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Allegato A
Seduta n. 126 del 14/3/2007
...
(Sezione 12 - Iniziative volte alla corretta interpretazione ed attuazione della legge n. 194 del 1978, nonchè ad una riconsiderazione della normativa sull'aborto)
LA RUSSA, PEDRIZZI, MIGLIORI, AIRAGHI, ALEMANNO, AMORUSO, ANGELI, ARMANI, ASCIERTO, BELLOTTI, BENEDETTI VALENTINI, BOCCHINO, BONGIORNO, BONO, BRIGUGLIO, BUONFIGLIO, BUONTEMPO, CASTELLANI, CASTIELLO, CATANOSO, CICCIOLI, CIRIELLI, CONSOLO, GIORGIO CONTE, CONTENTO, GIULIO CONTI, COSENZA, DE CORATO, FILIPPONIO TATARELLA, GIANFRANCO FINI, FOTI, FRASSINETTI, GAMBA, GASPARRI, GERMONTANI, ALBERTO GIORGETTI, HOLZMANN, LAMORTE, LANDOLFI, LEO, LISI, LO PRESTI, MANCUSO, MARTINELLI, MAZZOCCHI, MELONI, MENIA, MINASSO, MOFFA, MURGIA, ANGELA NAPOLI, NESPOLI, PATARINO, ANTONIO PEPE, PERINA, PEZZELLA, PORCU, PROIETTI COSIMI, RAISI, RAMPELLI, RONCHI, ROSITANI, SAGLIA, SALERNO, GARNERO SANTANCHÈ, SCALIA, SILIQUINI, TAGLIALATELA, TREMAGLIA, ULIVI,
URSO e ZACCHERA. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
il 7 marzo 2007, dopo quasi una settimana di disperata lotta per la sopravvivenza, è finita in tragedia la vicenda del piccolo nato alla ventiduesima settimana di gestazione all'ospedale fiorentino Careggi;
i genitori del piccolo avevano deciso di ricorrere all'aborto terapeutico a causa di una presunta malformazione del feto, rivelatasi poi inesistente al momento della nascita;
da quanto riportato dagli organi d'informazione, sembrerebbe che i genitori del piccolo abbiano deciso, nel corso della gestazione, di non ascoltare il parere dei medici circa l'opportunità di procedere ad ulteriori accertamenti in merito al sospetto di malformazione del feto;
l'anomalia del concepito non era stata, dunque, accertata con sicurezza, ma soltanto sospettata, e l'interruzione volontaria di gravidanza non poteva essere eseguita, posto che la legge n. 194 del 1978 prevede, agli articoli 6 e 7, che quando sussiste la possibilità di vita autonoma del feto, l'interruzione della gravidanza può essere praticata solo nel caso in cui la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo per la vita della donna;
il drammatico caso verificatosi a Firenze non è, peraltro, il primo caso del genere che si verifica in Italia ed è, quindi, non solo legittimo, ma anche opportuno ed urgente interrogarsi nuovamente sulle modalità con cui garantire una corretta interpretazione ed attuazione della legge n. 194 del 1978 -:
quali urgenti iniziative il Ministro interrogato intenda assumere, al fine di pervenire ad una riconsiderazione della normativa sull'aborto nel senso di una più alta considerazione del valore della vita.
(3-00727)
(13 marzo 2007)