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Allegato B
Seduta n. 10 del 13/6/2006
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TRASPORTI
Interrogazione a risposta immediata:
BRUGGER, ZELLER, WIDMANN, BEZZI e NICCO. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
considerato che l'arco alpino costituisce lo spazio vitale, il luogo di lavoro e la piattaforma economica per circa 15 milioni di persone, nonché la zona ricreativa per oltre 100 milioni di persone, e considerata la delicatezza degli aspetti economici ed ambientali, occorre una politica di cooperazione e di combinazione tra i Paesi interessati;
con la convenzione internazionale per la protezione delle alpi gli otto Stati firmatari si sono impegnati per la salvaguardia a lungo termine dell'ecosistema naturale delle Alpi ed il loro sviluppo sostenibile, nonché la tutela degli interessi economici delle popolazioni residenti, stabilendo i principi cui dovrà ispirarsi la cooperazione transfrontaliera tra i Paesi dell'arco alpino. Per il raggiungimento di tali obiettivi le parti contraenti dovranno prendere adeguate misure in diversi campi d'azione, per i quali, attualmente, sono stati pattuiti nove protocolli attuativi, all'esame dei parlamenti nazionali;
nella riunione del Consiglio dei Ministri dei trasporti nell'Unione europea a Lussemburgo del 9 giugno 2006, la decisione sulla firma del protocollo sui trasporti è stata rinviata, su richiesta italiana, alla prossima riunione dei Ministri dei trasporti dell'Unione europea;
la ratifica del protocollo in questione è non da oggi considerata essenziale per le scelte strategiche relative alle politiche di mobilità nelle Alpi. L'aumento del traffico va contenuto con una serie di misure adeguate e non estemporanee e la firma del protocollo trasporti della convenzione internazionale per la protezione delle alpi è per l'Alto Adige e l'intera area alpina di importanza fondamentale;
in questi giorni il Presidente del Consiglio dei ministri ha iniziato il suo tour europeo, con prima tappa a Vienna, per discutere, tra l'altro, della ratifica dei protocolli attuativi della convenzione internazionale per la protezione delle alpi. Giovedì 15 giugno 2006 e venerdì 16 giugno 2006 si terrà il summit dei Capi di Stato e di Governo dell'Unione europea. Anche in quell'occasione si dovrebbe parlare di questo tema -:
se il Governo, alla luce di quanto esposto, non ritenga necessario chiarire la sua posizione in ordine all'impegno assunto
con la firma della convenzione internazionale per la protezione delle alpi e dei nove protocolli attuativi e se non ritenga oramai improcrastinabile promuovere la ratifica di tutti e nove i protocolli attuativi sia da parte dell'Italia che da parte dell'Unione europea.
(3-00040)
Interrogazione a risposta in Commissione:
MARIO RICCI, OLIVIERI e LOCATELLI. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
l'Anas spa ha recentemente pubblicato un bando finalizzato all'esternalizzazione completa dei servizi di gestione dei servizi di licenze e concessioni resi dalle sedi compartimentali aziendali;
risulta agli interrogati che tale iniziativa è avvenuta senza alcun confronto con i rappresentanti dei lavoratori nonostante che le suddette esternalizzazioni abbiano un notevole impatto sul personale;
con tale iniziativa l'azienda si priva di gran parte dell'unica fonte di entrate aggiuntive senza, peraltro, porsi il problema di come questa scelta si concilii con i ruoli di Sorveglianza e Polizia Stradale -:
se non intenda adottare iniziative affinché sia congelata la decisione e non dar seguito al bando, ciò anche al fine di un doveroso approfondimento del ruolo pubblico che l'Anas deve necessariamente svolgere, anche se in modo più efficace del passato, per garantire qualità e trasparenza nel settore a partire dal controllo delle concessioni stesse.
