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Allegato B
Seduta n. 11 del 14/6/2006
ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Interrogazione a risposta scritta:
BUEMI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il Presidente di Capitalia, Cesare Geronzi, il Presidente di BNL, Luigi Abete, e l'ex Presidente della Banca Antonveneta, Dino Marchiorello, sono stati rinviati a giudizio con l'accusa di usura dal GUP del tribunale di Palmi, Carlo Alberto Indelicati, insieme ad altri otto funzionari e dirigenti dei tre istituti di credito;
il rinvio a giudizio è giunto al termine dell'udienza preliminare scaturita da un'inchiesta partita dopo l'esposto di un imprenditore che ha denunciato che i tassi d'interesse pagati divenivano superiori ai limiti consentiti con l'applicazione della commissione al massimo dello scoperto;
nel corso delle udienze, cominciata nell'ottobre scorso, è stata depositata una consulenza tecnica, da parte del perito nominato dal tribunale, in cui si accertava il superamento, per ben 15 trimestri, del tasso d'interesse soglia, fissato in base alla legge n. 108 del 1996;
la Regione Calabria ha deciso, in virtù del rinvio a giudizio, di costituirsi parte civile contro i tre istituti di credito;
questa vicenda, sulla quale è compito della magistratura effettuare tutti gli accertamenti del caso, mette in luce, ancora una volta, la drammatica situazione in cui sono costretti ad operare gli imprenditori nel Mezzogiorno d'Italia, soprattutto in Calabria, con una criminalità organizzata che colpisce chi non si assoggetta ed un costo del denaro che soffoca ogni possibilità di iniziativa e sviluppo;
è a tutti noto, da troppo tempo, che il costo del denaro raddoppia nel Sud d'Italia e si triplica in molte aree della Calabria;
tale situazione appare ancor più inaccettabile, in una realtà come quella calabrese in cui sia le forze dell'ordine che molti rappresentanti istituzionali e cittadini lottano, a rischio della propria vita, contro la criminalità affinché si affermino, anche nella loro Regione, i princìpi della legalità, dello Stato e della libera imprenditoria;
ai cittadini, agli amministratori locali, alle forze dell'ordine appare, quanto meno difficile, comprendere perché loro dovrebbero combattere ogni giorno contro la criminalità organizzata, quando il sistema bancario, proprio per i rischi derivanti dalla situazione, applica un costo del denaro che sfiora, o supera come nel caso sopra descritto, l'usura, favorendo in questo l'espandersi della criminalità sul territorio;
un intervento risulta urgente, anche per garantire agli imprenditori calabresi di competere con le imprese concorrenti, contro la malavita, potendo condividere il sistema bancario quale ausilio e non quale ostacolo -:
se il Governo non ritenga necessario, al di là della vicenda giudiziaria sopra descritta che avrà il suo iter processuale autonomo, farsi carico del problema, anche mediante la convocazione dei vertici degli Istituti bancari operanti nella regione Calabria affinché, pur nel rispetto dell'autonomia decisionale degli stessi, si faccia presente con forza che anche loro sono coinvolti nel sistema Italia e che devono operare, prevedendo una riduzione in tempi brevi del costo del denaro nel Mezzogiorno e soprattutto in Calabria, per dare vigore allo sviluppo del Paese e non per frenarlo.
(4-00260)