nonché da un professore universitario di ruolo designato dal Consiglio universitario nazionale ed un avvocato abilitato al patrocinio innanzi alle magistrature superiori designato dal Consiglio nazionale forense.
14. Le prove scritte dei concorsi per titoli ed esami, svolte in modo da assicurare l'anonimato del candidato, consistono nella risoluzione di uno o più casi pratici, aventi carattere di complessità e implicanti la risoluzione di una o più rilevanti questioni processuali relative alle funzioni richieste. Le prove orali dei concorsi consistono nella discussione del caso o dei casi pratici oggetto della prova scritta;
*2. 54. Lussana.
Al comma 3, capoverso, sostituire i commi 13, 14, 15 e 16 con i seguenti:
13. In deroga a quanto previsto al comma 1, per il conferimento delle funzioni di cui all'articolo 10, comma 6, è indetto annualmente, in ragione dei posti disponibili, un concorso per titoli ed esami riservato per il 90 per cento dei posti disponibili ai magistrati in possesso dei requisiti di cui al comma 5 e degli elementi di cui all'articolo 11, commi 3 e 4, e per il 10 per cento dei posti disponibili ai magistrati in possesso degli elementi di cui all'articolo 11, commi 3 e 4, che abbiano superato la seconda valutazione di professionalità, La Commissione esaminatrice è composta da cinque componenti di cui tre scelti tra magistrati che hanno almeno conseguito la quarta valutazione di
professionalità e che esercitano o hanno esercitato funzioni di legittimità per almeno due anni nonché da un professore universitario di ruolo designato dal Consiglio universitario nazionale ed un avvocato abilitato al patrocinio innanzi alle magistrature superiori designato dal Consiglio nazionale forense.
14. Le prove scritte dei concorsi per titoli ed esami, svolte in modo da assicurare l'anonimato del candidato, consistono nella risoluzione di uno o più casi pratici, aventi carattere di complessità e implicanti la risoluzione di una o più rilevanti questioni processuali relative alle funzioni richieste. Le prove orali dei concorsi consistono nella discussione del caso o dei casi pratici oggetto della prova scritta;
*2. 55. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 3, capoverso, comma 13, primo periodo, dopo le parole: articolo 10, comma 6 aggiungere le seguenti:, nonché di cui all'articolo 10, commi 5, 9, 10, 11, 12 e 13.
2. 64. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 3, capoverso, comma 13, primo periodo, dopo le parole: articolo 10, comma 6 aggiungere le seguenti: e di quelle direttive.
*2. 65. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 3, capoverso, comma 13, primo periodo, dopo le parole: articolo 10, comma 6 aggiungere le seguenti: e di quelle direttive.
*2. 66. Consolo, Siliquini, Bongiorno, Contento.
Al comma 3, capoverso, comma 13, secondo periodo, sostituire le parole: cinque membri, di cui tre scelti con le seguenti: nove membri, di cui cinque scelti.
2. 56. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 3, capoverso, sopprimere il comma 14.
*2. 57. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 3, capoverso, sopprimere il comma 14.
*2. 100. Mazzoni, Romano, Vietti.
Al comma 3, capoverso, comma 14, primo periodo, sostituire le parole: è prevista una procedura valutativa riservata con le seguenti: è previsto un concorso per titoli ed esami, scritti e orali, riservato.
**2. 58. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 3, capoverso, comma 14, primo periodo, sostituire le parole: è prevista una procedura valutativa riservata con le seguenti: è previsto un concorso per titoli ed esami, scritti e orali, riservato.
**2. 59. Lussana.
Al comma 3, capoverso, comma 14, primo periodo, sostituire le parole: è prevista una procedura valutativa riservata, con le seguenti: è previsto un concorso per titoli ed esami orali riservato.
2. 60. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 3, capoverso, comma 14, sostituire il secondo periodo con il seguente: La Commissione esaminatrice è costituita con i criteri di cui al comma 13.
2. 61. Lussana.
Al comma 3, capoverso, dopo il comma 14, aggiungere il seguente:
14-bis. Per il conferimento delle funzioni di cui all'articolo 10, commi 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13 e 14 il magistrato deve aver svolto almeno la metà degli anni di servizio nella corrispondente funzione giudicante o requirente. Le funzioni direttive requirenti di primo grado o elevate di primo grado non possono essere conferite ai magistrati che, all'atto della richiesta, esercitano nello stesso ufficio giudiziario le funzioni semidirettive requirenti di primo grado o elevate di primo grado ovvero quelle requirenti di primo grado.
