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Allegato B
Seduta n. 106 dell'8/2/2007
AFFARI ESTERI
Interrogazioni a risposta scritta:
CARDANO. - Al Ministro degli affari esteri, al Ministro della pubblica istruzione, al Ministro dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
la prospettiva di un'Europa basata sui valori della pace e della tolleranza richiede un interscambio culturale anche nella ricerca storica, soprattutto in relazione alle vicende più controverse tra i Paesi europei, affinché nella coscienza comune siano compresi i vari punti di vista e sia, per quanto possibile, adottato un orizzonte interpretativo condiviso;
tra le vicende più dolorose dell'area geografica al confine tra Italia, Slovenia e Croazia, vanno ricordate le violenze che portarono infine, insieme al ritorno di Trieste all'Italia, anche all'esodo forzato di almeno 250.000 istriani, fiumani e dalmati dalla loro terra;
tra i paesi europei diventa dunque fondamentale superare le ideologie nazionaliste, generatrici di violenze e conflitti e proporre, soprattutto ai giovani, una cittadinanza europea basata sul rispetto dei diritti umani e delle diversità;
dal 1919 i Ministri degli esteri di Italia e Slovenia, e di Italia e Croazia, con accordi bilaterali, hanno istituito una commissione mista di storici italo sloveni rappresentativa dei vari orientamenti, ed una analoga italo croata, con la finalità di effettuare una ricerca globale sulle vicende del confine orientale italiano negli anni 1919-1956;
la commissione italo slovena ha concluso i suoi lavori nel luglio 2000 con la presentazione di un documento sui rapporti tra i due popoli, suggerendo:
a) una presentazione pubblica ufficiale della relazione nelle due capitali, possibilmente in sede universitaria;
b) la pubblicazione del testo nelle versioni italiana e slovena;
c) la raccolta e pubblicazione degli studi di base;
d) la diffusione della relazione nelle scuole secondarie.
la relazione finale della commissione italo-slovena non è mai stata pubblicata, se non da alcuni quotidiani nel 2001, ovviamente né in forma ufficiale, né completa, e su tutto il lavoro sopraccitato è calato il silenzio;
la commissione italo-croata non è mai stata operativa;
la suddetta ricerca potrebbe essere proficua, anche in prospettiva europea, per l'agevolazione di una relazione pacifica tra i paesi coinvolti -:
se i Ministri interrogati non ritengano di dover adoperarsi affinché la suddetta relazione italo-slovena e tutti i materiali preparatori della stessa vengano ressi pubblici e, per questa via, diffusi nel mondo della cultura e della scuola;
se i Ministri interrogati non ritengano necessario che vada riattivata la commissione mista di storici italo-croata.
(4-02510)
MISTRELLO DESTRO, MILANATO e ZORZATO. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
l'iter burocratico necessario ai cittadini russi per ottenere il visto di ingresso nel nostro Paese, anche per una breve vacanza è divenuto, specie in questi ultimi tempi, eccessivamente lungo e complicato e prevede la presentazione di moltissimi documenti, che ne rendono difficile e oneroso il rilascio;
prima dell'introduzione di queste procedure burocratiche restrittive il cittadino russo poteva recarsi personalmente al consolato italiano per iniziare le pratiche di visto ora, al contrario, deve fissare un appuntamento tramite un call-center a pagamento
e l'appuntamento, in media, viene concesso non prima di un mese dalla richiesta;
numerosi sono poi gli adempimenti che deve effettuare e i documenti che deve produrre;
questa defatigante procedura ostacola inutilmente il flusso dei turisti russi verso il nostro Paese ed in particolare quello diretto nella zona delle Terme Euganee e nella città di Padova, da tempo impegnate in una azione di promozione all'estero delle proprie offerte turistiche, facendo così perdere clientela e quindi introiti economici a coloro che svolgono attività nel settore del turismo che, è bene ricordarlo, è uno dei settori trainanti della nostra economia;
è necessario, quindi, rivedere radicalmente la normativa che prevede queste restrizioni, in modo da conciliare in modo ragionevole e razionale le esigenze di sicurezza con l'esigenza di non ostacolare inutilmente l'afflusso di turisti russi nel nostro Paese, in modo da non penalizzare l'industria turistico-ricettiva del nostro Paese -:
quali iniziative urgenti intenda adottare per eliminare gli inutili ostacoli burocratici nel rilascio dei visti d'ingresso nel nostro Paese per motivi turistici ai cittadini russi.
(4-02518)