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Allegato A
Seduta n. 248 del 22/11/2007
...
(Sezione 4 - Problematiche inerenti al Centro Mediterraneo di attività di informazione e comunicazione ambientale)
D)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere - premesso che:
il 16 ottobre 2007, mentre il rappresentante del Ministro Pecoraro Scanio partecipava a Madrid alla riunione dei punti focali nazionali mediterranean action plan della convenzione di Barcellona, di fatto chiedendo la cancellazione di 14 anni di storia e impegno del centro mediterraneo di attività d'informazione e comunicazione ambientale ospitato a Palermo, componente del programma ambiente delle Nazioni unite - piano d'azione mediterraneo (United nations environment programme/mediterranean action plan), il Sottosegretario Dettori, rispondendo all'interrogazione n. 5-01603 nella Commissione ambiente della Camera dei deputati, affermava che è intenzione del ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, rafforzare il ruolo e l'efficacia del centro italiano d'informazione e comunicazione della convenzione di Barcellona posizionato in Italia, dando certezza agli strumenti amministrativi idonei e creando tutte le necessarie sinergie per la massima realizzazione dell'intervento italiano a favore della convenzione;
si fa presente che il centro mediterraneo di attività d'informazione e comunicazione ambientale è stato stabilito in Sicilia a seguito di una decisione unanime assunta dai 21 Governi mediterranei e dalla Comunità europea nel 1993, nel corso dell'ottava riunione ordinaria delle parti contraenti la convezione di Barcellona organizzata in Turchia;
il centro italiano d'informazione e comunicazione della convenzione di Barcellona è l'unico centro dello United nations environment programme/mediterranean action plan ospitato in Italia e con il suo operato e le attività finora realizzate ha offerto importanti benefici a favore delle istituzioni italiane e mediterranee in aree strategiche della regione, ricevendo il plauso e i riconoscimenti di tutta la comunità internazionale interessata alla salvaguardia
ambientale e allo sviluppo sostenibile del Mediterraneo;
in un contesto multilaterale, conquistare un ruolo e una funzione come quella del centro mediterraneo di attività d'informazione e comunicazione ambientale di Palermo è un esercizio che nasce al di là della durata dei Governi e delle alleanze politiche;
mentre servirebbe un uso più equilibrato delle prerogative del Governo centrale e più trasparenza, responsabilità ed etica istituzionale, si è costretti, invece, ad assistere prima alla mancata esecuzione degli impegni adottati nell'ambito della convenzione di Barcellona, del Partenariato euromediterraneo e del Fondo mondiale per l'ambiente, e poi ai recenti annunci di Madrid di voler esautorare il centro mediterraneo di attività d'informazione e comunicazione ambientale di Palermo, destinando il nostro Paese ad isolamento e imbarazzo in ambito internazionale e sottraendo l'ennesima opportunità di prestigio e crescita alla Sicilia;
il ministero dell'ambiente e della tutela e del territorio e del mare continua a non fornire le dovute risposte né a livello internazionale, dove nella succitata riunione di Madrid, come consta agli interpellanti, è stato posto un irrituale veto del Governo italiano agli interventi delle agenzie delle Nazioni unite e dei Governi aderenti alla convenzione di Barcellona che chiedevano chiarimenti riguardo le vicende sul centro mediterraneo di attività d'informazione e comunicazione ambientale di Palermo, né a livello nazionale dove la regione siciliana ha più volte richiesto di convocare un urgente tavolo tecnico al fine di definire le azioni necessarie da realizzare nel quadro di accordi e raccomandazioni vigenti e ancor meno a livello locale dove, ad oggi, non sono ancora stati erogati i fondi 2006-2007 impegnati dall'Italia per l'esecuzione delle attività del centro mediterraneo di attività d'informazione e comunicazione ambientale e il suo mantenimento, determinando ovvie criticità internazionali così come nazionali;
il nostro Paese dovrà a breve adottare decisioni rilevanti nell'ambito cop 15 (gennaio 2008, Spagna) -:
se non ritenga necessario ed improrogabile superare con decisione e tempestività la situazione che si è venuta a determinare;
se non intenda operare il pronto trasferimento al centro italiano d'informazione e comunicazione della convenzione di Barcellona dei fondi impegnati nell'ambito della cop 14 e il trasferimento allo United nations environment programme dei 50 mila dollari impegnati per la preparazione del progetto del Fondo mondiale per l'ambiente (Gef);
se non ritenga, altresì, prima della riunione fissata il prossimo 28 novembre 2007 con lo United nations environment programme, stabilire un tavolo tecnico tra ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ministero degli affari esteri, centro italiano d'informazione e comunicazione della convenzione di Barcellona e Regione siciliana per esaminare compiutamente le citate vicende istituzionali, amministrative e legali e concordare le modalità ed i contenuti della presentazione dei responsabili della delegazione italiana alla prossima riunione delle parti contraenti la convenzione di Barcellona (16 gennaio 2008 - Almeria, Spagna).
(2-00840)
«Ruvolo, Romano, Drago, Lucchese, D'Alia, Volontè».
(13 novembre 2007)