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Allegato A
Seduta n. 248 del 22/11/2007
(Sezione 8 - Tutela dei livelli occupazionali e condizioni di sicurezza presso l'aeroporto «Arlotta» di Grottaglie)
H)
I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri del lavoro e della previdenza sociale e dei trasporti, per sapere - premesso che:
l'aeroporto «Arlotta» di Grottaglie, dopo anni di chiusura ai voli civili, sta lentamente riprendendo la sua operatività, che, da quanto si apprende da notizie di stampa, dovrebbe presto divenire regolare;
ingenti sono stati i recenti investimenti pubblici per l'ampliamento delle strutture aeroportuali e per la realizzazione delle importanti infrastrutture circostanti;
l'insediamento Alenia prometteva una notevole ricaduta occupazionale, così come hanno sempre assicurato le istituzioni locali;
l'incapacità delle istituzioni locali nel recepire in tempo utile le esigenze di un moderno polo produttivo aeronautico ha consentito all'Alenia di portare in trasferta da Pomigliano d'Arco e da Foggia del personale già altamente qualificato e che non era possibile reperire in zona;
ad oggi i circa 300 tecnici dell'Alenia provengono per circa 120 unità da Pomigliano d'Arco, per circa 80 da Foggia e i restanti dall'Atitech, con un saldo negativo di circa 15 unità a danno dell'occupazione locale;
il 5 giugno 2007 tre lavoratori, impiegati da circa 20 anni nella manutenzione dei complessi impianti Avl dell'aeroporto civile, hanno ricevuto lettera di licenziamento dalla ditta Sme spa, che ha perso la gestione dei medesimi impianti in seguito ai non trasparenti accordi intercorsi nel dicembre 2006 tra enti pubblici quali l'Enac, l'Enav e l'AdP spa;
AdP spa durante quegli accordi aveva dichiarato di disporre di personale qualificato per la manutenzione degli impianti Avl e, di conseguenza, di non avvalersi dell'alta specializzazione acquisita dai tre tecnici grottagliesi in oltre 20 anni di lavoro presso tale impianto. Nei successivi mesi, però, i tre tecnici grottagliesi, con la cosiddetta «familiarizzazione», hanno difatti impartito lezioni di assistenza tecnica a tre dipendenti AdP spa inesperti in materia, assunti da sempre in tutt'altre mansioni;
già nel mese di maggio 2007 l'incapacità di risolvere un problema tecnico da parte dei dipendenti AdP spa ha costretto lo scalo aeroportuale ad una ridotta operatività per alcuni giorni, evento mai successo nel lungo periodo in cui i tre tecnici licenziati erano responsabili dell'impianto -:
se e come intendano operare in direzione della tutela dei livelli occupazionali e dei diritti dei lavoratori e come intendano, inoltre, ripristinare un accettabile livello di sicurezza di quello che ambisce a divenire uno dei più importanti scali aeroportuali dell'intera area mediterranea.
(2-00691)
«Franzoso, Lazzari, Di Cagno Abbrescia, Bernardo, Uggè, Pelino, Vitali, Mazzaracchio, Palumbo, Iannarilli, Romele, Giuseppe Fini, Campa, Zanetta, Rosso, Zorzato, Fabbri, Cicu, Martusciello, Ceccacci Rubino, Picchi, Brancher, Caligiuri, Aracu, Licastro Scardino, Alfredo Vito, Aprea, Garagnani, Marinello, Gardini, Galli, Fratta Pasini».
(1o agosto 2007)