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Allegato A
Seduta n. 208 del 20/9/2007
...
(Sezione 10 - Gestione delle politiche forestali con particolare riferimento alla prevenzione e alla lotta agli incendi boschivi)
L)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che:
gli incendi delle scorse settimane hanno provocato la perdita di vite umane e la distruzione di buona parte del patrimonio boschivo e delle coltivazioni in alcune regioni del Sud Italia, tra cui, particolarmente, la Sicilia;
i numerosi roghi, appiccati da criminali senza scrupoli sulla base di moventi diversi, hanno messo a nudo enormi limiti nelle attività di prevenzione e nell'organizzazione dello spegnimento e dei soccorsi, che espongono a gravi rischi la sicurezza delle persone e l'integrità dei beni, sia pubblici che privati;
soprattutto per quanto riguarda la Sicilia, sono emerse gravissime responsabilità, che gli interpellanti reputano imputabili alla regione in ordine al tardivo recepimento delle misure più significative della legge quadro sulla prevenzione degli incendi boschivi n. 353 del 2000, avvenuto il 14 aprile 2006, ed al coordinamento del servizio di protezione civile nei comuni colpiti. Le analisi e le statistiche rese note in questi giorni segnalano, infatti, in modo inequivocabile, come l'istituzione del catasto delle aree incendiate e la conseguente attività di controllo per il rispetto dei vincoli applicati sono serviti, nei comuni italiani che vi hanno provveduto, a ridurre drasticamente il numero degli incendi e l'estensione delle superfici percorse dal fuoco;
sempre con riferimento alla Sicilia, è pure emersa la gestione perversa delle risorse economiche ed umane destinate alle attività forestali, evidentemente deviata
dalla finalità di prevenire e contrastare gli incendi ed orientata, invece, ad assecondare meccanismi assistenziali e logiche clientelari. Risulta, infatti, che in Sicilia sono in vario modo interessati ad attività forestali 30.745 lavoratori, a fronte dei 68.000 impiegati in tutto il territorio nazionale, molti dei quali assunti per 51 oppure per 101 giorni, al fine di far maturare il diritto al sussidio di disoccupazione;
tale modello gestionale si è rivelato del tutto inefficace e, in alcuni casi, oggettivamente istigatore di incendi dolosi;
la recente ordinanza n. 3606 del 28 agosto 2007, recante disposizioni urgenti di protezione civile dirette a fronteggiare lo stato di emergenza in atto in alcune regioni del Sud Italia causato dagli incendi, affronta decisamente il nodo dell'inerzia di alcuni comuni rispetto alle loro competenze in materia di istituzione del catasto incendi e di organizzazione del servizio di protezione civile;
l'esperienza concreta degli ultimi anni dimostra come, in assenza di un ruolo attivo e responsabile delle regioni e di efficaci controlli e sanzioni a carico dei soggetti inadempienti rispetto ai loro compiti, le misure disposte nell'ordinanza corrono il rischio di essere vanificate, o quanto meno depotenziate, nella loro applicazione -:
quali iniziative il Governo ritenga di assumere nei confronti della regione Sicilia, affinché lo spirito delle misure disposte con l'ordinanza n. 3606 del 2007 prevalga, o quanto meno influenzi positivamente, la gestione effettiva delle politiche forestali, orientandole verso criteri di efficienza nella prevenzione e nella lotta agli incendi boschivi;
se il Governo intenda assumere ogni opportuna iniziativa (ovvero proporre una specifica iniziativa legislativa) rivolta a potenziare i controlli sull'effettiva applicazione dei vincoli sulla destinazione d'uso dei soprassuoli percorsi da incendi ed a sanzionare i soggetti inadempienti, anche con la decadenza dalle cariche amministrative ricoperte;
se il Governo ritenga o meno utile avviare un'iniziativa affinché possa prevedersi l'applicazione di misure concorrenti e/o alternative alla detenzione nei confronti dei responsabili di incendio doloso o colposo, quali potrebbero essere l'impiego a titolo gratuito in attività lavorative finalizzate al rimboschimento ed al restauro delle aree percorse da incendio.
(2-00711)
«Lomaglio, Buffo, Nicchi, Attili, Fumagalli, Zanotti, Baratella, Sasso, Rotondo, Pettinari, Trupia, D'Antona, Scotto, Aurisicchio, Fluvi, Cinzia Maria Fontana, Gianni Farina, Bafile, Froner, Franci, Fiorio, Lovelli, Bellanova, Lumia, Gentili, Fundarò, Camillo Piazza, Samperi, Dioguardi, Allam, Piro, Perugia, Mungo, Dato, Maderloni».