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Allegato A
Seduta n. 136 del 28/3/2007
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(Sezione 9 - Iniziative per la riforma della legislazione in materia di case da gioco)
OLIVA, LO MONTE, NERI, RAO e REINA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
l'attuale Governo ha intrapreso una politica di «liberalizzazioni» al fine di rendere il nostro Paese più competitivo in
ambito internazionale e favorire un maggiore sviluppo economico;
la vigente legislazione in materia di case da gioco è anacronistica se confrontata a quella degli altri Paesi europei;
in Italia il gioco d'azzardo è largamente diffuso e pienamente legale (Lotto, Enalotto, Bingo, lotterie varie ed altro);
quattro comuni italiani, tutti al Nord, godono di un ingiustificato privilegio derivante dalla presenza di casinò nel loro territorio;
la Corte costituzionale, investita più volte in ordine alla costituzionalità della normativa sull'argomento, ha affermato con chiarezza che si tratta di «un sistema normativo ormai superato e sotto diversi profili incoerente rispetto all'attuale quadro costituzionale»;
sulla materia, nel corso della XV legislatura e della XIV legislatura, sono state presentate numerose proposte di legge da forze politiche di tutti gli schieramenti politici;
la presenza di altre sale da gioco, specialmente in alcune località dell'Italia meridionale con una spiccata vocazione turistica, porterebbe indubbi effetti positivi in termini di sviluppo economico per i comuni interessati;
la vicenda del casinò di Taormina rappresenta un caso del tutto singolare, considerato che alla sua riapertura negli anni '60 fu posto fine con un provvedimento di dubbia legittimità -:
se intenda il Ministro interrogato farsi promotore di interventi legislativi volti ad una riforma dell'attuale legislazione vigente in materia di case da gioco e, in particolare, se sia favorevole alla riapertura del casinò di Taormina. (3-00759)
(20 marzo 2007)