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Allegato B
Seduta n. 1 del 28/4/2006
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INTERNO
Interrogazione a risposta orale:
BARBIERI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
qualche ora dopo l'arresto del superlatitante Bernardo Provenzano, fotografi e
giornalisti vennero accompagnati dalle forze dell'ordine nel covo di Montagna dei Cavalli, una contrada di campagna tra Ficuzza e Corleone;
lì, su una balaustra di marmo, a fianco di un lavabo, vennero fotografati alcuni volantini elettorali, uno di Totò Cuffaro, attuale Governatore della Sicilia e candidato alle prossime elezioni regionali, e tre o quattro volantini della formazione politica «Nuova Sicilia»;
nel servizio trasmesso dalla Tgs, testata televisiva locale, tuttavia, da una prima immagine ci si accorse chiaramente che su quella balaustra i volantini erano assenti per poi ricomparire in una nuova ripresa della stessa telecamera;
dopo accurati controlli ci si accorse anche che nelle immagini video i volantini erano posizionati in un modo, nelle fotografie dei giornali in un altro;
inoltre, il cronista in questione, Francesco Massaro del Giornale di Sicilia, affermò di aver rinvenuto i volantini in un barattolo, poi in un portapenne, quindi in una sorta di posacenere, il tutto tenendo presente che dalle foto apparse sulla stampa i volantini sembrano intonsi e perfettamente stirati;
a parere dell'interrogante è da ritenersi inaudito e inspiegabile il comportamento del cronista citato, autore di un gravissimo atto di inquinamento ambientale, con la dimostrazione che dopo l'arresto di Provenzano da quella stanza poteva uscire ed entrare di tutto e che qualcuno si sia preoccupato di montare una micidiale ed infame trappola mediatica avente come vittima predestinata il presidente della Giunta Regionale di Sicilia, a poche settimane dalle elezioni regionali -:
chi abbia autorizzato i giornalisti ad entrare nel covo di Bernardo Provenzano, e come sia stato possibile per tal Francesco Massaro, dichiarare di aver trovato arrotolati in un portapenne volantini elettorali di Totò Cuffaro e di averli successivamente spostati altrove nella stanza per farli fotografare e diffondere la notizia.
(3-00001)