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Allegato A
Seduta n. 208 del 20/9/2007
...
(Sezione 7 - Iniziative per incrementare la sicurezza del traffico su due ruote)
G)
I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri dei trasporti, dell'interno e delle infrastrutture, per sapere - premesso che:
i dati che emergono dall'indagine della Consulta nazionale per la sicurezza stradale del Cnel sull'analisi di rischio delle due ruote a motore mettono in evidenza un elevato numero di vittime della mobilità a due ruote a motore: nel triennio 2003-2005 si sono registrati, infatti, 4.334 morti (25,2 per cento del totale) e 261.944 feriti (27,2 per cento), per un costo sociale di 25.321 milioni di euro;
l'Italia passa al terzo posto (19 per cento) del 1994 al primo posto del 2003 e del 2004 (rispettivamente 24 per cento e 26 per cento) per quota di morti a carico delle due ruote a motori: muoversi su scooter e motociclette, in Italia, significa rischiare fino a 7,2 volte di più di incorrere in incidenti rispetto agli altri mezzi di locomozione;
i costi sociali del fenomeno sono inaccettabili: basti pensare che nel 2005 il costo sociale delle morti è stato superiore ai 30 milioni di euro e che la fascia di età maggiormente colpita è quella compresa tra i 25 e i 44 anni;
il 90 per cento dei decessi avviene in ambito urbano, per colpa di un traffico caotico, di strade in pessimo stato, di trasporti pubblici inefficienti che spingono all'utilizzo delle due ruote come obbligo e non come scelta, dei mancati controlli sui comportamenti indisciplinati e pericolosi dei guidatori delle due e delle quattro ruote;
a livello europeo, la quota di morti a carico delle ruote a motore cresce nel tempo più o meno per tutti i Paesi, il rischio specifico della mobilità su due ruote a motore è da 5,8 a 7,2 volte più elevato della media;
la sicurezza delle due ruote a motore necessita di studi specifici sulle principali cause di rischio e di attenti monitoraggi degli interventi e dell'evoluzione della sicurezza;
nel periodo estivo si assiste ad una vera e propria mattanza che aumenta anche di più nei fine settimana -:
quali siano i provvedimenti urgenti previsti e quali le iniziative per potenziare l'informazione e la sicurezza stradale, dal momento che in Italia la quota di spostamenti con ciclomotori e motocicli rappresenta il 5 per cento del totale, con un dato medio nelle grandi aree urbane del 10 per cento.
(2-00723)
«Romano, Ruvolo, Barbieri, Tassone, Volontè».