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Allegato A
Seduta n. 108 del 13/2/2007
...
(Sezione 3 - Modalità di pagamento dei consulenti tecnici degli uffici giudiziari)
C) Interrogazione
ZANETTA e CAMPA. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
le spese riguardanti consulenze tecniche a supporto delle indagini, nelle quali sono impegnati i magistrati, prima dell'entrata in vigore del cosiddetto «decreto Bersani» venivano pagate attraverso gli uffici postali di zona dietro trasmissione degli uffici di liquidazione delle procure della Repubblica;
a seguito del cosiddetto «decreto Bersani», il predetto sistema è stato annullato e l'articolo 21 dello stesso decreto ha stabilito che i pagamenti a favore dei consulenti di giustizia non possono più essere anticipati dalle Poste;
oggi, quindi, i compensi ai consulenti tecnici devono avvenire tramite il normale iter dei pagamenti effettuati dallo Stato e, dunque, attraverso l'erogazione dei pagamenti tramite la Banca d'Italia;
tuttavia, a complicare la già difficile situazione esistente ante il cosiddetto «decreto Bersani», il ministero della giustizia ha emanato una circolare nella quale stabilisce che i mandati di pagamento a favore dei collaboratori di giustizia devono essere predisposti dalle procure della Repubblica;
ciò comporta che nell'ambito degli uffici giudiziari venga raddoppiato il lavoro, poiché dapprima l'ufficio liquidazione delle procure della Repubblica dovrà provvedere a predisporre i conteggi sulla base del decreto di liquidazione emesso dal pubblico ministero, successivamente detti conteggi dovranno essere trasmessi ad ogni ufficio liquidazione delle procure della Repubblica all'ufficio liquidazione della procura generale, che è unico per ciascuna regione, che, dopo aver riesaminato i conteggi, provvederà ad emettere i mandati di pagamento e li trasmetterà alla Banca d'Italia per l'esecuzione materiale del pagamento a favore del collaboratore di giustizia;
ciò comporterà un doppio lavoro e si verrà a creare un «imbottigliamento» di lavoro presso gli uffici di liquidazione della procura generale, poiché presso gli stessi confluiscono tutti i prospetti di liquidazione redatti da ciascun ufficio di liquidazione delle varie procure della Repubblica della regione, con la conseguenza di allungare enormemente i tempi già lunghi di pagamento delle spese di giustizia;
in secondo luogo le procure generali sono autorizzate a emettere mandati di pagamento a favore dei collaboratori di giustizia, fino al raggiungimento del proprio budget di spesa stabilito annualmente dal ministero della giustizia: quindi, superato il predetto budget non sarà più possibile effettuare nuovi pagamenti, se non dopo avere ottenuto nuovi stanziamenti di fondi da parte del ministero della giustizia. È da considerare che è prevista una sempre maggiore riduzione annua degli stanziamenti statali, per fare fronte alle spese in questione. Pertanto, una volta che saranno finiti i fondi annuali assegnati a ciascuna procura generale i pagamenti delle spese di giustizia slitteranno all'anno successivo;
la situazione sopra descritta ha comportato il blocco dei pagamenti delle spese di giustizia, a partire dal 4 luglio 2006, ed ha creato considerevoli problemi;
analoghi problemi si sono verificati per il pagamento delle spese di giustizia inerenti i rimborsi spese ai magistrati ed ai membri della polizia giudiziaria, per il pagamento dei compensi maturati dagli interpreti e da altri professionisti, che prestano la loro opera a favore della magistratura, nonché per il pagamento delle spese dovute alle intercettazioni telefoniche;
è necessario considerare che per poter prestare i servizi professionali richiesti dalla magistratura la maggior parte dei professionisti si è dotata di propri collaboratori, ai quali non è possibile non pagare gli stipendi solamente perché lo Stato ha problemi organizzativi;
molti professionisti sono costretti a ricorrere al credito bancario al fine di sopperire ai tempi di pagamento già estremamente lunghi;
è da considerare, inoltre, che a quanto risolta all'interrogante, i magistrati delle varie procure della Repubblica sono molto preoccupati perché temono di non poter più ottenere collaborazioni dei professionisti, degli interpreti e degli altri collaboratori, i quali sono preoccupati poiché, stanti le difficoltà sopra illustrate, temono ed in qualche caso hanno già incontrato problemi nel non poter più ottenere le collaborazioni dei professionisti, degli interpreti e degli altri collaboratori che sono indispensabili per il corretto funzionamento del loro ufficio -:
quali urgenti iniziative intenda attuare per fare fronte ai problemi esposti nella premessa e per risolvere questa disfunzione del sistema giustizia, che si ripercuote sullo stesso funzionamento e sull'organizzazione delle procure della Repubblica e, in generale, sull'amministrazione della giustizia e sul servizio ai cittadini.
(3-00243)