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Allegato A
Seduta n. 244 del 16/11/2007
INTERPELLANZA URGENTE
(Sezione 1 - Presunta violazione del segreto sull'identità del collaboratore di giustizia Bruno Piccolo a seguito di un controllo dell'ispettorato del lavoro)
A)
I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri dell'interno e della giustizia, per sapere - premesso che:
Bruno Piccolo è stato il maggior teste d'accusa nel processo per l'omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Fortugno;
dopo il pentimento e la condanna ad un anno e quattro mesi, stabilita dal giudice dell'udienza preliminare di Reggio Calabria in sede di rito abbreviato, il servizio centrale di protezione assegnò a Bruno Piccolo un appartamento a Francavilla a Mare (Chieti) e gli procurò anche una sistemazione lavorativa presso un bar del lungomare della cittadina abruzzese;
secondo l'agenzia Apcom, venne quindi registrato con identità falsa e la sua integrazione nella cittadina proseguiva molto bene tanto che il Piccolo aveva persino pensato di entrare in società con il titolare del bar;
nel mese di agosto 2007 si presentò nel bar un ispettore del lavoro che verbalizzò la visita con tutte le informazioni fornite dal Piccolo;
il titolare del bar, a conoscenza della visita dell'ispettorato del lavoro di Chieti, chiese al suo commercialista di verificare i risultati di quella indagine;
in data 10 ottobre 2007 uno degli uffici dell'ispettorato rispose al commercialista che nel bar Kiwi non esiste nessun Bruno Dandolo e che lì lavora il signor Bruno Piccolo;
il titolare del bar non solo, dopo aver scoperto la vera identità di Piccolo ed il motivo della sua presenza in Abruzzo, non ne volle più sapere e lo licenziò in tronco, ma in una intervista all'agenzia Apcom dichiarò che «Bruno veniva qui a prendere solo un caffè»;
al licenziamento seguì una forte depressione unitamente alla perdita dell'unica fonte di sostentamento, quindi sopraggiunse la decisione del suicidio, su cui peraltro stanno ancora indagando i periti medico-legali -:
come sia possibile che un'informazione così riservata sia diventata di dominio pubblico;
come sia possibile che una banale visita dell'ispettorato del lavoro abbia messo in pericolo la vita, la sicurezza, l'identità di un collaboratore di giustizia, testimone chiave nel processo per il delitto Fortugno;
se corrisponda al vero la notizia, riferita dall'agenzia Apcom, che il Piccolo si trovava senza fonti di sostentamento economiche e un'adeguata tutela.
(2-00811)
«Tassone, Lucchese, Marcazzan, Martinello, Mazzoni, Mereu, Oppi, Peretti, Pisacane, Romano, Ronconi, Ruvolo, Vietti, Zinzi, Ciocchetti, Greco, Tucci, Adolfo, Ciro Alfano, Barbieri, Bosi, Capitanio Santolini, Compagnon, D'Agrò, D'Alia, De Laurentiis, Delfino, Drago, Forlani, Formisano, Galati, Galletti».
(30 ottobre 2007)