2. 63. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 3, capoverso, sostituire il comma 17 con il seguente:
17. All'istituzione e al funzionamento della commissione di cui al comma 13 si provvede nell'ambito delle risorse finanziarie previste a legislazione vigente per il funzionamento del Consiglio superiore della magistratura.
*2. 316. Contento.
Al comma 3, capoverso, sostituire il comma 17 con il seguente:
17. All'istituzione e al funzionamento della commissione di cui al comma 13 si provvede nell'ambito delle risorse finanziarie previste a legislazione vigente per il funzionamento del Consiglio superiore della magistratura.
*2. 317. Pecorella, Gelmini, Laurini.
Sostituire il comma 4 con il seguente:
4. All'articolo 13 del citato decreto legislativo n. 160 del 2006, dopo il comma 1 è aggiunto il seguente:
«1-bis. Entro il terzo anno di esercizio delle funzioni requirenti assunte subito dopo l'esercizio del periodo di tirocinio, i magistrati possono presentare domanda per partecipare a concorsi per titoli, banditi dal Consiglio superiore della magistratura, per l'assegnazione di posti vacanti nella funzione giudicante».
2. 308. Lussana.
Al comma 4, capoverso, comma 1, sopprimere le parole: il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti.
2. 112. Vitali.
Al comma 4, capoverso, comma 2, sostituire le parole da: non possono fino alla fine del comma, con le seguenti: sono destinati alternativamente a svolgere le funzioni requirenti o quelle giudicanti. In tal caso non possono essere assegnati a quelle di giudice presso la sezione dei giudici singoli per le indagini preliminari anteriormente al conseguimento della prima valutazione di professionalità.
2. 221. Vitali.
Al comma 4, capoverso, comma 2, dopo la parola: requirenti aggiungere le seguenti: e requirenti di coordinamento.
2. 114. Vitali.
Al comma 4, capoverso, comma 3, secondo periodo, sostituire le parole: per non più di quattro volte nell'arco dell'intera carriera, dopo aver svolto almeno cinque anni di servizio continuativo nella funzione esercitata con le seguenti: dopo aver svolto almeno cinque anni di servizio continuativo nella funzione esercitata e, successivamente al decimo anno dalla nomina
a magistrato, per non più di una volta nell'intero arco della restante carriera.
2. 70. Consolo, Siliquini, Bongiorno, Contento.
Al comma 4, capoverso, comma 3, secondo periodo, sostituire le parole: per non più di quattro volte nell'arco dell'intera carriera, dopo aver svolto almeno cinque anni di servizio continuativo nella funzione esercitata con le seguenti: dopo aver svolto almeno cinque anni di servizio continuativo nella funzione esercitata e, successivamente al decimo anno dalla nomina a magistrato, per non più di due volte nell'intero arco della restante carriera.
*2. 68. Consolo, Siliquini, Bongiorno, Contento.
Al comma 4, capoverso, comma 3, secondo periodo, sostituire le parole: per non più di quattro volte nell'arco dell'intera carriera, dopo aver svolto almeno cinque anni di servizio continuativo nella funzione esercitata con le seguenti: dopo aver svolto almeno cinque anni di servizio continuativo nella funzione esercitata e, successivamente al decimo anno dalla nomina a magistrato, per non più di due volte nell'intero arco della restante carriera.
*2. 69. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 4, capoverso, comma 3, secondo periodo, sostituire le parole: quattro volte nell'arco dell'intera carriera, dopo aver svolto almeno cinque anni con le seguenti: due volte nell'intero arco dell'intera carriera, dopo aver svolto almeno sei anni.
2. 318. Gelmini, Laurini.
Al comma 4, capoverso, comma 3, secondo periodo, sostituire le parole: quattro volte nell'arco dell'intera carriera con le seguenti: una volta nell'arco dell'intera carriera, trascorsi 10 anni dalla nomina a magistrato ordinario.
*2. 71. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 4, capoverso, comma 3, secondo periodo, sostituire le parole: quattro volte nell'arco dell'intera carriera con le seguenti: una volta nell'arco dell'intera carriera, trascorsi 10 anni dalla nomina a magistrato ordinario.
