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Allegato A
Seduta n. 203 del 12/9/2007
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(Sezione 9 - Intendimenti del Governo in merito al piano industriale 2008-2010 di Alitalia)
MARONI, COTA, DOZZO, GIBELLI, ALESSANDRI, ALLASIA, BODEGA, BRICOLO, BRIGANDÌ, CAPARINI, DUSSIN, FAVA, FILIPPI, FUGATTI, GARAVAGLIA, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, LUSSANA, MONTANI, PINI e STUCCHI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la scelta di ridimensionare la rete di collegamenti a lungo raggio sull'hub di Malpensa a vantaggio di Fiumicino, come ipotizzato nelle linee guida del nuovo piano industriale 2008-2010 di Alitalia, comportando il taglio di almeno 150 voli giornalieri, ha suscitato seri interrogativi sul futuro della compagnia aerea nazionale, che su Malpensa ha concentrato circa il 46 per cento del proprio traffico;
la riduzione dei voli che gravitano sull'aeroporto di Malpensa, secondo previsioni certe, comporterebbe per Alitalia un costo compreso tra i 1,2 e 1,5 miliardi di euro in termini di minori ricavi, con una perdita di circa 7 milioni di viaggiatori che sceglieranno altre compagnie aeree, piuttosto che essere dirottati sull'aeroporto di Fiumicino per imbarcarsi sui voli intercontinentali;
la proposta di concentrare i voli intercontinentali sull'hub di Fiumicino, principalmente i voli verso l'America del Nord e l'Asia che seguono le rotte polari che puntano al settentrione, comporterebbe conseguenze disastrose per un'area, quella del Nord, che economicamente è la più importante del Paese, aumentando oltretutto il viaggio di almeno due ore rispetto a Malpensa;
il nuovo piano industriale prospettato dai vertici aziendali della compagnia aerea non tiene conto della grande parte di mercato concentrata nel Nord del Paese e che
solo nell'area di Malpensa il numero delle imprese è quasi triplo rispetto ai dati di riferimento dell'area di Fiumicino. Oltretutto, circa il 70 per cento dei biglietti business è venduto nel Nord-Ovest del Paese;
il progetto di rilancio prospettato della compagnia aerea Alitalia, in base alle indicazioni contenute nel nuovo piano industriale, risulta contrario ad ogni logica di mercato ed in controtendenza rispetto ai dati che indicano una costante crescita dell'aeroporto lombardo, il quale solo nel primo semestre 2007 ha fatto registrare un valore vicino al 10 per cento;
il ridimensionamento delle attività sull'aeroporto di Malpensa rappresenta quindi un serio e reale ostacolo al rilancio competitivo di Alitalia, che dall'avvio delle procedure di gara per la privatizzazione si è fortemente indebolita, perdendo oltre 400 milioni di euro di liquidità, circa 1,5 milioni di euro al giorno, con un incremento dell'indebitamento netto dell'1,5 per cento nel solo mese di luglio 2007;
le strategie prospettate nel nuovo piano industriale di Alitalia porterebbero ad aumentare ulteriormente l'ampio divario accumulato rispetto alle grandi compagnie aeree, attribuendo ad compagnia aerea nazionale un ruolo assolutamente marginale nello scenario dei traffici mondiali, con negative ripercussioni sulla crescita economica del Nord e dell'intero Paese -:
quali siano gli intendimenti del Governo in merito alle linee guida prospettate nel piano industriale 2008-2010 di Alitalia, il quale risultando poco credibile e contrario alle logiche di mercato, come evidenziato in premessa, arrecherebbe un grave danno economico al sistema imprenditoriale del Nord ed in generale all'intero Paese.
(3-01197)
(11 settembre 2007)