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Allegato A
Seduta n. 93 del 17/1/2007
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(Sezione 4 - Iniziative per evitare la chiusura dello stabilimento Campari di Sulmona)
PELINO. - Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
nei giorni scorsi, attraverso un provvedimento unilaterale annunciato dalla direzione aziendale della Crodo-Campari, è stata resa nota la decisione di far cessare l'attività produttiva dello stabilimento di Sulmona;
tale provvedimento comporterà il licenziamento di 102 lavoratori con le prevedibili e inevitabili dolorose conseguenze per le loro famiglie e, di riflesso, per il territorio;
la gravissima situazione lavorativa che nel corso degli ultimi mesi si è determinata nella Valle Peligna, con la crisi
occupazionale di ben sette aziende (Finmek, Lastra, Beta, Megatron, F&B, Campari, Sitindustrie), impone di intervenire assolutamente con immediatezza;
è paradossale che un'azienda quotata in borsa, come la Campari, che vede di anno in anno aumentare la produttività con conseguenti benefici economici, denunci situazioni di difficoltà e problematicità tali da giustificare la chiusura dello stabilimento di Sulmona;
del resto se tale crisi avesse fondamento, non si spiegherebbe la recente assegnazione da parte dell'azienda in questione del premio di produttività ai lavoratori sulmonesi;
a quanto risulta all'interrogante, invece, la crisi dell'azienda di cui sopra non può essere collegata alle contingenze del mercato, ma all'intenzione di volersi disimpegnare dall'Abruzzo, dopo aver usufruito di tutte le agevolazioni territoriali che la legge prevede, per concentrare attività e risorse presso stabilimenti di altre regioni -:
se il Ministro interrogato non ritenga di dovere intervenire in merito, nell'ambito dei propri poteri, per svolgere un'azione tesa ad evitare la chiusura dello stabilimento di Sulmona, citato in premessa, o, in via subordinata, ad individuare possibilità di reimpiego della manodopera coinvolta. (3-00520)