(5-00022)
Interrogazioni a risposta scritta:
ANGELA NAPOLI. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
la RFI, società dell'infrastruttura del gruppo Ferrovie dello Stato, per il programma evolutivo relativo alla gestione di aree di stazioni ubicate nel Sud Italia, ha previsto nell'anno 2003 un finanziamento di 46 milioni di euro per il progetto denominato PEGASUS;
il citato progetto riguarda l'intervento di manutenzione straordinaria, il recupero architettonico e funzionale dei complessi immobiliari, l'abbattimento delle barriere architettoniche, l'adeguamento dei marciapiedi, la security e l'informazione al pubblico in diverse stazioni ferroviarie della Calabria;
le stazioni interessate sono quelle di Amantea, Bagnara Calabra, Castiglione Casentino, Cosenza, Crotone, Gioia Tauro, Lamezia Terme Centrale, Locri, Melito Porto Salvo, Nicastro, Paola, Praja, Reggio Calabria Lido, Roccella Jonica, Rosario, Scalea, Sibari, Noverato, Tropea e Vibo - Pizzo;
il finanziamento di 46 milioni di euro è così ripartito: 26 milioni di euro per la manutenzione straordinaria e il recupero architettonico e funzionale dei complessi immobiliari, 20 milioni di euro per l'abbattimento delle barriere architettoniche, l'adeguamento dei marciapiedi, la security e l'informazione al pubblico;
nel 2007 ricorre il V centenario della morte di San Francesco di Paola, Patrono della Calabria e della Gente di mare;
i lavori previsti nel progetto PEGASUS, come annunciato dal Comune di Paola nel mese di novembre 2005, sarebbero dovuti iniziare nella stazione di quella città nei primi mesi del 2006, al fine di consegnare la nuova stazione ferroviaria entro l'anno 2007;
la ditta vincitrice della relativa gara d'appalto ha rinunziato all'esecuzione dei lavori;
ad oggi, dopo diversi mesi dalla rinunzia della ditta appaltatrice non si hanno notizie in merito all'esecuzione degli stessi -:
i motivi che hanno indotto la ditta aggiudicataria dell'appalto a rinunziare all'esecuzione dei lavori;
quali urgenti iniziative intendano attuare per sollecitare l'assunzione dei lavori previsti dal progetto PEGASUS nella stazione di Paola;
se non ritengano opportuno attivarsi affinché la RFI preveda interventi urgenti, anche attraverso la previsione di treni speciali, al fine di agevolare i pellegrini che si recheranno nel mese di maggio 2007 nella città di Paola, in occasione del V centenario della morte di San Francesco di Paola.
(4-00222)
FABRIS. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
lo scorso 30 maggio 2005, il Ministero dell'interno - Dipartimento della Pubblica Sicurezza e la società AISCAT hanno rinnovato la convenzione per i servizi garantiti dalla Polizia Stradale sulle autostrade in concessione;
tale convenzione prevede la obbligatorietà di inserire tra le dotazioni della Polizia stradale i sistemi di rilevamento GPS, così come previsto dall'articolo 12 del disciplinare AISCAT;
tali sistemi di rilevamento consentono la videoripresa di tutto quel che accade all'interno e all'esterno delle vetture della polizia stradale, sia da ferme che in corsa; dei veicoli; dei sorpassi dei TIR; del comportamento scorretto del cambio di corsia; l'invio di immagini degli incidenti autostradali ed infine il collegamento delle autovetture della polizia stradale alla banca dati interforze;
tali sistemi, in fase di sperimentazione presso la A22 (Brennero), risultano attualmente non operativi e non risulta, quindi, data applicazione alla nuova convenzione AISCAT -:
se sia nelle intenzioni dell'On. Ministro interrogato adottare provvedimenti volti a promuovere la definitiva attuazione a quanto previsto nella sopraccitata convenzione, in modo tale che sia consentita l'adozione di un sistema che, ove correttamente implementato, comporterebbe un significativo abbattimento della incidentalità stradale.
