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Allegato B
Seduta n. 115 del 26/2/2007
INTERNO
Interrogazioni a risposta scritta:
BIANCHI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
recenti fonti stampa hanno riportato la notizia del Preside della Scuola Media «Lombardi» di Bari che sarebbe stato sottoposto a procedura di identificazione personale, da parte di un agente della Polizia di Stato, a seguito della protesta di alcuni di genitori di alunni per l'uso improprio da parte di questi ultimi del telefono cellulare in orario scolastico;
tale episodio si sarebbe verificato in danno del menzionato Preside in occasione dell'esercizio delle sue funzioni di capo dell'istituto, quindi di responsabile della funzione educativa ed organizzativa dello stesso;
tale circostanza, ove confermata, mortificherebbe gravemente il ruolo di coloro che esercitano legittimamente, come nel caso di specie, le attribuzioni in materia di direzione e vigilanza sul rispetto delle regole nell'ambito degli istituti scolastici -:
quali iniziative intenda intraprendere al fine di verificare la fondatezza della notizia e delle circostanze che avrebbero indotto a procedere, sia pur nell'esercizio delle sue funzioni, alla identificazione del capo dell'Istituto.
(4-02722)
BERTOLINI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia, al Ministro per i diritti e le pari opportunità. - Per sapere - premesso che:
sono stati resi noti in data 21 febbraio 2007 i dati rilevati dall'Istat riguardanti la violenza contro le donne in Italia;
l'Emilia Romagna risulta al primo posto nella classifica nazionale per casi di violenza contro le donne con il 38,2 per cento dei casi di violenza fisica o sessuale;
la Regione e gli enti territoriali dell'Emilia-Romagna hanno da tempo promosso significative iniziative volte alla promozione di politiche di genere, per le pari opportunità e contro le violenze sulle donne, anche attraverso appositi uffici e centri antiviolenza;
secondo quanto pubblicato sul sito della Regione, è stato firmato nel 2000 un protocollo d'intesa tra la Regione, l'Associazione dei Comuni, l'Unione delle province e le Associazioni operanti sul territorio sulla tematica della violenza contro le donne per individuare strategie comuni di contrasto al fenomeno;
la Regione ha promosso indagini conoscitive e ricerche sulla materia, producendo pubblicazioni ed un «CD-ROM per un percorso di educazione antiviolenta...» -:
se siano a conoscenza dei fatti come sopra esposti;
se siano a conoscenza di ulteriori circostanze delle quali vogliano informare la Camera dei deputati;
quali siano le valutazioni sulle cause che determinano il triste primato dell'Emilia Romagna nella classifica nazionale relativa alle violenze sulle donne e se non si ravvisi la necessità di un approfondimento in proposito, al fine di contrastare il ripetersi di episodi che oltre a turbare l'ordine pubblico e la sicurezza, costituiscono una grave violazione dei diritti umani e civili delle donne vittime di violenze;
quali iniziative intendano promuovere per affermare efficaci politiche di prevenzione del fenomeno, anche attraverso un inasprimento delle pene per chi commetta reati contro le donne, al fine di ottenere una quanto mai auspicabile inversione di tendenza;
se esista un dato disaggregato riguardante la violenza sulle donne da parte di immigrati clandestini e non, come giudichi la circostanza che nelle comunità immigrate di religione islamica la stragrande
maggioranza delle donne siano, a quanto risulta all'interrogante, di fatto trattate alla stregua di schiave e come intenda intervenire.
(4-02725)