*2. 102. Mazzoni, Romano, Vietti.
Al comma 4, capoverso, comma 3, secondo periodo, sostituire le parole: quattro volte con le seguenti: una volta dopo i primi dieci anni di esercizio delle funzioni.
**2. 72. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 4, capoverso, comma 3, secondo periodo, sostituire le parole: quattro volte con le seguenti: una volta dopo i primi dieci anni di esercizio delle funzioni.
**2. 309. Lussana.
Al comma 4, capoverso, comma 3, secondo periodo, sostituire le parole: quattro volte con le seguenti: due volte dopo i primi dieci anni di esercizio delle funzioni.
*2. 76. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 4, capoverso, comma 3, secondo periodo, sostituire le parole: quattro volte con le seguenti: due volte dopo i primi dieci anni di esercizio delle funzioni.
*2. 77. Lussana.
Al comma 4, capoverso, comma 3, secondo periodo, sostituire le parole: quattro volte con le seguenti: una volta.
**2. 73. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 4, capoverso, comma 3, secondo periodo, sostituire le parole: quattro volte con le seguenti: una volta.
**2. 74. Lussana.
Al comma 4, capoverso, comma 3, secondo periodo, sostituire le parole: quattro volte con le seguenti: una volta.
**2. 79. Consolo, Siliquini, Bongiorno, Contento.
Al comma 4, capoverso, comma 3, secondo periodo, sostituire le parole: quattro volte con le seguenti: una volta.
**2. 301. Buemi, Villetti, Turci, Angelo Piazza, Beltrandi, Turco, D'Elia, Antinucci, Mancini, Mellano, Poretti, Crema, Di Gioia, Schietroma.
Al comma 4, capoverso, comma 3, secondo periodo, sostituire le parole: quattro volte con le seguenti: due volte
2. 80. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 4, capoverso, comma 3, sostituire l'ultimo periodo con il seguente: Il passaggio da funzioni giudicanti a funzioni requirenti, e viceversa, non è consentito per le funzioni di legittimità.
2. 81. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 4, capoverso, sopprimere il comma 4.
*2. 82. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 4, capoverso, sopprimere il comma 4.
*2. 300. Buemi, Villetti, Turci, Angelo Piazza, Beltrandi, Turco, D'Elia, Antinucci, Mancini, Mellano, Poretti, Crema, Di Gioia, Schietroma.
Al comma 4, capoverso, comma 4, primo periodo, sostituire le parole da: il solo divieto di passaggio fino a: non si applica con le seguenti: è consentito il passaggio da funzioni giudicanti a funzioni requirenti, e viceversa, all'interno dello stesso distretto, all'interno di altri distretti della stessa regione e con riferimento al capoluogo del distretto di corte d'appello determinato ai sensi dell'articolo 11 del codice di procedura penale, in relazione al distretto nel quale il magistrato presta servizio all'atto del mutamento di funzioni.
2. 310. Lussana.
Al comma 4, capoverso, comma 4, primo periodo, dopo le parole: funzioni esclusivamente civili o del lavoro aggiungere le seguenti:, né sia stato mai applicato a udienze penali.
2. 83. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 4, capoverso, sopprimere il comma 6.
2. 84. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 4, capoverso, sopprimere il comma 7.
2. 200. Vitali.
Al comma 5, sopprimere la lettera a).
*2. 85. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 5, sopprimere la lettera a).
*2. 86. Lussana.
Al comma 5, lettera a), sopprimere le parole da: le parole da: «con facoltà di proroga» fino alla fine della lettera.
2. 223. Vitali.
Al comma 5, sopprimere la lettera c).
2. 87. Lussana.
Al comma 5, lettera c), capoverso, primo periodo, sopprimere le parole: ad altra funzione all'interno dell'ufficio o.
2. 210. Vitali, Barani.
Al comma 5, lettera c), capoverso, secondo periodo, sostituire le parole: sei mesi prima con le seguenti parole: tre mesi prima.
2. 88. Lussana.
Al comma 5, lettera c), capoverso, secondo periodo, sostituire le parole: sei mesi dalla scadenza del termine stesso con le seguenti: un anno dalla scadenza del termine stesso.