(4-00227)
GIANNI FARINA. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
sulla ferrovia Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza è stato messo in servizio, da parte della Regione Piemonte e di Trenitalia, il nuovo materiale rotabile «Minuetto diesel» che consente un confortevole trasporto dei passeggeri;
tale innovazione non ha comportato un miglioramento degli orari, mentre sarebbe non solo possibile, ma consigliabile prevedere due treni diretti tra Torino-Cuneo-Ventimiglia-Sanremo e Nizza accorciando il tempo di percorrenza dalle oltre quattro ore attuali a poco più di due ore e trenta, consentendo ai numerosi viaggiatori di fine settimana che si recano da Torino e dalla provincia di Cuneo sulla Riviera del Ponente Ligure e sulla Costa Azzurra di utilizzare il treno invece dell'auto;
atteso inoltre che una simile soluzione favorirebbe anche l'accesso, dai due versanti, alla stazione sciistica di Limone Piemonte soprattutto in vista della costruzione del nuovo traforo di Tenda che comporterà non pochi problemi di traffico sulla SS 20, lato Italia, e sulla RN 204, lato Francia;
con la costruzione del nuovo traforo di Tenda si potranno verificare chiusure del valico stradale con gravi conseguenze per l'economia e che sarebbe opportuno prevedere dei servizi di navetta ferroviaria tra Tenda e Limone -:
se non ritenga opportuno attivarsi affinché venga predisposto in collaborazione con gli Assessori ai Trasporti della Regione Piemonte, della Regione PACA e con i Comuni interessati della Comunità Montana delle Valli Gesso e Vermenagna sul versante italiano e della Valle Roya su quello francese, un piano di potenziamento
di detta linea ferroviaria, in particolare con la modifica degli orari attuali e l'istituzione di treni diretti;
se non ritenga altresì di attivarsi affinché, anche in collaborazione con la Conferenza intergovernativa (CIG) delle Alpi del sud, siano previsti treni navetta che consentano di evitare gli inconvenienti dovuti alle chiusure al traffico stradale del valico di Tenda sia per i lavori in corso nel vecchio traforo sia per quelli concernenti il nuovo costruendo traforo.
(4-00232)
FABRIS. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il ripetersi costante di atti vandalici dolosi ed emulativi riferibili al lancio di oggetti in autostrada, ha reso estremamente importante, oggi, la messa in sicurezza dei sovrappassi autostradali, proprio attraverso l'attuazione di progetti destinati al miglioramento della difesa passiva ed attiva dei medesimi;
la sicurezza è diventata, infatti, uno degli elementi fondamentali della «qualità autostradale» e, quindi, uno dei fattori di successo dell'autostrada stessa;
in particolare, uno degli strumenti di supporto che potrebbe costituire un nuovo modo di sviluppare la sicurezza sulla rete autostradale del nostro Paese, è rappresentato dall'utilizzo di sistemi di videosicurezza i quali si sono rivelati estremamente utili per lo svolgimento del lavoro degli agenti di Polizia stradale;
una diffusa rete di video sorveglianza potrebbe, infatti, permettere la riduzione e la prevenzione degli attacchi criminosi nelle aree di maggiore rischio, il monitoraggio dei sovrappassi per eventuali interventi in caso di necessità, ai fini della sicurezza e della incolumità delle persone, il presidio in modo centralizzato dei sovrappassi, con conseguente ottimizzazione delle risorse umane, la fruizione di una memoria video registrata a cui far ricorso nell'eventualità di atti criminosi ed infine l'alleggerimento dei servizi di vigilanza dal carico di lavoro su località decentrate -:
se sia nelle intenzioni del Ministro interrogato adottare provvedimenti volti ad attuare progetti destinati a potenziare la vigilanza sui sovrappassi autostradali così da migliorare la qualità della sicurezza dei cittadini sull'intera rete, anche mediante la realizzazione di sistemi di videosicurezza.
(4-00235)
LUCCHESE. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
l'uso delle moto d'acqua nei litorali, oltre a causare inquinamento e notevole disturbo ai bagnanti, costituisce causa di gravi incidenti che infatti si ripetono in continuazione -:
quale iniziativa intenda intraprendere in relazione a quanto esposto.
(4-00238)