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Allegato B
Seduta n. 102 del 1/2/2007
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LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE
Interrogazioni a risposta scritta:
RAMPELLI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
l'interrogante ha appreso della gravissima situazione occupazionale che sta per determinarsi nel territorio di Anzio alla luce della decisione della direzione europea della Colgate Palmolive di avviare un piano di ristrutturazione nel reparto «Body Care»;
sembrerebbe che l'azienda, che in passato ha usufruito dei fondi per il Mezzogiorno, intenda aprire uno o più stabilimenti nell'Europa dell'est;
il piano prevede lo smantellamento dello stabilimento di Anzio (Roma) e, qualora attuato, metterebbe a rischio circa un migliaio di posti di lavoro, considerando anche l'indotto;
il territorio interessato subirebbe pesanti ricadute non solo sul piano sociale ma anche su quello economico;
il consiglio comunale di Anzio, riunitosi il 25 gennaio 2007, si è schierato all'unanimità a fianco dei lavoratori e contro il trasferimento all'estero dell'azienda invitando il Governo ad intervenire con urgenza per evitare la delocalizzazione dello stabilimento;
nella giornata del 29 gennaio, le rappresentanze sindacali ed il comune hanno proclamato otto ore di agitazione - articolate fino a venerdì - e uno sciopero generale cittadino per giovedì 8 febbraio, con una manifestazione pubblica nella mattinata -:
quali urgenti iniziative intenda assumere per evitare la chiusura dello stabilimento della Palmolive di Anzio e per garantire la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali;
se non ritenga opportuno, in particolare, costituire un tavolo di concertazione con i sindacati, gli enti locali interessati e la proprietà, al fine di giungere ad una soluzione condivisa;
quali misure di tutela sociale o di mobilità intenda adottare, in via alternativa, a favore dei lavoratori, qualora sia impossibile la prosecuzione delle attività dello stabilimento.
(4-02423)
SERENI, DI GIROLAMO, BOCCI, STRAMACCIONI e DI SALVO. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
la società Mazzoni Pietro S,p.A., ha acquisito nel 1999 da Alcatel Italia un ramo di azienda operante nel settore della realizzazione e manutenzione della rete telefonica, della realizzazione e manutenzione degli impianti di abbonati, l'istallazione di apparati AF;
a partire dal 2004 ha acquisito da Telecom l'appalto per realizzazione e manutenzione di reti telefoniche in alcune regioni italiane: Umbria, Piemonte, eccetera;
in seguito a questi contratti alla Pietro Mazzoni SpA furono assegnate le aree di lavoro nei distretti telefonici di Foligno, Spoleto, Terni ed alcune aree del distretto di Perugina quelle di Todi e Marsciano nel 2004, in seguito alla riduzione di budget del contratto la Mazzoni fu costretta a chiudere le sedi di Foligno e Terni concentrando tutte le attività nella sede di Spoleto, con la conseguente perdita di 90 occupati costretti a fare uso delle strumento della mobilità;
a gennaio 2007 la Telecom ha comunicato alla Pietro Mazzoni SpA i termini del nuovo contratto di appalto che comporta una riduzione del budget del 50 per cento ed una rimodulazione delle presenze nei territori con restringimento al solo distretto di Terni e la perdita di ulteriori 30 posti di lavoro in Umbria;
tale richiesta da parte di Telecom secondo gli interroganti è priva di una logica industriale, ma ha per scopo solo l'abbattimento ulteriore dei costi attraverso un uso crescente del subappalto;
all'incontro convocato presso il Ministero del lavoro dal sottosegretario Rosa Rinaldi per agevolare la composizione della vertenza la Telecom non si è presentata -:
quali ulteriori iniziative il Governo intenda prendere sia per tutelare i diritti dei lavoratori sia per garantire qualità ed economicità di un servizio, quale quello telefonico, così importante per i cittadini consumatori.
(4-02434)