2. 89. Lussana.
Dopo il comma 5, aggiungere il seguente:
5-bis. L'articolo 16, comma 1-bis, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 503, è abrogato.
2. 90. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Sostituire il comma 7 con il seguente:
7. All'articolo 35 del citato decreto legislativo n. 160 del 2006, il comma 1 è sostituito dal seguente:
«1. Gli incarichi direttivi di cui agli articoli 32, 33 e 34 possono essere conferiti esclusivamente ai magistrati che, al momento della data della vacanza del posto messo a concorso, assicurano almeno quattro anni di servizio prima della data di collocamento a riposo, prevista dall'articolo 16, comma 1-bis, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 503, hanno frequentato l'apposito corso di formazione alle funzioni direttive presso la Scuola superiore della magistratura di cui al decreto legislativo emanato in attuazione della delega di cui agli articoli 1, comma 1, lettera b), e 2, comma 2, della legge 25 luglio 2005, n. 150, il cui giudizio finale è valutato dal Consiglio superiore della magistratura, e sono stati positivamente valutati nel concorso per titoli previsto all'articolo 12, comma 6.»
Conseguentemente al comma 8, sopprimere le parole: le parole: «degli incarichi direttivi di cui agli articoli 32, 33 e 34» sono sostituite dalle seguenti: «delle funzioni direttive di cui all'articolo 10, commi da 11 a 16,»;
2. 91. Lussana.
Dopo il comma 7, aggiungere il seguente:
7-bis. La disciplina di cui al comma 6 e 7 si applica anche a tutte le procedure concorsuali in corso di espletamento fino
al momento della entrata in vigore della presente legge.
2. 92. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 8 sopprimere le parole: le parole: «degli incarichi direttivi di cui agli articoli 32, 33 e 34» sono sostituite dalle seguenti: «delle funzioni direttive di cui all'articolo 10, commi da 11 a 16,»;
Conseguentemente, sopprimere il comma 9.
*2. 93. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 8 sopprimere le parole: le parole: «degli incarichi direttivi di cui agli articoli 32, 33 e 34» sono sostituite dalle seguenti: «delle funzioni direttive di cui all'articolo 10, commi da 11 a 16,»;
Conseguentemente, sopprimere il comma 9.
*2. 94. Lussana.
Al comma 9, capoverso, comma 1, primo periodo, sostituire le parole: da 10 a 16 con le seguenti: da 10 a 13.
2. 95. Consolo, Bongiorno, Contento, Siliquini.
Al comma 9, capoverso, sopprimere il comma 3.
2. 96. Consolo, Contento, Siliquini, Bongiorno.
Sopprimere il comma 10.
2. 97. Lussana.
Al comma 10, capoverso, comma 1, primo periodo, sostituire le parole: quattro anni con le seguenti: cinque anni.
2. 311. Lussana.
Al comma 10, capoverso, comma 1, sopprimere il secondo periodo.
*2. 98. Lussana.
Al comma 10, capoverso, comma 1, sopprimere il secondo periodo.
*2. 99. Consolo, Siliquini, Bongiorno, Contento.
Al comma 10, capoverso, comma 1, secondo periodo, sostituire le parole: cinque anni con le seguenti: quattro anni.
2. 312. Lussana.
Sopprimere il comma 11.
2. 103. Lussana.
Sopprimere il comma 12.
*2. 104. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Sopprimere il comma 12.
*2. 106. Lussana.
Al comma 12, sostituire l'alinea con il seguente: Dopo l'articolo 51 del citato decreto legislativo n. 2006 è aggiunto il seguente.
Conseguentemente, al capoverso, sostituire le parole: Art. 51 con le seguenti: Art. 51-bis.
2. 105. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 12, capoverso, comma 1, primo periodo, dopo le parole: Le somme
indicate aggiungere le seguenti: alla tabella relativa alla magistratura ordinaria allegata alla legge 19 febbraio 1981, n. 27, e successive modificazioni.
2. 108. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormio, Paniz, Mario Pepe, Vitali.
Al comma 13, capoverso, sopprimere le parole da: nonché fino alla fine del capoverso.
2. 109. Pecorella, Bondi, Costa, Craxi, Gelmini, Laurini, Mormino, Paniz, Mario Pepe, Vitali.