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Allegato B
Seduta n. 102 del 1/2/2007
...
ECONOMIA E FINANZE
Interrogazioni a risposta scritta:
MURA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
la situazione particolarmente grave in cui si trova di nuovo il management della Banca Popolare Italiana che, dopo le dimissioni dell'amministratore delegato Giampiero Fiorani indagato per reati e la condanna dell'attuale amministratore delegato Divo Gronchi per bancarotta, attira la nostra attenzione affinché non vengano poste in essere operazioni che possano portare nocumento ai risparmiatori, ai soci ed ai dipendenti;
da notizie di stampa risulta che la Banca d'Italia avrebbe sollevato forte obiezioni circa la cessione della Banca Bipielle.net alla cordata costituita da SOPAF, AVIVA, DE AGOSTINI;
a seguito della condanna per bancarotta dell'attuale amministratore delegato è stata convocata, lo scorso 20 gennaio 2007, l'assemblea dei soci, per votare a
scrutinio palese per la dirigenza, l'unico punto all'ordine del giorno: «l'eventuale revoca del dottor Divo Gronchi dalla carica di consigliere ai sensi dell'articolo 6 comma 2 del decreto ministeriale n. 161 del 1998», che ha visto, come prevedibile, la puntuale riconferma dello stesso dottor Gronchi -:
se il Ministrointerrogato intenda adottare iniziative normative tese ad una maggior tutela dei risparmiatori e dello stesso sistema creditizio minato nella credibilità dal comportamento spregiudicato di un folto gruppo di amministratori e ad introdurre un diverso sistema di incompatibilità per le cariche sociali, una maggior trasparenza degli atti redatti dagli organi di controllo e la modifica del citato articolo 6 - decreto ministeriale n. 161 del 1998, nel senso di abolire del tutto la possibilità demandata all'assemblea dei soci di decidere la riconferma di amministratori precedentemente sospesi dalle cariche sociali.
(4-02409)
FALLICA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
l'aumento dei prezzi di carburante alla pompa ed in particolare del gasolio per autotrazione sta danneggiando fortemente la nostra economia e penalizzando i cittadini con particolare riferimento a quelli a reddito fisso;
la recente accusa dell'antitrust, a nove compagnie petrolifere, di aver posto in essere meccanismi collusivi tesi a mantenere alti i prezzi e a trasferire il maggior margine lordo dalla benzina al gasolio non è priva di fondamento in particolare riguardo alla seconda affermazione, ma questa censura non può far passare in seconda linea l'altissimo livello delle accise, che contribuisce in misura preponderante a collocare il prezzo italiano dei carburanti tra i più alti d'Europa -:.
se non si ritenga assolutamente indispensabile assumere iniziative per ridimensionare il peso delle accise sui carburanti per autotrazione che hanno raggiunto livelli insostenibili e penalizzanti per l'intera economia e se non si ritenga altresì necessario ed urgente richiamare le compagnie petrolifere ad una politica dei prezzi (industriali) di benzina e gasolio più in linea con il mercato europeo dove sono in media sensibilmente inferiori a quelli praticati in Italia.
(4-02427)