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Allegato A
Seduta n. 51 dell'11/10/2006
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(Sezione 7 - Iniziative volte a sostenere l'avanzamento dei lavori del progetto Mose)
PICANO e FABRIS. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
la salvaguardia di Venezia e della sua laguna rappresenta un rilevante interesse nazionale;
il progetto delle opere per la regolazione delle maree ha una storia di lungo corso, dal momento che le prime leggi speciali risalgono alla prima metà degli anni '70, nell'ambito delle iniziative per la difesa di Venezia e della laguna dalle acque alte, seguite all'alluvione del 4 novembre 1966;
il progetto dell'opera Mose è il frutto di decenni di studi e comparazioni tra progetti alternativi;
i Governi succedutisi nel tempo hanno sempre sostenuto la realizzazione del Mose, anche sulla base dei ripetuti pareri del collegio di esperti internazionali, incaricati dal primo Governo Prodi di esaminare tutti gli studi, verificarne l'attendibilità e vagliare l'adeguatezza della soluzione progettuale prescelta, nonché la compatibilità ambientale dell'opera;
il Governo Amato ha, con delibera 15 marzo 2001, definitivamente dato il via alle attività progettuali ed esecutive;
il comitato ex articolo 4 della legge n. 798 del 1984 (cosiddetto «comitatone») si è positivamente pronunciato in ordine allo sviluppo delle attività;
in ossequio a quanto previsto dall'articolo 3, comma 4, della legge n. 139 del 1992, il comitato ex articolo 4 della legge n. 798 del 1984 ha acquisito i pareri della regione Veneto e dei comuni di Venezia, Chioggia e Cavallino-Tre Porti e, conseguentemente, ha deliberato, in data 3 aprile 2003, che si procedesse allo sviluppo della progettazione esecutiva e alla realizzazione delle opere per stralci;
la magistratura amministrativa si è definitivamente pronunciata in ordine alla legittimità dell'iter approvativo del progetto e, pertanto, relativamente a tutti gli atti amministrativi adottati nel corso della lunga procedura autorizzativa, ivi compresa la compatibilità ambientale dell'intervento (sentenze del tribunale amministrativo regionale del Veneto nn. 2480, 2481, 2482, 2483 del 2004 e del Consiglio di Stato n. 1152 del 2004);
il costo del sistema Mose per la difesa di Venezia e della laguna delle acque alte è pari a 4.271 milioni di euro;
le leggi finanziarie precedentemente approvate hanno finanziato il sistema Mose con 112 milioni di euro;
la prima delibera Cipe del novembre 2002 ha finanziato l'opera con 450 milioni di euro;
la seconda delibera Cipe del dicembre 2004 ha finanziato l'opera per 638 milioni di euro;
la terza delibera Cipe del marzo 2006 ha finanziato l'opera con 380 milioni di euro;
il totale dei finanziamenti ammonta a 1.580 milioni di euro, di cui impegnati e spesi 1.167 milioni di euro;
l'avanzamento è del 25 per cento e l'occupazione diretta delle tre bocche è attualmente di circa 700 persone;
il progetto dell'opera Mose è il frutto di una concertazione tra i soggetti istituzionali coinvolti nella salvaguardia di Venezia;
il comune di Venezia, in data 1o aprile 2003, ha reso il parere previsto dell'articolo 3, comma 4, della legge n. 139 del 1992, esprimendosi favorevolmente sulla prosecuzione dell'esecuzione dei lavori;
in sede di «comitatone», in data 20 luglio 2006, i comuni di Chioggia e Cavallino hanno raccomandato di evitare l'interruzione dei lavori che potesse provocare il differimento dell'esecuzione delle opere;
il «comitatone» nel luglio 2006 ha precisato che le opere devono procedere e che le pubbliche amministrazioni avrebbero dovuto esprimersi in merito alle alternative proposte dal comune di Venezia -:
quali provvedimenti urgenti intenda assumere il Governo al fine di sostenere l'avanzamento dei lavori dell'opera Mose e di escludere la possibilità che eventuali modifiche formali e sostanziali (anche minime) del progetto della suddetta opera comportino l'inevitabile conseguenza di sospenderne i lavori di esecuzione, mettendo a repentaglio la sicurezza della città di Venezia.(3-00316)
(10 ottobre 2006)