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Allegato B
Seduta n. 11 del 14/6/2006
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SVILUPPO ECONOMICO
Interrogazione a risposta scritta:
PROVERA. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
il gruppo Fiat nell'ambito della politica di diversificazione produttiva ha acquisito ed incorporato diversi stabilimenti europei specializzati nel comparto delle macchine per costruzione e più ampiamente nel settore dell'edilizia tra questi le Case New Holland con sedi in Olanda, regno unito, Germania ed Italia con il marchio Fiat CNH;
nonostante gli utili raggiunti nel 2006 e i buoni risultati operativi del settore auto con crescenti prospettive delle vendite in Italia e in Europa nel 2006, nel comparto delle macchine per l'edilizia, la Fiat ha invece proceduto a ridimensionamenti produttivi in Italia - Lo stabilimento di Torino è in cassa integrazione a rotazione per una settimana al mese - e ad una drastica dismissione delle attività a Berlino in Germania;
a Berlino, sede della Fiat CNH, che occupa 600 tra impiegati ed operai, l'annuncio di interruzione delle attività è stato fatto a febbraio ed ha provocato immediatamente l'occupazione dello stabilimento. La Fiat ha rifiutato le ipotesi di cessione delle attività a terzi e precluso ogni possibile sbocco occupazionale concreto;
a quanto risulta all'interrogante la volontà aziendale dichiarata è quella di mantenere il marchio aziendale, proseguire nella sola commercializzazione di un limitato numero di prodotti ad alta tecnologia licenziando la totalità degli occupanti;
sempre a quanto risulta all'interrogante solo recentemente e con estrema difficoltà è stato aperto un tavolo di negoziato che al momento prevede la seguente proposta da parte della Fiat: la chiusura annunciata per il 31 luglio prossimo è rinviata al 30 novembre data in cui ci saranno 330 licenziamenti, cui vengono offerti 90.000 euro in media a testa, al lordo delle imposte per risolvere il loro rapporto di lavoro, altri 308 lavoratori, vincolati ad altra tipologia contrattuale propria della legge tedesca, saranno inseriti in un piano sociale con forme di uscita comunque dal mercato del lavoro con un sussidio parziale di mobilità lunga. Soltanto 22 addetti potranno continuare a gestire ridottissime attività commerciali prima di una cessione definitiva di ramo d'azienda, ma solo fino al 31 dicembre 2008;
un tale processo di deindustrializzazione risulta ancora più incomprensibile a fronte degli utili di cui si sta gloriando il gruppo Fiat -:
se il Governo non ritenga necessario adottare iniziative a salvaguardia dei livelli
occupazionali degli stabilimenti europei della Fiat CNH anche attraverso l'impiego, da parte del gruppo Fiat, degli utili realizzati in investimenti nei prodotti e processi innovativi.
(4-00257)