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Allegato A
Seduta n. 224 del 16/10/2007
...
(Sezione 2 - Effetti derivanti dall'approvazione dei provvedimenti riguardanti le liberalizzazioni)
B)
FORMISANO. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
il presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato Antonio Catricalà, nella sua relazione del 26 giugno 2007 ha affermato che sul terreno delle liberalizzazioni si registra «con preoccupazione una fase di stallo»;
dallo stesso presidente, arriva «l'autorevole conferma del monitoraggio effettuato nei giorni scorsi da Adusbef e
Federconsumatori sulla protervia delle banche, su usi, abusi e vessazioni intollerabili»;
dal giugno 2006 a oggi al Codacons, Adusbef, Federconsumatori e Adoc sono arrivate numerose denunce degli iscritti per mancata applicazione della norma sulla «simmetria dei tassi», oltre ad aver ricevuto denunce per la mancata applicazione della norma sulla portabilità dei mutui, per la mancata applicazione della norma sulla cancellazione gratuita delle ipoteche e per l'indebita applicazione della penale sull'estinzione anticipata dei mutui;
solo per la mancata applicazione della norma sulla simmetria dei tassi, secondo le associazioni dei consumatori, «le banche hanno ottenuto indebitamente 5,3 miliardi di euro» e il «mancato adeguamento dei tassi attivi ha inciso sui nuclei familiari per 500 euro nell'arco di un anno, penalizzando soprattutto le fasce medie», spiega Roberto Tascini, della segreteria nazionale dell'Adoc;
in un anno la banca centrale europea ha effettuato 5 aumenti del costo del denaro, pari all'1,25 per cento e conseguentemente, le banche italiane hanno tempestivamente aumentato il costo del denaro sui mutui, prestiti personali, fidi e finanziamenti, con una stangata di 170 euro al mese (2.040 euro l'anno) su un modesto mutuo a tasso variabile, senza aumentare minimamente i tassi sui depositi, come conti correnti e libretti di risparmio;
presentando il bilancio delle prime due ondate di liberalizzazioni, il Ministro interrogato ha affermato che grazie alle nuove disposizioni l'inflazione di giugno 2007 è scesa dall'1,9 per cento all'1,7 per cento e che le liberalizzazioni introdotte hanno restituito agli italiani tra i 2,4 e i 2,8 miliardi di euro sotto forma di riduzione dei prezzi e delle tariffe -:
quali siano le sue valutazioni riguardo a quanto esposto in premessa e le iniziative che intenda attivare conseguentemente. (3-01145)
D'AGRÒ. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
presentando il bilancio delle prime due ondate di liberalizzazioni, il Ministro interrogato ha affermato che grazie alle nuove disposizioni l'inflazione di giugno 2007 è scesa dall'1,9 per cento all'1,7 per cento e che le liberalizzazioni introdotte hanno restituito agli italiani tra i 2,4 e i 2,8 miliardi di euro sotto forma di riduzione dei prezzi e delle tariffe;
tuttavia tali stime appaiono inverosimili perché:
a) l'introduzione dell'indennizzo diretto non ha certo fermato i premi delle assicurazioni, che sono aumentati;
b) sebbene sia stata abolita la penale per l'estinzione dei mutui, come ha detto lo stesso Governatore Draghi, questo «può comportare un innalzamento del tasso richiesto dalle banche»;
c) secondo Nomisma il prezzo delle benzine in Italia è più alto di 3,8 centesimi rispetto alla media europea;
d) l'unico comune che ha messo all'asta nuove licenze di taxi è Bologna, mentre nel resto d'Italia la situazione è rimasta tale e quale a prima;
e) non è stata ancora realizzata la portabilità dei conti correnti e dei mutui senza dover affrontare spese di chiusura del conto ed altri disincentivi, come non è stata applicata la simmetria dei tassi creditori e debitori alle variazioni stabilite dalla Banca d'Italia;
secondo uno studio condotto dall'istituto Bruno Leoni in tema di concorrenza, su otto settori chiave dell'economia italiana, solo in due settori (elettricità e trasporto aereo) viene raggiunta la sufficienza, mentre per gas, telecomunicazioni, ferrovie, professioni intellettuali, mercato del lavoro e servizi postali si è sotto la media;
stesso giudizio è stato espresso dal presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato nella sua relazione,
che ha denunciato una «fase di stallo in cui le lobby trovano appoggi in entrambi gli schieramenti politici» -:
se non ritenga opportuno non rincorrere facili e poco veritieri trionfalismi e rivolgersi con maggiore coraggio a liberalizzare settori importanti dell'economia italiana soggetti, tuttora, ad anacronistiche tutele o peggio a posizioni dominanti e monopoliste. (3-01148)