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Allegato B
Seduta n. 10 del 13/6/2006
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BENI E ATTIVITÀ CULTURALI
Interrogazione a risposta immediata:
NARDI. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
sempre più insistenti sono le notizie circa la creazione nella capitale di una cosiddetta area archeologica centrale per un progetto del comune di Roma, che richiederebbe l'affidamento in gestione di siti culturali statali, quali il Colosseo, i Fori romani-Palatino, la Domus aurea, le terme di Caracalla, da accorpare al complesso dell'area capitolina, già oggi sotto gestione comunale;
l'area e i musei capitolini sono, poi, in realtà, per concessione comunale, gestiti dalla società privata Zetema;
il sovrintendente archeologico di Roma ha, più volte, parlato pubblicamente di detto progetto -:
se il Ministro interrogato sia al corrente del citato progetto e quale sia la sua posizione riguardo ad una tale eventuale iniziativa, in particolar modo circa la forma di gestione applicabile, ivi compresi il coinvolgimento dei privati, il ruolo partecipativo del ministero per i beni e le attività culturali e la sicurezza per i lavoratori, di ruolo e precari, della sovrintendenza
archeologica di Roma di non essere posti in mobilità dall'attuale sede di servizio, mantenendo il posto di lavoro nel regime contrattuale statale.
(3-00035)
Interrogazioni a risposta scritta:
BERTOLINI. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
nel corso dei recenti lavori di scavo per la realizzazione di un parcheggio interrato a Modena, in piazza Roma, sono stati ritrovati nel sottosuolo importanti reperti archeologici relativi all'antica città di romana, risalenti al 1o secolo A.C.;
le mura della città romana risulterebbero ancora in eccellente stato di conservazione, e tali da fare presupporre la possibilità di fare emergere, in tempi brevi, dal sottosuolo ampie aree conservate della città romana;
l'eccezionalità di tali ritrovamenti è stata confermata dalla Sovrintendenza archeologica dell'Emilia Romagna;
la stessa Sovrintendenza archeologica dell'Emilia Romagna avrebbe avanzato l'ipotesi di proseguire con gli scavi, al fine di riportare alla luce più ampie aree dell'antica città romana e di realizzare in loco un sito archeologico;
la valorizzazione degli importanti ritrovamenti e l'eventuale creazione di un sito archeologico a Modena, in piazza Roma, potrebbe rappresentare una straordinaria opportunità per la città, per la regione e per l'intera nazione;
Modena vanta patrimoni storici ed architettonici come il Duomo, annoverato dall'Unesco tra i patrimoni dell'Umanità;
il proseguimento degli scavi archeologici in Piazza Roma, a Modena, necessiterebbe di significativi investimenti di carattere economico -:
se non ritenga opportuno porre in essere specifiche azioni, per reperire e stanziare, anche in accordo con gli Enti locali interessati, le risorse necessarie per finanziare il proseguimento degli scavi e la realizzazione di un sito archeologico.
(4-00197)
CONTENTO. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
da tempo il Comune di Cimolais (Pordenone) e il Club alpino italiano sono impegnati per far tutelare il celebre «campanile» di Val Montanaja dall'Unesco quale «patrimonio dell'Umanità»;
il monolite roccioso di Val Montanaja presenta una forma unica al mondo, affusolata e longilinea a tal punto da rassomigliare ad un campanile;
la zona è già attualmente meta di migliaia di escursionisti ogni anno (i visitatori provengono anche da Stati extraeuropei, stante la nomea conquistata nel corso dei decenni da questa bellezza naturale così insolita);
un eventuale inserimento del «campanile» tra i beni salvaguardati dalle Nazioni unite mediante l'ausilio dell'Unesco potrebbe incrementare ulteriormente il flusso turistico, inserendo di fatto il Comune di Cimolais in un circuito internazionale di contatti, pubblicazioni e recensioni;
questo Ministero non può non prendere posizione sul progetto in parola, chiarendo sin d'ora se intenda sostenere tale proposta e in quale modo -:
se sia a conoscenza della proposta avanzata dal Comune di Cimolais (Pordenone) affinché il «campanile» di Val Montanaja venga dichiarato «patrimonio dell'Umanità» e, di conseguenza, sia sottoposto alla tutela dell'Unesco;
se intenda o meno sostenere tale progetto e, in caso di risposta affermativa, in che termini e secondo quale tempistica;
se intenda visitare quanto prima il sito al fine di comprendere la reale fatti bilità
del piano, così come auguratosi, del resto, dagli stessi promotori dell'iniziativa.
(4-00201)
RAISI. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
con il decreto del 28 novembre 2002 la Soprintendenza Regionale per i Beni e le Attività Culturali dell'Emilia Romagna ha dichiarato il bene denominato «Piazza Matteotti e il Monumento ai Caduti» di interesse particolarmente importante e lo ha sottoposto alle disposizioni del Decreto Legislativo n. 490/1999;
nonostante il decreto di cui sopra, nelle scorse settimane il Comune di Imola ha dato l'autorizzazione all'inizio dei lavori di demolizione del Monumento ai Caduti e agli scavi all'interno di Piazza Matteotti;
allo stato attuale i blocchi del Monumento sono stati depositati in un magazzino comunale mentre si è persa la traccia di circa un quarto dei sanpietrini che ricoprivano la piazza;
si ritiene che lavorando a questo ritmo serrato, entro pochi giorni nella piazza suddetta non resterà traccia alcuna del Monumento;
a quanto risulta all'interrogante, il 18 aprile 2006 alcuni Comitati di cittadini hanno presentato degli esposti al Procuratore Generale della Repubblica di Bologna, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, al Nucleo Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale di Bologna, al Ministro dei Beni e Attività Culturali, al Soprintendente Regionale Beni e Attività Culturali di Bologna, all'Arma dei Carabinieri e alla Guardia di Finanza di Imola;
gli esposti in questione pare ad oggi non abbiano avuto alcun seguito -:
se sia al corrente di quanto sta accadendo e quali iniziative intenda adottare per far rispettare le decisioni assunte dalla Soprintendenza Regionale per i Beni e le attività Culturali, puntualmente disattese dal Comune di Imola.
(4-00204)