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Allegato A
Seduta n. 28 del 19/7/2006
...
(Sezione 3 - Iniziative del Governo volte a scongiurare l'istituzione, da parte del Governo afgano, di una polizia morale)
VENIER. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
l'agenzia di stampa Adnkronos, in data 17 luglio 2006, alle ore 18.00, riportava la seguente notizia: «Afghanistan: Karzai cede a Ulema, ritorna la »polizia morale«. Kabul, 17 lug. - (Aki) - »Nelle città afghane riappariranno a breve le pattuglie del corpo di polizia per la prevenzione di atti contrari alla morale islamica. Voluti dal mullah Omar, gli agenti del Nahye az monker (prevenzione dal peccato) avevano terrorizzato la popolazione e la loro scomparsa era stata salutata con favore. Ma alla fine il presidente Hamid Karzai ha dovuto cedere e firmare il decreto che autorizza la rinascita del corpo di polizia. Un comitato formato da tre personaggi illustri, Fazlollah Shinvari, presidente del tribunale supremo, Nematollah Shahrani, Ministro
per gli affari religiosi, e il giudice Mohammad Ghasem Dousti, ha ricevuto l'incarico di studiare gli ambiti di intervento del nuovo corpo di polizia. Da mesi il consiglio degli Ulema dell'Afghanistan premeva su Karzai per obbligarlo a firmare il decreto, che consente il ritorno degli agenti del Nahye az monker nelle strade di Kabul e in altre città afgane. Il consiglio degli Ulema ha chiesto al Governo di estendere il campo di azione del nuovo corpo di polizia, oltre al controllo dell'abbigliamento delle donne e alla supervisione di programmi radio e televisivi e del divieto assoluto del consumo di bevande alcoliche. Secondo gli Ulema afgani, le radio e le televisioni devono astenersi da mandare in onda programmi musicali con la partecipazione di cantanti, ballerini e artisti di sesso femminile";
questa notizia è conforme ad una serie di altre informazioni provenienti da fonti di stampa e da operatori umanitari, che segnalano come in Afghanistan sia in atto una grave regressione della situazione politica e sociale, stante il riemergere all'interno del regime vigente di atteggiamenti e comportamenti analoghi a quelli messi in atto dalla precedente dittatura dei talebani;
di recente l'opinione pubblica internazionale ha ritenuto scandaloso il caso del cittadino afgano condannato a morte per aver abbracciato la religione cristiana e quello della deputata Malalai Joya, componente della Loya Jirga, che, a seguito delle sue denunce sulla circostanza che i signori della guerra sedevano nella stessa assemblea, ha subito numerosi attentati, oltre ad essere stata vittima, in risposta al suo intervento all'interno dello stesso Parlamento afgano, di un'aggressione fisica e di minacce di stupro -:
se il Governo italiano, nel caso risulti confermata l'intenzione del Governo afgano di istituire una polizia morale, abbia intenzione di intervenire presso il Presidente Karzai per esprimere tutta la riprovazione del nostro Paese verso decisioni che contrastano con le fondamentali libertà civili, in particolare, quella delle donne e quella democratica della libertà di stampa. (3-00131)