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Allegato B
Seduta n. 10 del 13/6/2006
ATTI DI INDIRIZZO
Risoluzioni in Commissione:
La III Commissione,
premesso che:
sono già state stipulate convenzioni tra lo Stato Italiano e Cile, Brasile, Canada in materia pensionistica;
in particolare, la convenzione tra Italia e Cile è già stata approvata dal Parlamento cileno mentre questa convenzione non risulta ancora presentata dal Governo al Parlamento italiano per la necessaria ratifica;
avendo già chiesto al Ministro degli esteri di prendere conoscenza dei fatti e di procedere con rapidità e presentare in Parlamento il disegno di legge di ratifica della convenzione tra Italia e Cile, con la presente risoluzione la Camera,
impegna il Governo
ad adottare iniziative volte a garantire la ratifica delle citate Convenzioni entro la fine di luglio e di graduarne l'attenzione sulla base delle risorse reperite.
(7-00002)«Spini».
La IX Commissione,
premesso che:
sono stati licenziati quattro macchinisti da Trenitalia a causa della trasmissione Rai «Report»;
trasmissione nella quale si denunciavano gravi carenze in merito alla sicurezza delle ferrovie italiane;
denunce che, purtroppo, si sono verificate fin troppo veritiere come hanno dimostrato i tragici incidenti di Crevalcore e Roccasecca;
servizio ferroviario che, più in generale, lascia a desiderare come hanno evidenziato le numerose e reiterate proteste dei pendolari e delle Regioni stesse;
la magistratura in appello ha imposto la riassunzione di uno dei macchinisti in questione;
è stato licenziato un macchinista per essersi rifiutato di partire con un treno sul quale era installato il congegno denominato VACMA (o «uomo morto») ritenuto pericoloso dalle Asl e contestato dai sindacati;
la magistratura ha ritenuto il macchinista in questione non colpevole di interruzione di pubblico servizio per essersi rifiutato di partire; anzi, secondo i sottoscrittori della presente risoluzione, ha adombrato una volontà di Trenitalia di creare il «caso» per imporre una stretta repressiva;
tale ferroviere non è stato ancora reintegrato;
secondo i firmatari del presente atto, tali comportamenti di Trenitalia sono tali da configurare una gestione dei rapporti con il personale sbagliata; autoritaria ed inefficace e sono specchio di una mala gestione dell'azienda che ha portato ormai ad una vera e propria crisi strutturale;
non è pensabile rilanciare le ferrovie senza una diversa missione dell'azienda stessa e senza una diversa concezione della sicurezza e un diverso rapporto con ferrovieri e utenti,
impegna il Governo
ad intervenire presso Trenitalia affinché riassuma i quattro ferrovieri indebitamente licenziati.
(7-00003) «Mario Ricci, Olivieri, Locatelli».
La XIII Commissione,
premesso che:
L'Unione europea e gli Stati Uniti hanno firmato il 10 marzo 2006 a Londra un accordo bilaterale sul vino nel quale in particolare vengono accettate alcune pratiche enologiche attuate negli Stati Uniti, anche non coperte da deroghe comunitarie;
la firma dell'accordo è giunta dopo diversi incontri spesso molto contrastati, anche perché in virtù del medesimo accordo si permette la libera circolazione in Europa dei vini americani invecchiati artificialmente con l'aggiunta di trucioli di legno, in luogo dell'invecchiamento tradizionale in barrique;
a seguito della sottoscrizione di tale accordo, la Commissione europea ha proposto l'introduzione di tale pratica enologica anche in Europa, sostenendo di voler rendere in questo modo più competitivo in termini di prezzo il vino europeo sui mercati internazionali, per di più non prevedendo neppure l'obbligo di menzionare in etichetta il ricorso all'utilizzo dei trucioli;
da notizie di stampa si apprende che il «comitato di gestione vini UE» nella riunione del 2 maggio 2006 sembrerebbe aver raggiunto un accordo di massima tra la maggioranza dei delegati nazionali a favore di tale proposta di regolamento;
tutte le normative comunitarie, ed in generale le politiche dell'Unione europea, vanno nella direzione di una maggior attenzione al consumatore e di valorizzazione della qualità dei prodotti agricoli e che dunque l'apertura della Commissione europea all'uso di nuove pratiche enologiche non tradizionali, in particolare l'invecchiamento con truciolato di legno, è incoerente e contraria alle politiche sopra citate;
una simile autorizzazione renderebbe vani tutti i tentativi di qualificare le produzioni vitivinicole comunitarie di fronte alla sempre più agguerrita concorrenza internazionale;
sul piano delle produzioni vinicole di massa, i paesi emergenti sottraggono a Francia e Italia ampie quote di mercato avvalendosi di costi contenuti legati alla modesta qualità e di grandi dimensioni aziendali che permettono politiche di marketing aggressive e ben organizzate;
nel medio lungo periodo si aggiungerà la concorrenza ben più temibile dovuta a Cina e India, che hanno già cominciato a impiantare vigneti e stanno prendendo le misure di questo mercato, così come hanno già fatto per tutti gli altri grandi mercati di consumo;
la difesa della qualità dei vini europei passa per la tutela delle tradizioni (alcune nostre aziende producono vino da sette secoli), della sapienza tecnica nata dalla esperienza sul vigneto e delle tecniche che hanno consentito finora di ottenere vini conosciuti e riconosciuti in tutto il mondo, vini della vecchia Europa, un unicum incomparabile con le produzioni similari degli altri continenti;
impegna il Governo:
a porre in atto tutte le misure ritenute opportune per difendere a livello comunitario le produzioni vitivinicole nazionali ottenute secondo le metodologie tradizionali;
ed in particolare ad utilizzare tutti gli strumenti di cui disporre presso le competenti sedi comunitarie per evitare che l'Unione europea autorizzi l'invecchiamento dei vini attraverso l'uso dei truciolati di rovere.
(7-00001)
«Misuraca, Grimaldi, Licastro Scardino, Minardo, Paolo Russo, Carlucci, Giuseppe Fini, Iannarilli, Marinello, Romele».